Recensioni per
Fatalità
di Suzerain

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/12/19, ore 15:04
Cap. 1:

Ciao! 🌸
Come è bella questa piccola storia, questo spezzone della vita delle spade danzanti in cui tutto è regolato dalla fatalià!
Mi è sembrato di leggere e ascoltare la musicalità di una poesia, e si nota bene quanti accorgimenti hai avuto nel comporre insieme le parole che hai utilizzato per descrivere tutto...sono termini puntuali, combacianti con il contesto, poetici appunto...in tale delicata costruzione ho percepito l'eleganza della Dalia :)
L'incertezza -altro significato del fiore- , invece, l'ho assaporata in tutto il racconto, passando in rassegna la giornata dei giovani e la fatalità di ogni momento: fatalità dell'inizio della battaglia e del colore vermiglio che cola per terra, fatalità che li costringe a vedere morire ancora e ancora le persone che hanno amato senza poter fare nulla, fatalità il tacito accordo di non parlarne per rendere più facile la sopportazione...e, fatalità, la ricerca della consolazione l'uno nell'altro.

Non amo il pair Tsurumaru-Mikazuki, ma quando il racconto è dolce e leggero come questo, mi piace tanto :) E, “leggero” non nel senso di “superficiale”...ma “leggero” nel senso che sei riuscita abilmente a portare il lettore a vivere la tristezza che possono provare le spade danzanti, senza che ne venga inghiottito, piuttosto facendolo sentire pronto, proprio come i protagonisti, a volare stoicamente sopra ciò che vorremmo cambiare- e non possiamo- e ad “andare avanti”.
Sembra che sia il vento a narrare la storia ❤

Mi hanno stretto il cuore alcune giustissime frasi, come ad esempio che tutti loro proteggono una storia che, in fondo, hanno desiderato almeno una volta di poter cambiare, o che i kebiishi non siano altro che sogni divenuti incubi, speranze senza futuro...questa definizione mi ha fatto pensare come, in un certo senso, anche i ragazzi di Touken Ranbu siano un po' così, c'è un sottilissimo velo a renderli diversi: la scelta di non fermarsi all'incubo e andare oltre.

Poi, hai scritto frasi così belle che donano tanto significato, talvolta criptico, e suspance: “il cuore è sazio, il mondo vuoto” ❤ e, ancora, “quando ripongono le lame nel fodero, tutt'intorno è il silenzio dell'attesa”...vero, è proprio questa la sensazione che percepisco leggendo: un fiato fresco di attesa e ricerca.
Abbracciato, alla fine, dal calore dei due giovani che si trovano.
Mi è piaciuta molto!
Complimenti!! :)