Eccomi qui a recensire questa storia che veramente mi ha emozionata tantissimo fin dalla dedica! Elijah che organizza il viaggio senza chiedere il parere di Tristan, Elijah che vuole tornare a New Orleans e dà per scontato che il suo piccolo Conte andrà con lui, tanto che disdice anche i suoi impegni con le streghe di Marsiglia (bellissima quella scena, con Tristan che fa il superiore e continua con ostentazione a suonare il violino, come per dispetto!). Questo è proprio l'Elijah che amo, che mi fa perdere la testa... proprio come a Tristan, Elijah che non può semplicemente spiegare a Tristan che lo vuole con sé, no, sarebbe troppo difficile, lui deve mostrarsi "prepotente", dimostrare che può fare quello che vuole, che comanda lui, che è lui a decidere e a fare e cambiare i programmi. Ma la realtà è che non può pensare di separarsi da Tristan, nemmeno per andare dalla sua famiglia, non può più fare a meno del suo giovane amante. Dirgli questo, però, sarebbe ammettere una debolezza, perciò Elijah ha già sistemato tutto e arriva da Tristan con già tutto pronto e organizzato e, per convincerlo, usa l'arma della seduzione e della passione.
Eppure, tra le righe, io vedo anche un Elijah che si diverte a "comandare" Tristan, non per essergli superiore, ma perché questo è il suo modo di occuparsi di lui, di guidarlo, di fare finalmente quello che non ha fatto per secoli. Ed è per questo che Tristan, nonostante i capricci e le risposte pungenti, alla fine cede: con la complicità e l'amore che li lega, lui sa già perché Elijah si comporta così e anche tutta la sua riluttanza è un po' una scena, per salvare la faccia e per farsi desiderare, giocare a fare la primadonna che deve essere blandita e convinta.
E se Elijah mi ha fatto sciogliere, ho adorato questo Tristan che prima suona il violino quasi per dispetto, con la finestra aperta (chi se ne importa se gli altri possono infastidirsi? Io sono il Lord della Strix e faccio quello che mi pare!), poi si mostra indignato per il fatto che Elijah abbia deciso senza consultarlo... ma alla fine è lui il primo a concedersi, spogliandosi per non sciupare i vestiti che dovrà indossare in aereo, appunto.
E poi la bellissima, intensa, passionale scena d'amore in cui Elijah vuole sentire gridare il suo amante e Tristan, forse per la prima volta, si dona totalmente, senza più pudore e senza riserve, fino a sussurrare il suo Je t'aime prima dell'estasi finale.
Che dire? Un altro capolavoro, una meraviglia, un piccolo gioiello in cui entrambi i protagonisti offrono il loro meglio, perfetti e perfettamente in sintonia, come se "recitassero" una scena di cui ormai sanno tutto (fingere di essere il padrone, fingere di opporsi...), tutto pur di non darla vinta all'altro.
Ho adorato ogni riga di questa meravigliosa storia e sono veramente felice perché poi ho notato che non è l'ultima della tua stagione 5, come credevo all'inizio, ma una delle "storie marsigliesi"... quindi posso aspettarmi a breve un'altra storia, spero! Hai lasciato Elijah e Tristan in una situazione ancora non chiarita... ;-)
A presto e grazie per questa meraviglia, ho ancora il cuore a mille!
Abby |
