Ciao!
Prima di recensire questo tuo magnifico racconto, ci tenevo a dirti che gironzolo tra le tue storie da un po'. Ho dato un'occhiata anche a quelle che hai scritto in collaborazione con un'altra autrice, e voglio farti i miei complimenti.
Sinceramente mi appassionano molto di più le storie che fanno riferimento all'ambientazione canonica, ma ho trovato molto belle anche le AU che hai scritto, che avete scritto.
Ora, io sto parlando con te quindi parlerò unicamente delle tue storie: è meraviglioso perdercisi, perché tu prendi il legame che c'è tra Erwin e Levi e lo analizzi da ogni prospettiva. Dal punto di vista sentimentale, dal punto di vista erotico. In qualche racconto vediamo il loro rapporto nascere, in qualche altro lo vediamo nel pieno della sua espressione. Non sappiamo come Erwin e Levi siano arrivati ad amarsi, è così e basta, è come se fosse sempre stato così, due anime destinate a stare insieme. Io percepisco questo, quando leggo le tue storie.
Che siamo nell'universo de L'Attacco dei Giganti, in un comune liceo, nello spogliatoio di una palestra... che Erwin sia il comandante e Levi il capitano, che Erwin sia il cliente e Levi la prostituta, che Erwin sia lo spogliarellista e Levi lo spettatore... ovunque queste due anime vengano proiettate, sono destinate ad incontrarsi, intrecciarsi e non lasciarsi più. In qualsiasi mondo saranno catapultati, alla fine si ritroveranno sempre. Questo è ciò che mi fai sentire con i tuoi racconti.
Ora, perché tra le tante ho scelto di recensire questa. Non lo so. Mi ha colpita, tanto.
Forse l'ambientazione canonica me l'ha fatta piacere ancora di più perché rende il tutto un po' più vero, ma ho amato tutto.
Il soldato più forte dell'umanità che, alla fine, è solo un uomo. Un volubile essere umano, che si trova davanti a sé la sua più grande debolezza, e si rannicchia tra le sue braccia.
Ma ciò che più mi ha toccato è Erwin. Dipinto dal mondo come un mostro senza cuore, egoista, certo, lui vuole scoprire cosa c'è in quella cantina, lui vuole essere lì in quel momento, anche a costo di sacrificare l'umanità intera, anche a costo di farsi spezzare le gambe. Pare un demonio, no?
No, nel tuo racconto è un uomo. Un uomo che non ci mette tanto ad addormentarsi. Un uomo che si addormenta abbassa la guardia, s'indebolisce, si abbandona all'ambiente che ha attorno. Farebbe così un demonio? Io non credo.
Hai dipinto un meraviglioso quadro di Erwin, mostrando il suo lato umano. E l'ho davvero adorato.
Personalmente provo molta empatia nei confronti di Levi, e vederlo seduto nascosto ad ascoltare la conversazione tra Eren, Armin e Mikasa, una conversazione piena di speranze ed aspettative per il futuro, mi ha sempre un po' intristita. Levi, essendo apparentemente solo, non ha nessuno con cui dividere tali sogni.
Qui invece, tu gli dai qualcuno da cui tornare, qualcuno che può permettergli di sognare, che gli fa una promessa. Non si avvererà, Levi sembra già saperlo, ma perlomeno può condividere il suo sogno con Erwin, con la sua anima gemella.
Grazie, davvero grazie e ancora complimenti. È bellissima! Alla prossima! |