Recensioni per
La confessione
di Principe Ignoto

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/11/18, ore 12:30

Ciao!
Ti faccio i miei complimenti più sentiti per il modo in cui questa storia è scritta. Mi sembrava di leggere la pagina di un libro editato!
Essa denota inoltre un'ottima conoscenza storica da parte dello scrittore.
Leggerò sicuramente qualcos'altro di tuo, in futuro.

F.

Nuovo recensore
03/11/18, ore 00:07

Ciao!
Complimenti per il lavoro svolto. La tua storia tiene insieme una crudezza estrema e una delicatezza disarmante e riesce a porre il lettore di fronte all'orrore di un conflitto civile sottolienandone l'aspetto di tragedia umana, ricordandoci che dietro ai numeri che si leggono sui libri di storia si celano le vite di individui che con le stesse speranze, sogni e paure sono in fin dei conti tutti fratelli.

Ancora complimenti!  

Recensore Master
02/11/18, ore 10:36

Ciao, e rieccomi sulla tua pagina.
Non ho parole per descrivere la bellezza di questa storia: davvero una delle migliori che mi sia capitato di leggere su questo sito. Una trama originale e e ben costruita: due soldati appartenenti a diversi fronti politici che s’incontrano fortuitamente, senza vedersi in volto e senza riconoscersi, un incontro che avviene a livelli profondi e che genera un cambiamento. Comune a entrambi i personaggi è la stanchezza interiore, il turbamento della coscienza di fronte a eventi vissuti che li perseguitano come fantasmi. La guerra civile è di fatto terminata ma nelle loro coscienze è destinata a continuare fino a che i nodi che li tormentano non arriveranno a sciogliersi, e solo allora sarà possibile ritrovare la pace. Entrambi sono in viaggio verso le proprie case, per recuperate il filo di una vita che continua, eppure entrambi avvertono un bisogno di espiazione, di sanare le proprie ferite, e ciò accade attraverso questo incontro inatteso, che li lascia entrambi liberi dai propri fantasmi. Il militante repubblicano restituisce un dono ricevuti, quello del perdono, un dono che a suo tempo l’aveva colto totalmente alla sprovvista.
Il giovane franchista se ne va rasserenato: di fatto, compare e scompare da dietro la grata del confessionale come se fosse una sorta di fantasma - un fantasma della coscienza.
Il tutto si svolge all’interno di una chiesetta, spoglia dei suoi arredi ma ancora ricolma di un senso profondo di sacralità, in un’atmosfera capace di trasmettere un profondo senso di pace, speranza e riconciliazione.
Quando leggo una storia, ricerco sempre nella lettura un significato profondo, qualcosa che possa rimanere con me come un valore aggiunto in termini di valori, di insegnamento morale, e in questo direi proprio che la tua storia ha raggiunto il suo scopo.
Bellissima, ripeto: una storia che merita assolutamente il podio del contest, meritatissimo, e per la quale ti faccio un grande, grandissimo in bocca al lupo

Recensore Junior
01/11/18, ore 18:45

Volentieri contraccambio il commento che hai fatto per la mia storia perché il tuo scritto è quello che mi piace leggere: la dovizia dei particolari sull'ambiente, sui gesti e le emozioni dei personaggi e, non ultima, una trama coinvolgente nella quale ti ritrovi a parteggiare per tutti i protagonisti. Esseri umani divisi dai colori, ma uniti nelle sofferenze della guerra. Il contrasto su ciò che pensano, o che fanno, e ciò che ascoltano i personaggi è intenso, scuote le loro anime tanto da chiedersi se davvero stanno facendo le cose giuste.
Trovo questa storia straordinaria sotto mille aspetti e personalmente ti ringrazio di averla scritta.
Ivan

Recensore Master
30/10/18, ore 22:23

Ciao!
Ero davvero curioso di leggere qualcosa di tuo e... beh, complimenti!
All'inizio ero leggermente "scettico", perché la parte iniziale mi sembrava un po' troppo affrettata, ma giunto al fulcro della storia non posso negare di essermi completamente immedesimato nella bellissima introspezione che hai fatto sul protagonista, e in generale il fulcro della vicenda, il misterioso incontro all'intero della chiesa, mi è parso davvero intenso e ben congegnato, sia per originalità che per resa emotiva. Il flashback, poi, è davvero molto incisivo.
Complimenti, hai centrato il tema del contest parlando anche di un contest non troppo trattato.
Alla prossima!
mystery_koopa

VALUTAZIONE DEL CONTEST "SOSTA VERSO CASA" - GIUDICE SOSTITUTIVO MYSTERY_KOOPA

PRIMA CLASSIFICATA, CON UN TOTALE DI 42,75/45
La confessione, di Principe Ignoto

Grammatica e Stile: 9/10
“e per la Spagna dai rossi” – “e per difendere la Spagna dai Rossi”. Manca una parola, e “Rossi” dev’essere in maiuscolo in quanto indica “un’organizzazione” (in realtà non è una definizione corretta, ma in questa parte della valutazione mi limito a correggere la grammatica) e non un concetto
“Capii che era la prima volta” – “Capì che…” perché il soggetto è il prete
“nella testa: Io ti perdono” – Avrei inserito la citazione tra virgolette per un fattore di impaginazione, ma essendo soltanto un consiglio ciò non comporta una sottrazione di punteggio.
“fuori il portone aperto” – “fuori dal portone aperto”
La grammatica è quasi perfetta e solamente un errore è più di una semplice distrazione, per cui il punteggio che ho deciso di assegnare a questo parametro è 9,5.
Per quanto riguarda lo stile, invece, ho alcuni dubbi in più. In particolare, in tutta la parte precedente al primo flashback ho ritrovato un’eccessiva meccanicità nella suddivisione delle frasi, che sono così risultate poco fluide ed eccessivamente costruite “tanto per essere fatte”, in quanto introduzione alla vicenda vera e propria. Non credo che questa fosse la tua intenzione, ma l’effetto che ne è risultato è stato inferiore rispetto alle fasi successive della storia, molto più approfondite e curate nei particolari. Tuttavia, come nota positiva per quanto riguarda la prima parte della storia ti segnalo la citazione di Dostoevskij, utilizzata benissimo. MI è piaciuto anche molto il modo in cui hai deciso di collegare i flashback con il testo principale, grazie alla ripresa dei concetti chiave del testo. Assegno 8,5; la media risulta essere quindi 9.

Trama, Originalità e Caratterizzazione dei personaggi 9,25/10
Partendo dalla trama, non ci sono buchi o gravi errori, ma non posso negare che le prime 4/5 righe sono veramente troppo affrettate, in quanto hai presentato in pochissimo spazio una quantità di informazioni non indifferente. Di certo non si trattava della parte principale della storia, ma avrei preferito trovare un approfondimento maggiore anche come lettore comune, in quanto le prime righe sono un po’ il biglietto da visita del testo intero. Fortunatamente, la parte centrale presenta descrizioni e approfondimenti completi e ottimamente costruiti, oltre che originali. Mai mi sarei aspettato un l’incontro tra il protagonista e un secondo personaggio, e per di più che esso potesse avvenire all’interno di un confessionale! Da ciò ne segue un dialogo molto intenso, che hai saputo gestire molto bene, rendendolo ancor più coinvolgente grazie alle interruzioni dove descrivi i movimenti del protagonista al di là della tendina. Tra l’altro, queste interruzioni possono quasi considerarsi “di primo grado”, in quanto la stessa sequenza dialogata/descrittiva è interrotta da un flashback narrativo grazie al quale riusciamo a viaggiare in profondità nella mente del soldato comunista del POUM, caratterizzata da quel “ti perdono” che dal passato ritorna nel presente narrativo. La struttura che ne risulta è pertanto coinvolgente e dinamica, oltre che molto realistica per come funziona il flusso di pensieri umano; anche il dialogo è molto realistico, grazie alla cura impiegata nella caratterizzazione dei due personaggi. Tenendo conto dei piccoli problemi iniziali, assegno un punteggio di 9,25/10.

Attinenza al contesto storico e ai contenuti del bando: 10/10 (5+5)
Per quanto riguarda questo parametro, credo che la tua storia sia stata la migliore tra tutte quelle partecipanti al contest: infatti sono riuscito a ritrovare perfettamente la struttura richiesta dal bando, ovvero hai utilizzato la chiesa come luogo di sosta prima di proseguire il viaggio, e inoltre hai delineato perfettamente il contesto storico grazie a un accurato lavoro di ricerca sui particolari. Senza dilungarmi oltre, ti assegno il punteggio pieno.

Pathos e Atmosfera: 5/5
Anche in questo caso hai rispettato perfettamente la richiesta del contest, in quanto durante l’intera fase dialogata un climax crescente riesce a catturare perfettamente l’attenzione del lettore: fino all’ultimo ho pensato che alla fine avrebbe sparato, eppure sei riuscito a stupirmi con quel finale diverso. Inoltre, anche le diverse atmosfere sono state ben delineate, sia per quanto ha riguardato la chiesa abbandonata che, ovviamente in maniera minore ma sempre incisiva, le ambientazioni dei flashback. Ciò che ho apprezzato delle tue descrizioni è il fatto che siano molto soggettive, nonostante l’accuratezza storica.

Titolo e Introduzione: 4,75/5
Per quanto riguarda il titolo non ho assolutamente nulla da dire, se non che l’ho trovato veramente perfetto: per un racconto di guerra è insolito, e già questa cosa incuriosisce il lettore, e in più ha anche un duplice significato all’interno del testo: ciò che avviene nel confessionale, infatti, costituisce la parte cardine del testo, ma c’è anche un’altra confessione, quella che il protagonista fa a sé stesso nel corso dei suoi flashback. Per l’introduzione assegno invece una piccola penalità, dovuta sia all’eccessiva brevità, che la rende abbastanza neutra, che a una piccola imprecisione grammaticale (se stesso è preferibile senza accento). Pertanto assegno 4,5: la media dei due punteggi risulta così essere 4,75/5.

Gradimento personale: 4,75/5
Questa storia mi è decisamente piaciuta, sia per la scelta del contesto storico, che hai descritto molto accuratamente, che per l’analisi psicologica effettuata sui due personaggi, mirata ad esporre le debolezze interiori di entrambi oltre che le loro colpe più interiori. Davvero complimenti!
Mi scuso inoltre se questa valutazione è la più corta, ma essendo la tua storia la più breve e una di quelle con meno imprecisioni non avrei saputo cosa aggiungere.
(Recensione modificata il 19/01/2019 - 02:59 pm)

Recensore Master
27/10/18, ore 19:18

Ciao.
Piacere di conoscerti, questa è la prima volta che leggo un tuo racconto. Sono rimasta davvero colpita dalla tua capacità di trattare il tema della guerra, hai scelto di rappresentare il conflitto in modo realistico con tutta la sua crudeltà e violenza. Nonostante ciò ci ricordi che i soldati, indipendentemente dal colore delle loro divise, non sono altro che uomini.
I due "avversari" hanno affrontato ogni genere di atrocità, e a guerra finita non rimangono altro che rimpianti e rimorsi. E' commovente il fatto che il protagonista sia riuscito a trovare la forza di perdonare, dimostra che in fondo non ha perso del tutto la sua umanità.
Complimenti, un racconto molto umano, che costringe il lettore a porsi domande e a riflettere.
E' stato un piacere leggere questa storia.
Alla prossima!

Star_Rover
(Recensione modificata il 27/10/2018 - 07:18 pm)
(Recensione modificata il 27/10/2018 - 07:19 pm)

Recensore Master
27/10/18, ore 15:46

Buon pomeriggio.
Un racconto veramente durissimo.
Quant'è brutta la guerra, i conflitti, e tutto ciò che essi comportano? Testi come questo ci ricordano che siamo molto fortunati a non doverne vivere sulla nostra pelle.
Buon fine settimana :)