Ciao, allora non so davvero come ho fatto a perdermi questa bellissima storia. L'ho letta appena l'hai linkata sotto al mio post, ma tra il leggerla e il trovare il modo di venire a recensirla... ci tenevo in modo particolare a passare perché è una storia davvero stupenda e che mi ha sorpresa tantissimo e per svariate ragioni.

Anzitutto il genere a cui appartiene ovvero l'horror, che non è un genere che si usa da queste parti e più in generale io di fanfiction horror non ne ho mai lette, quindi per quel che mi riguarda è una novità assoluta. E poi è anche una storia piuttosto originale, pur mantenendo alcuni canoni classici del genere come la casa abbandonata che si dice sia infestata dai fantasmi, la possessione e quant'altro. Sono elementi classici del genere, ma che tu hai saputo usare dentro a una Johnlock che, come dicevo anche prima, solitamente contiene elementi differenti (romantico, mistero e quant'altro). Quindi sono rimasta davvero sorpresa oltre che felice della lettura che ho fatto. Anche perché sei andata molto per la tua strada, nel senso che sì, siamo ovviamente dentro a un universo alternativo (e questo non soltanto per via della presenza del fantasy, ma anche per la storia di Sherlock che da quanto citi è differente da quella della serie) ma tu non prendi elementi classici del fandom e vai tutta seguendo la tua idea. Penso all'ex di Sherlock, questo Michael di cui non sappiamo nulla se non che è morto in circostanze tragiche, si tratta di un personaggio tutto tuo e di cui abbiamo pochissime informazioni. Ciò che sappiamo lo snoccioli nell'arco di tutta la storia e al punto che, leggendola dopo aver già saputo che Michael è morto lì in quella casa, si interpreta questa visita di Sherlock e John alla casa abbandonata in una maniera differente. All'inizio pensavo fosse una sfida e basta, un qualcosa fatta per stare insieme a John e magari vivere un'avventura, ma poi ci rendiamo conto che questo Michael è morto proprio lì, ucciso brutalmente. E quindi ci rendiamo conto che Sherlock voleva raccogliere degli indizi per risolvere il caso, un caso che evidentemente non ha ancora risolto. Ma, e qui arriva il bello, Michael è ancora fra di noi e ovviamente Sherlock non se ne rende conto subito. E qui arriva la parte davvero meravigliosa. Fa sempre un po' strano vedere Sherlock Holmes muoversi dentro a un contesto così tanto irrazionale, la presenza dei fantasmi su tutto e che qui accetta con una naturalezza disarmante. Mi è molto piaciuto perché è un qualcosa di diverso rispetto al solito e poi ho apprezzato la possessione e il fatto che di fatto sia Michael a spezzare gli indugi fra Sherlock e John. Uno Sherlock che ritrova un vecchio amore ucciso brutalmente e che ne trova un altro, proprio grazie a questo luogo sinistro e in cui di certo tutto ci si può aspettare meno che di vedere due persone che fanno l'amore. Mi è piaciuto tutto, insomma. Come Sherlock all'inizio non creda al fatto che John lo ama, e fa ridere perché riesce ad accettare di star parlando con un fantasma ma non che John sia innamorato di lui. Mi è piaciuta anche questa lemon molto delicata, in cui presente e passato si fondono insieme. Molto romantica e soprattutto molto dolce, ma con una punta di angst e di amarezza per questo ragazzo morto in circostanze molto tragiche.

La lettura come dicevo è stata sorprendente, perché non mi aspettavo niente del genere. Complimenti, è un'ottima storia di Halloween.
Koa

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Nh, che dolcezza! *__* no, non sono passata a casaccio su questa tra le tue storie, è il titolo che mi ha attirata tantissimo. Sono una feticista di titoli, e a volte mi accorgo di arrivare a scartare storie solo per quello!
Questa è l'interpretazione di halloween più originale che abbia letto; ci sono le storie solo horror o quelle divertenti, ma la possessione del fantasma così buono e sfortunato, povero piccolo, non mi era capitata.
Quando Michael comincia ad impadronirsi di John a Sherlock non potrebbe mai passare per la mente che sia lui. Sa che non è un suo scherzo o modo di fare, perchè lui conosce anche il modo di respirare del suo amato *-*. La scena è davvero degna delle ghost stories classiche e sono un po' intenditrice, ecco... senza voler esagerare, ahahah! La mezzanotte della notte più magica dell'anno non apre solo le porte tra il mondo dei morti e quello dei vivi, ma anche tra i blocchi delle paure di questi ragazzi che credono che sarebbero respinti... certo che il genio di Shely i suoi limiti ce l'ha ù__ù
tutto finisce benissimo anche se resta un velo di tristezza perchè la prima volta è stata in parte "condivisa"; però non ha tolto qualcosa, l'ha aggiunto. E' molto più drammatica di come sembri alla prima occhiata, davvero
un bacio grande,
Setsy

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È stupenda, intensa, così piena di sentimento e amore che pervade ogni singola riga di questa storia. Le lacrime scendono ancora adesso durante la recensione, lacrime di gioia per questo amore così grande e puro che fa così paura ad entrambi, e ringrazio il povero Michael che aiutando se stesso ha aiutato John a capire, a non rinunciare.
E ha aiutato Sherlock a lasciarsi andare, ad accettare che anche lui può amare ed è degno di amore, di come senta la presenza di Michael ma di come lui percepisca comunque John, il suo John.
È bellissima ma non mi aspettavo nulla di meno dal tuo grandissimo cuore.
Ti abbraccio fortissimo ❤️

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Hei tesoro, buona sera^^
Spiacente la recensione non arriva a mezzanotte, ma sarà comunque carica di passione, come la tua storia. Che bella l'idea di un John posseduto e di un Sherlock/William. Non avevo mai letto una storia così; l'ambientazione è classica, casa abbandonata, mezzanotte, fantasmi...tutto il resto invece è assolutamente innovativo e originale! John aveva bisogno di una spintarella...forse qui la spinta è stata davvero vigorosa, ma ci sta tutta! Un'ultima piccola annotazione, quanto amo questo John, che ha sì paura, molta, però alla fine è lui, nonostante l'appassionato di horror sia Sherlock, ad entrare per primo e da solo (seppur inconsapevolmente) nella casa.
Ottima ff! Davvero complimenti, buona serata <3
Baci
Béa

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Come ti dissi l'ho letta in piena notte e questa non si è rivelata una grande idea, perché sono una fifona. È una storia molto carina e particolare, in pieno stile Halloween. Ammetto che la mia gelosia patologica mi fa essere gelosa di questo Michael, ma in fondo parliamo comunque di John, quindi te la faccio passare (e come ho detto sono io ad essere patologica). È scritta molto bene, le atmosfere create sono dettagliate e articolate, non ti dico l'ansia quando John si sente bloccato nella casa, e la trama in particolar modo è davvero originale. Ma soprattutto: John in divisa, parliamone. I feel you Sherlock!! 😂😂😂 complimenti Amina, ottimo lavoro e grazie per aver partecipato all'evento!!! L'ho giustamente riletta di notte, quindi devo nuovamente accendere tutte le luci perchè continua a spaventarmi!

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Madoooooooooo Amina mia <3!! Ne vogliamo pure parlare??? La bellezza da brividi di questa storia??? Se non mi fidassi di te ciecamente potrei non credere al fatto che tu l'abbia scritta di getto in una notte praticamente!! E' un'idea bellissima, intrigante, da brrrrrrrrrrrrrrrr!!!
Fa paura ma una paura sana non saprei dire, forse perchè sapevo che dalla tua dolcissima mente non sarebbe mai scaturito un horror nel vero senso della parola...
La frase che più mi ha colpito seppur potrà sembrarti banale è:
" E' così che si chiama?"
E' il punto chiave di tutto. Dal mio punto di vista mi ha fatto davvero rabbrividire non saprei spiegare a parole il come ed il perchè^^...E' una cosa che mi è piciuta tantissimo^^
Sei stata bravissima tesoro, non che avessi dubbi a riguardo, ma personalmente ritengo che tu migliori sempre di più e le tue idee sono sempre più originali e magistralmente gestite.
Non smettere mai. Never give up tesoro ( e tu ne hai fatto uno stile di vita lo so <3 ) Ti voglio tanto bene
Chia

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Come primo tentativo di storia "horror", direi che la premessa è buona.
Infatti gli ingredienti significativi ci sono a cominciare da quel brutale omicidio su cui non si è fatta alcuna luce. Dunque una vittima sconosciuta che sicuramente brama giustizia...
Poi hai ben mescolato tra loro la notte, la solitudine, un crimine irrisolto e... loro due.
Quando John mostra di avere qualcosa di "estraneo", ti confesso che ho provato un brivido. Questo perché, uno degli elementi "horror" di sicuro successo tra i cultori del genere, è il fatto che il male o, come in questo caso, il mistero, si palesi trasformando cose o persone che, invece, fino a quel momento hanno infuso sicurezza e normalità: oggetti di casa, animali domestici, John come imprescindibile punto di riferimento per Sh. Ed eccolo qui, in preda ad una possessione che non è certamente diabolica ma inquietante si. Immagino lo stato d'animo di Sh che, per quanto fruitore di una intelligenza unica e rara, sente il terreno mancargli sotto i piedi e le sue certezze razionali svanire. Tanto più che John non è più lui. Inoltre rivela un qualcosa che, evidentemente, corrisponde anche ad un suo desiderio nascosto ("...accarezzargli la schiena...").
La conclusione è inaspettata, decisamente liberatoria. Non male come il tuo primo tentativo di darci dei brividi. Brava.

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