Eccomi alla fine del primo capitolo così denso di emozioni, di avvenimenti e come sempre di cose dette a metà o non dette affatto, tra i due fratelli.
Il nostro Camus di nuovo in forze, quasi, bella prima parte del capitolo, indossa di nuovo la sua armatura, e non si può certo restare immuni al fascino dello statuario Camus di Aquarius, come non capire le due allieve!
Mi spiace per la grande distanza che si è creata tra lui e Marta, d'altronde non di può non comprendere lo strazio di chi è diviso tra due mondi (e tra due amori? Degel e Camus, seppure abbiamo la stessa essenza, sono comunque due persone distinte, ora agli occhi di Marta). Capisco che trovare il capo di tutto per lei non può essere facile. Come non lo è parlare con lui, prima che lui parta per la nuova missione.
A dir poco imbarazzante l'uscita di Michela, quasi infelice, la domanda sulla verginità presunta, e non troppo presunta, di Camus.
Me lo sono immaginato, a incenerirlo con uno sguardo. La risposta che le ha dato, mi ha fatto sentire le unghie sullo specchio, ma tant'è. Camus è b-c e ha intenzione di restare, illibato. Riuscirà Milo a convencerlo a concedersi qualche scappatella rispetto alla sua fedeltà a Seraphina e alla Dea? ;)
Dolcissimo il suo risveglio con Milo accanto, ho riletto più di una volta quel passaggio. Quei due son sempre al limite di diventare qualcos'altro. D'altronde non si è mai capito cosa ne pensasse Kurumada, della possibile storia tra Aquarius e Scorpio.
Il finale, in cui Camus gli dice che gli vuole bene, e Milo, prima di uscire gli confessa che per Lui priva ciò che Camus sente per Marta mi ha fatto sciogliere. Un capitolo dolcissimo, piacevole dalla prima all'ultima riga!
Passerò a breve per il prossimo!
A presto! :) |