Ciao carissimo!
Gli ultimi capitoli sono sempre quelli che chiudono il cerchio e li trovo difficili come i primi: un buon inizio attira un lettore, una conclusione fatta male lo fa andare via imbizzarrito. In questo caso, credo proprio che la conclusione sia all'altezza della storia.
Come dicevo nelle recensioni passate, i tuoi cattivi non sono mai "cattivi perché sì": hanno sempre motivazioni e ragioni non meno degli eroi. Dewrich è uno di quei personaggi che avrei potuto capire, se non avesse cercato di assassinare il fratello: è stato cresciuto come un guerriero e un re e si vede togliere tutto dal fratellino che avrebbe dovuto invece diventare un chierico. È comprensibile la sua rabbia, ma non le sue azioni, ecco. E alla fine ha quel che si merita.
Mi è piaciuto moltissimo questo passaggio: rimpiangeva il rassicurante limbo del viaggio, nel quale si aspetta qualcosa che comunque accadrà dopo, e quasi si può fare finta che quel qualcosa non esista. Descrive perfettamente la sensazione che si ha nell'attesa che succeda qualcosa, come durante un viaggio, appunto: a volte, il tragitto stesso fa buona parte dell'esperienza. Finalmente ha visto il volto del Leone Rosso e ha capito che quell'eroe che ha sempre ammirato era di fianco a lui e di sicuro gli ha insegnato qualcosa di importante.
Res ha mantenuto la sua promessa a Dras e ha avuto la pace che voleva e una sepoltura da eroe. Sebbene mi abbia rattristata moltissimo leggere della sua morte, dalle sue parole ho capito che anche per lui è una conclusione quasi "felice": Res sentiva di dover espiare le sue colpe e così sente di averlo fatto. Jeysim l'ha riconosciuto, naturalmente, e ancora una volta ammiro il rispetto che mostra la sua gente. Nella loro comparsa vengono definiti selvaggi, ma sono molto più onorevoli di un personaggio come Dewrich, invece. Tanto che è proprio grazie a Jeysim che si conclude l'ultima parte della missione di Res.
Mi è piaciuta anche la parte finale, con Herich ormai re che insegna al figlio la storia di Resen-Lhaw e di come sia stato salvato da lui.
Credo che i fantasy, soprattutto il genere pseudomedievale, non sia facile da scrivere (e tu mi dirai: quale genere lo è?), perché vanta moltissimi titoli e una collezione infinita di cliché. Con questa storia tu li hai schivati tutti, creando un mondo originale in soli nove capitoli (alcuni non ci riescono in saghe intere, per dire) e una vicenda mai scontata. Ci siamo affezionati a Res ed Herich, abbiamo corso con loro per le pianure e lungo città straniere, e alla fine abbiamo visto l'ultima battaglia di Res e l'inizio del regno di Herich. Ancora una volta, complimenti! |
