Quando racconti di Mycroft e Greg, lo fai con così tanta capacità di coglierli nei loro atteggiamenti più caratterizzanti che, anche i malati di Johnlock come me, si fermano volentieri a leggere. E tanta è la tenerezza che fai esprimere al loro trovarsi insieme, che diventa piacevolmente emozionante arrivare a fine testo.
La luce calda, soffusa, piacevolmente natalizia dell’immagine che hai scelto per corredare la tua storia, si riflette completamente nelle parole che scorrono morbide e carezzevoli.
Come tecnica narrativa, usi la seconda persona singolare che, come ho più volte osservato, non è semplice da gestire per scrivere un testo efficace. Tu, invece, ci riesci con naturalezza e le parole che rivolgi a Mycroft diventano le nostre, nell’osservarlo in un momento di forzata debolezza.
Sì, perché quello che troviamo in questa ff è un “Ice man” indebolito dalla malattia, molto probabilmente un’influenza, visto che lo ritrai alle prese con una voce “così sgradevolmente nasale”, mal di testa, dolori muscolari diffusi, febbre. In più ci fornisci l’indizio che sarebbero serviti ancora un paio di giorni per superare il brutto momento.
Ci fa tenerezza un Mycroft alle prese con qualcosa d’imperfetto e di non equilibrato come un corpo ammalato, ma vicino a lui poni un Greg amorevole e pronto ad accudirlo con attenzione ed affetto.
Particolarmente suggestivo quel gesto particolare con cui, a sorpresa, pone un rametto di vischio sopra di loro affinchè al suo Mycroft non manchi nulla per sentire e godere dell’atmosfera del Natale.
Mi è piaciuto particolarmente quel reiterare la parola “mani” che usi come un mantra per rendere concreta l’attenzione che Greg ha per Mycroft: mani che accarezzano, che si fermano in gesti divertiti come quel giocare con “i ricci disfatti” del suo compagno, mani che diventano attente ai bisogni di una persona che ha il fastidio di un malessere banale ma invasivo.
Mani che sono ciò che è l’essenza di Lestrade e cioè un uomo concreto, capace di amare con tutto se stesso.
Una piccola storia, questa, che ha la stessa piacevole morbidezza di una carezza affettuosa. Brava. |