Ciao carissima^^
ti premetto che siccome sono un barbogio che vive confinato in una biblioteca ottocentesca non conosco per nulla Outlander, nè purtroppo so di cosa parla. Ho considerato la storia come un'originale, ma se scriverò qualche castroneria abbi pazienza, è perché non conosco minimamente il contesto.
Hai scelto innanzitutto un punto di vista decisamente insolito per uno slash, ovvero quello di una donna, che assiste a uno stupro perpetrato su un uomo. Un interessante ribaltamento di prospettiva. La donna ragiona sul fatto che l'uomo sottoposto alla violenza potrebbe rappresentare per lei un rivale, ma in quel momento, naturalmente, non riesce a considerarlo tale. Questo ci dà anche qualche indizio sulla donna in questione, che invece di gongolare nella rivalsa ha una reazione del tutto umana e affettiva nei confronti di John, peraltro capendo quanto il contatto col corpo di suo marito possa risultare rassicurante, e quindi non oppnendosi a che l'altro lo abbracci.
Il marito della donna pare invece un impulsivo, un burbero che però, come spesso accade in questi casi, ha anche molto cuore.
Mi è piaciuto come hai sorvolato sulla descrizione visiva dello stupro ma hai insistito su quella uditiva, creando una situazione di vero disagio, disturbante e violenta. Chiaro, si possono chiudere gli occhi, ma non ci si possono tappare le orecchie, se si hanno le mani legate.
Insomma, come sempre bravissima. A parte la situazione Hurt/Comfort, nella quale sei decisamente una maestra, mi è piaciuta molto anche la decsrizione della vicenda in sè. Oltre a rappresentare in maniera cruda ma non inutilmente volgare l'accaduto, dà anche un bello scorcio sulla psicologia dei personaggi.
Complimenti e alla prossima!^^ |
