Recensioni per
Drive to despair
di OneNight
Eccomi di nuovo e questa devo ammettere che mi è piaciuta davvero, ma davvero tanto. Anzitutto ho subito notato l'associazione con la drabble su Magnussen dell'altra storia e capisco la connessione tra le due cose, parlando anche quella di occhi, ma in un modo diverso. Là c'era il punto di vista di John, qui è quello di Sherlock e i momenti della storia sono diversi. Presumibilmente si può pensare che ci troviamo dopo il ritorno di Sherlock. Ho apprezzato la tua decisione di intervallare questioni più leggere ad altre invece più angst e "pesanti" da un punto di vista emotivo. La trovo una scelta indovinata, specie perché la precedente in questo senso è molto importante e tosta da digerire. Qui invece ci vai sul leggero, molto leggero. Sherlock è tornato e si rende conto che non soltanto non si è dimenticato di quel "noi" (e qui ho adorato il riferimento alla drabble precedente in cui Sherlock si domanda se ci sarà mai un "noi" tra lui e John), ma che John non è felice con lei. Lei la nomini appena e mai per nome, ma sappiamo già tutto. Conosciamo ogni cosa e capiamo che per John è diverso e che con Mary si è accontentato perché era meglio della solitudine o del soffrire da soli. Tutto era meglio di quello. Nella serie in questo senso c'è poca speranza, ma qui ce ne dai invece. Tornano insieme, si ritrovano e sono felici. Lo intuiamo da questi occhi che fanno da collante, da filone narrativo e che da tristi diventano brillanti e carichi d'amore. Gli occhi dicono tutto e quelli di John, a Sherlock, dicono tantissimo. |
I pensieri che scorrono e fissano attimi di dolore e d'incomprensione appartengono al POV di Sh e già questo ti fa meritare dei complimenti perché l'impegno che ti sei assunta é difficile, vista la complessità del sentire del consulting. |
Riesci a dare voce al loro dolore così come al loro amore. Angst e dolcezza si fondono in un tutt'uno inscindibile, così come accade nella vita. |
Che cosa bellissima che hai scritto😍😍. |