Recensioni per
Torniamo a Baker Street
di Non_ho_idee

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/01/19, ore 15:20

Ho cominciato la lettura di questa tua ff, vedo che è la prima per te, sarò sincera, attirata dal nome che hai scelto per te, “Non_ho_idee”, e dal titolo, che esprime perfettamente l’impulso, ormai agonizzante, di ritornare, con loro due, a Baker Street.
Penso che il mio desiderio sia condiviso da molti, qui, in questa Sezione. Ma tant’è, da quello che si può ipotizzare a tutt’oggi, riguardo all’agognata S5, penso proprio che non si possa sperare in un cambiamento che ci possa riportare al clima goliardico, incasinato e splendido del 221b.
In quanto al nome, che hai scelto per pubblicare storie o recensioni, mi piace vincere facile, ma sono convinta che tu le idee ce l’abbia, eccome.
Forse si tratta di riordinare ed incanalare i dati che fluiscono dalla tua mente, ma, in parole più semplici, mi sei davvero piaciuta.
La mia perplessità riguarda, per esempio, il connotare Clare come una giocatrice di poker, solita a frequentare “gente poco affidabile”, ma la scelta di voi autori, per me diventa “sacra”. Evidentemente, trattandosi di un sogno, tutto è lecito.
Il sogno, o presunto tale, è rappresentato con lucidità, con precisione descrittiva anche ambientale; efficace il tuo sottolineare i vari colori con cui connoti la sera di Londra, che tocca esiti espressivi molto coinvolgenti nella caratterizzazione del triste “negozietto” in cui ci fai entrare e dove ritroviamo Sh, o meglio, ciò che resta di lui, dopo il ciclone S4, l’ineffabile Mary e la tremenda Eurus.
Si potrebbe trattare anche di un post S3, ma il tuo racconto è valido qualunque sia la connotazione temporale che tu hai scelto.
Sono comunque d’accordo con te nell’affermare che, sì, dopo tutto questo loro due sono “tornati all’azione”, come esprimi nelle tue “Note” finali, ma il sapore che rimane anche a me è di una profonda malinconia, di una triste consapevolezza che un’epoca mitica sia definitivamente finita.
Se non ho capito male, il POV è di una certa Clare, non altrimenti identificata, che tu collochi, assieme a John, a Sh ed alla signora Hudson, a Baker Street.
Ed è lei che rivolge all’ombra di quello che, prima, era l’unico consulente investigativo del mondo, affascinante e bellissimo, l’invito affettuoso a ritrovare la strada del passato, di ciò che è stato, dei fiumi di adrenalina, delle situazioni allettanti e coinvolgenti.
Viene tanta tristezza quando Sh alza il suo “preziosissimo sguardo” e ci si accorge che la magnifica scintilla che calamitava tutti intorno a sé, si sta inesorabilmente spegnendo.
La soluzione sembra essere positiva ma il risveglio cancella anche l’ultimo barlume di speranza.
È un pezzo originale, scritto con cura, con una scelta di termini davvero apprezzabile.
In poche parole: mi è piaciuto.