Toc toc! Buon primo maggio!
… E rieccomi! Neve e rimpianti. Una bellissima immagine finale. Ho apprezzato moltissimo il modo in cui la neve, che fa da sfondo alla spedizione, offra l’occasione a Jake per ritrovare i ricordi di un passato amaro – perché se vivi nel mondo di Resident Evil e hai un fucile in mano, il tuo passato è parecchio amaro. Ma qui ad avermi sinceramente colpita è anche altro. Mentre Jake prende la mira e spara, mentre attende il segnale, c’è quella pausa che ho proprio visto, sai? Quella in cui prendi la mira e nell’esatto istante in cui regoli il respiro per sparare – non ho mai sparato, ma tant’è – recuperi una parte di passato che diventa improvvisamente dolorosa. E c’è un parallelismo secondo me alquanto significativo tra il momento in cui Jake spara e pensa alla somiglianza con suo padre e al modo in cui, pur obbedendo a quello stro&7° del suo superiore, si convince di essere un uomo. Ecco, nella neve possiamo dire che Jake è diventato uomo e ne è consapevole.
Che recensione sconclusionata, perdonami, ^^ ma anche nella brevità hai raccontato una storia affascinante e, soprattutto, introspettivo, che poi è quello che vado cercando in una storia.
Un caro saluto e buona serata,
Shilyss |