Recensioni per
Disgelo
di augurei

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
22/03/19, ore 02:07
Cap. 1:

Questa storia mi ha davvero fatto sorridere, prima malinconicamente, poi in una maniera che definirei quella di una madre con i suoi figli che guarda loro crescere.

Sono bastate poche parole e rivelazioni eppure sembri aver scardinato completamente le reazioni avute in quel momento che penso abbia fatto male a tutti quanti, Sherlock sopratutto. La parte iniziale, quella degli spari, di come John non abbia esitato a sparare per proteggerlo, ma neanche a negare un qualche loro coinvolgimento esterno al lavoro o alla loro abitazione, mi è parsa davvero rappresentativa e perfetta. Niente poteva descrivere meglio la situazione.
Fa ancora più male che John non se ne accorga nemmeno, ma se qui almeno Sherlock gliene parla, se ne lamenta e lo fa ragionare, nella serie non penso sia mai accaduto, anche se un po' ci spero. Sappiamo bene che se questi due parlassero un po' di più e spiegassero le loro motivazioni, con delle luuuunghe chiacchierate, metà dei loro problemi non ci sarebbero. E sopratutto Sherlock si ritroverebbe meno lividi a causa di John stesso coff coff

A volte vorrei proprio che facessero così anche nella serie e sono davvero felice di aver riscontrato questo mio desiderio di vederli "funzionali" in questo piccolo momento. Con una storia non molto lunga hai fatto comprendere a pieno il dolore provato da Sherlock per quel rifiuto dalla persona di cui, dopo tanto tempo, si era fidato per l'ennesima volta. Sopratutto quando dice "E la gente può essere molto infima, quando ci si mette.", mi è venuto un groppo in gola, e nel mio leggere ho immaginato un scintillio di occhi lucidi in Sherlock, niente che però poteva risaltare se al solito si guardava senza osservare.

Non penso di avere altro da dire se non che ho adorato tutto quanto, è magnifico ciò che hai scritto, ma sopratutto il come l'hai fatto. Non vedo l'ora di leggere altri tuoi lavori,
alla prossima,
_Turs_

Recensore Junior
21/02/19, ore 18:04
Cap. 1:

Che bella la tua storia, mi è piaciuta davvero tanto. Prima di tutto complimenti, scrivi molto bene: grammatica solida e lessico ricercato che però non ne inficia la lettura e devo davvero congratularmi con te perché hai scelto con cura le parole (odio il lessico piano, gli sfondoni grammaticali e tu sei stata bravissima). Poi Il banchiere cieco è una delle puntate che mi piacciono di più, soprattutto il dialogo che citi. Bellissimo il susseguirsi dei pensieri del consulting, il botta e risposta piccato tra i due e l'abbraccio (complimenti per la descrizione della reazione di Sherlock) quando affetto in quell'abbraccio!!
Grazie per avermi dato una lettura di qualità e perdonami se sono ancora poco pratico nelle recensioni
Tybalt

Recensore Veterano
16/02/19, ore 20:31
Cap. 1:

Breve, ma c'è tutto.....l'ho apprezzata, adoro i missione moment aderenti al canone! Grazie e ciao!

Recensore Master
16/02/19, ore 14:43
Cap. 1:

Ciao, in realtà avevo anche un'altra tua storia da leggere e recensire, ma sono piuttosto imprecisa nel fare queste cose e allora arrivo prima qui. Conosco il contest in questione, l'avevo notato sul forum, ma non faceva al caso mio perché non mi piace scrivere di missing moment. Mi piace però leggerne e speravo, come spero sempre, che qualcuno gravitasse attorno a questo fandom e producesse qualcosa di nuovo e di bello. Per il contest ti faccio un in bocca al lupo, per quel che riguarda la storia mi è piaciuta parecchio e ora ti do un paio di impressioni veloci.

Anzitutto la scelta è particolare, Il banchiere cieco è uno di quegli episodi che solitamente vengono messi un po' da parte dal fandom. Sono poche le fanfiction che lo sfiorano, di solito gli autori si concentrano su altre puntate (come Reichenbach, A study in Pink, il matrimonio di John e Mary...). Tu hai fatto invece questa scelta e la trovo molto originale e poi hai scelto di approfondire un momento che secondo me è molto importante nell'episodio. Essendo una serie che parla di un detective, e non una detective-story (come hanno ribadito più volte i nostri Moffat e Gatiss), il momento diventa importante perché riguarda Sherlock e il suo passato, ma non solo. Riguarda le sue amicizie, il modo in cui da ragazzo veniva percepito dagli altri colleghi d'università o compagni di classe che fossero. E la discussione porta inevitabilmente al presente, ora che amici che non ha, eccetto uno ovvero John, che poi è il solo di cui gli importi. Il suo rivedere Sebastian ha riportato a galla forse anche alcune vecchie ferite che però si guarda bene dal confessare. Che sia infastidito da certe uscite di Sebastian, oltre che dalla precisazione di John per quel "collega", è più che evidente e tu a mio avviso lo hai sottolineato molto bene, approfondendo quel momento e portandoci a vedere oltre. So che il tema del contest era lo scrivere di momenti che fossero il più possibile plausibili se si pensa a trama, contesto e personaggi e tu secondo me lo hai fatto benissimo. Ritengo sia molto credibile che John si ritrovi a chiedere di più riguardo Sebastian ed è comprensibile anche la reticenza di Sherlock nel dire tutto, così come anche una certa rabbia che prova, e che è quasi palpabile ma che resta comunque sotto la superficie. Ti sei anche guardata bene dall'inserire accenni Johnlock o su qualsiasi altra questione non trattata esplicitamente nella serie e in questo sei stata ancora più brava.

Da un punto di vista tecnico è tutto ineccepibile, il lessico è ricercato e lo stile articolato, ma non difficoltoso da seguire. Mi è piaciuto e calcola che io ho difficoltà con la prima persona al presente, mi è capitato piuttosto spesso di chiudere la pagina e non finire di leggere le fan fiction (ma anche libri, eh) perché scritte in questo modo.

Un punto in più anche per il titolo, Disgelo, sottintende molte più cose di quante non sembri a un primo veloce impatto. Il disgelo è quello di Sherlock, il loro. Quello di una persona che non ha mai aperto la propria mente e i proprio cuore a nessuno, ma che inizia a farlo qui con John e dopo aver rivangato un passato non esattamente felice. John che è il solo amico che ha e l'unico per cui valga la pena scongelarsi. Una buona metafora per una buona storia.

Passerò presto anche dall'altra storia, alla prossima.
Koa

Recensore Master
16/02/19, ore 11:31
Cap. 1:

Vedo che sei entrata da poco in questa Sezione, pertanto ti auguro che il pubblicare qui, se vorrai, ti dia le soddisfazioni che si auspicano ad un impegno che merita attenzione.
Sì, perché voi Autori meritate un pensiero speciale per il regalo dei vostri pezzi che ci consentono un momentaneo riposo dagli strilli della vita, là fuori, e ci danno la possibilità di immaginare i nostri amatissimi personaggi in situazioni coinvolgenti (modalità bla bla bla: off).
Detto questo arrivo alla tua OS, che mi è capitata sott'occhio, invitante nel suo titolo "primaverile".
Ad una prima, veloce lettura, mi ha colpito subito lo stile particolarissimo con cui è scritta.
Un modo di esprimersi che, secondo me, ha due meriti: uno é quello di essere perfettamente coerente con il POV di Sh e l'altro di avere un'impronta originale, in cui lasci molto spazio alla rapidità del pensiero ed alla successione delle immagini significative che richiamano determinate situazioni.
Anche l'introspezione non manca ma é come se tu illuminassi un pozzo profondo, con lame di luce abbagliante che scandagliano l'interno e riportano improvvisamente, in superficie, ricordi, pensieri, desideri. E tutto questo è, secondo me, molto sherlockiano perché le tue parole e le tue frasi hanno l'immediatezza e la precisione di tutto ciò che connota la mente di Holmes. È infatti così il suo "scannerizzare" la realtà per trarne più informazioni possibile.
Nessuno spazio al sentimentalismo, soffocato da un muro di difesa contro i comportamenti degli altri sofferti a causa del suo essere così meravigliosamente "diverso" e superiore.
Ed è quel termine usato da John ("...Collega...") che risuona nella sua testa, chiudendo la strada a quello che era un timido germoglio di qualcosa di diverso dalla spietata razionalità che lo contraddistingue.
Poni di fronte a lui un John molto IC, in ascolto ed in grado di cogliere i segnali lanciati dall'inesperto cuore di Sh. È il John delle prime due mitiche Stagioni, quel meraviglioso "conduttore di luce" che io ricordo con tanta nostalgia e che ho cercato invano nella S3 e nella terribile S4.
Alla fine del capitolo, davvero sentiamo sciogliere quel senso di gelo e di solitudine grazie al calore dell'abbraccio di Watson che, al di là dell'aspetto affascinante e del comportamento asociale, riesce a vedere in Sh la grandezza del suo cuore e la possibilità di vivere con lui non più solo e senza scopo.
Il fine delle sue azioni, ora, davvero può essere liberare, attirandolo verso se stesso, il desiderio di amare e di essere amato che Sh nasconde dietro il suo triste rifugio di razionalità.
Una bella storia che mi è piaciuta molto.