Mich, da quanto tempo!
Ho scovato la tua storia per caso e l'ho letta tutta d'un fiato. Un po' concordo con le tue note quando accenni alla punta di OOC dei personaggi, però devo anche sottolineare che scrivere di Fred e Hermione al di fuori del genere più allegro e scanzonato non è mai semplice, perché lei è abituata a trattenere le emozioni, lui a non concedere la serietà a niente e nessuno. Insomma, in chiave drammatica questa coppia rappresenta sempre una sfida ardua, che tu a mio parere hai saputo affrontare.
In particolare, mi è piaciuto molto come hai strutturato la trama: il racconto si apre in media res, il lettore non sa davvero nulla dei tuoi personaggi né può immaginare cosa sia accaduto, sa però che ci sono tensioni in atto, che Hermione è divisa a metà, che il legame fraterno di Fred e Ron è incrinato da qualche avvenimento – forse uno scherzo di dubbio gusto del primo, o magari una parola indelicata del secondo.
E poi esplode tutto, d'un tratto.
Hermione, attorno a cui si scopre ruotare l'intera tensione degli avvenimenti, cede a un sentimento che scopriamo essersi nutrito nel tempo, che lei ha già palesato e vissuto, e che ha rifiutato – forse terrorizzata dalla sua importanza. Non sono per nulla maestra nel descrivere amplessi, anzi come te sono sempre dubbiosa quando ne scrivo ed evito di narrare in maniera troppo esplicita, però ho trovato la tua narrazione giusta: pur citando passaggi più espliciti, non eccede mai e riesce a esternare il tumulto interiore dei personaggi, il loro desiderio di viversi e la frenesia acuita da una forzata lontananza. Direi che come primo esperimento sia andato più che bene!
Ho amato il finale, naturalmente. Così amaro ma anche così giusto per questa coppia (purtroppo per noi!). Lo spettro di ciò che sarà – di Fred che non farà in tempo a tornare, e di lei che non farà in tempo a confessare ogni cosa per vivere liberamente il loro amore – aleggia sull'intero racconto nonostante tu non abbia neanche sfiorato la morte del personaggio. Però è tutto lì, incastrato in quella fuga forzata che li allontana e scrive fine sul loro futuro.
Anche la caratterizzazione di Ron mi ha convinta abbastanza, per quanto neanche io ami descriverlo come l'antagonista della storia, trovo che anche in questo tu sia stata brava a non eccedere e anzi a puntare sulle debolezze del personaggio, che quando percepisce di essere un passo indietro rispetto a qualcun altro – e che questi venga preferito a lui laddove credeva di avere un canale preferenziale – fatica a mantenere la calma e dice cose che non pensa (come nel caso del Ballo del Ceppo e della gelosia nei confronti di Krum, ad esempio, del tutto ingiustificata se pensiamo che qualche pagina prima s'era convinto a invitare Hermione solo per non restare senza dama!).
Il titolo della storia è molto particolare! Ma ammetto che è stato lui ad attrarmi e a condurmi tra le tue righe!
Complimenti per il tuo esperimento, leggerti è stato un piacere (ed è stato anche come ritrovare una vecchia amica).
Un abbraccio,
Rosmary |