Ciao, ho assistito piuttosto vagamente lo confesso, all'odissea che ti ha portato a pubblicare soltanto adesso (ben oltre le previsioni che, a quanto ho potuto capire, ti eri fatta) e confesso che l'ho trovata malignamente divertente. Dico "malignamente" perché leggere di certe disavventure è sempre spassoso, è l'effetto "Paperissima", il tizio cade e certe volte ti viene da ridere, anche se magari s'è fatto pure male. Ma ad ogni modo, sono contenta di vedere che sei riuscita a pubblicare.
Ci troviamo di fronte a una teen!lock, ovvero un genere su cui non sono mai riuscita a trovare qualcosa di pienamente soddisfacente e le rare occasioni in cui qualcosa mi attirava, finivano per restare storie incomplete. Di conseguenza ho un rapporto conflittuale, perché spesso le detesto ma altrettanto abitualmente mi ritrovo curiosa. E dato che io sono principalmente quest'ultima cosa, allora eccomi qui.
Il primo capitolo, che è ben più lungo di quanto non mi aspettassi dalle tue premesse che ho letto su Facebook, è introduttivo nella giusta misura in cui deve esserlo. Un capitolo prologo ha il compito di portare l'azione dove l'autore vuole che vada, deve introdurre e presentare i personaggi e soprattutto in un contesto del genere, che è diverso da quello della serie. Ci troviamo dunque in un universo alternativo, in cui Sherlock e John entrano in contatto sin dall'adolescenza e dove è tutto molto diverso, quindi un'introduzione degna ci sta e questa lo è stata davvero. Ora, non ho ben chiaro quale sia la loro età, ma presumo abbiano tra i sedici e i diciott'anni (?). Almeno... stando alla descrizione fisica che hai fatto di John non gli darei un'età minore, ma è solo una mia impressione questa e magari ho toppato alla grande. Cosa assai probabile.
Per quel che riguarda i personaggi ho ancora poco da dire, perché siamo ancora molto all'inizio, ma lascio lo stesso qualche osservazione. Di John in realtà non s'è visto quasi nulla e quel poco era filtrato attraverso gli occhi di Sherlock, quindi non aggiungo niente se non che mi è sembrato in linea con un John adolescente ovvero bello fisicamente, atletico, espansivo, una persona che socializza con facilità. Non so se userai un solo punto di vista oppure se ne sfrutterai diversi, ma mi piace come hai gestito Sherlock e come Sherlock percepisce questo nuovo ragazzo. Ottimo a iniziare dal rapporto conflittuale con il fratello Mycroft, che gli è vicino e che è probabilmente la persona più simile a lui che c'è in Inghilterra, ma che non riesce a capirlo sino in fondo e che, comunque, è già troppo diverso da lui. Sherlock non ha un buon rapporto con Mycroft e lui riesce sempre a essere odioso. Percepiamo anche Sherlock come una persona molto sola, come una persona che ama forse poco di se stesso. Lo intuiamo dal fatto che non voglia mostrarsi svestito (anche se non lo confessa mai apertamente) e soprattutto dal fatto che non vuole subito andare a fare nuoto. Lo fa perché obbligato dalla madre e dal fratello, ma non soltanto. Lo fa perché sa che hanno ragione e che nuotare gli servirà in un futuro, e in questo l'immagine offerta da Mycroft che vede un futuro Sherlock a rincorrere criminali senza saper nuotare, è perfettamente verosimile. Nonostante sappia che hanno ragione, ciò non gli permette comunque di riuscire a farlo con facilità. E infatti è reticente, cerca in tutti i modi di evitare il contatto con l'acqua e, anzi, alla fine trova persino un modo per potersi allenare quando non c'è molta gente in giro. Questo mi piace molto, lo trovo adatto a un ragazzo di quell'età come Sherlock. Anzi, è proprio una mia convinzione. Sono sicura che non abbia amato il proprio fisico da ragazzo e che tutt'ora non si consideri attraente fisicamente, per quanto sappia di riuscire a scatenare in qualcuno un certo desiderio che sfrutta a proprio vantaggio (come nel caso di Molly). Quindi in questo senso hai reso Sherlock perfettamente IC, anche nei pensieri che fa come il cercare la solitudine o il sapere di non essere in grado di socializzare come fanno le cosiddette "persone normali".
Per quel che riguarda la trama, beh, staremo a vedere. Già ho avuto un'impressione positiva per quel che riguarda il contesto. Non sappiamo se Sherlock e John vadano nello stesso istituto, ma il fatto che il legante, che il contesto di base, non sia la scuola, già mi è piaciuto molto. Ora dobbiamo solo supporre che Sherlock frequenterà assiduamente tutte le lezioni, per quel che mi riguarda, spero che a dargli qualche ripetizione sia proprio John. In questo senso, il rating fa ben sperare.
Ovviamente attenderò l'aggiornamento, al prossimo capitolo.
Koa |