Ciao!
Finalmente riesco a recensire questa tua long, dopo tantissimo tempo in cui ho desiderato farlo. Finallyyyyyy.
Ti avviso che le mie recensioni arriveranno sempre con qualche ritardo, ma ti prometto che arriveranno almeno hahahaha.
Andiamo a cominciare questa fantastica recensione super figherrima/?/
Come prima cosa ti avviso che apprezzo moltissimo l'idea generale della trama: Jin come padre (per quanto l'assonanza con l'alcolico potrebbe fare venire qualche dubbio) ci sta a pennello e sono sicura che crescerà la piccola protagonista in modo più che corretto, insegnandole meglio di chiunque il valore dell'amicizia. In più credo che non sia un male che si faccia aiutare da qualcuno come Namjoon (il suo migliore amico), uomo adulto e responsabile che potrebbe a sua volta avere già una moglie e una figlia.
Ma andiamo con ordine.
Ho trovato nel corso della lettura, priva di errori grammaticali e/o lessicali quindi bene, riferimenti molto forti sulla vita triste e vuota di Seokjin prima di trovare la bambina. Ad esempio il dualismo della scena in cui trova la bambina in cui è arrabbiato e passa un brutto periodo, e la scena in cui prende il volantino dalle mani del ragazzo dipendente del negozio di pollo fritto, in cui poi si ferma a comprare ma in una sede più vicina a casa sua (l'ho interpretata così), mentre gli altri, presi dalla fretta e dalla depressione della monotona vita diurna probabilmente non si sono neanche resi conto del profumo inebriante che solo il pollo fritto sa scatenare.
Noi ne sappiamo qualcosa, eh?
Mi piace molto questo senso di divisione del passato e il presente (che getta le basi per il futuro), del vecchio e il nuovo.
Ho apprezzato come la storia, incentrata su Seokjin, sia anche incentrata sulla bambina. I personaggi coesistono, sono veri, reali, senza maschere o filtri. Anche se probabilmente l'uomo non ha detto alla piccola che non è il suo vero padre (altrimenti non si sarebbe scomodata a cercare una madre che l'aveva abbandonata dietro ad un cassonetto, piuttosto lasciala in un campo di girasoli, al centro commerciale nella teca di Armani, ma perché proprio al cassonetto? Sei una persona ignobile e puzzolente, madre della bambina) non vuol dire che non è onesto con lei, ma che non vuole darle il peso di essere stata abbandonata (torniamo alla questione del cassonetto).
Ho adorato il fatto che coesistessero, avendo la stessa importanza nonostante la differenza di età e di maturità. Sono due personaggi diversi che si muovo in modo differente.
Questo è molto diverso da Namjoon e Jin, che invece vengono dallo stesso universo, dallo stesso mondo e quindi si somigliano.
Ecco questo è quello che più mi piace della storia: da quello che ho capito la piccola non è coreana (occhi verdi? Mmmmh) quindi è sottolineata una differenza più ampia che solo l'età. Questo l'ho apprezzato perché il suo carattere spicca e nonostante sia diverso non ha problemi a farsi volere bene. Non è forzata a fare parte di una comunità a cui non appartiene, ma si fa volere bene comunque nonostante la sua diversità.
È un discorso complesso, quindi non so se si capirà qualcosa ma andiamo avanti con l'ultima parte della recensione: chi sarà questa mamma misteriosa?
Sono pronta a scommettere che non è la sua vera mamma, ma solo una maestra molto brava nel suo lavoro ( e lo posso dire con certezza perché è capitato a me mooooltissime volte di trovarne ) quindi Jin si sta scombinando per niente.
Ho ragione? Ho ragione?
Il mio tempo a disposizione è terminato, ma tornerò prestissimo!
Alla prossima
Blue💙 |