Recensioni per
Fughe, inizi, fini, saluti e rose
di tixit
Di questo racconto, già a buon titolo definito ‘perfetto’, stupisce la brevità. Nel poco spazio che ti sei presa affronti questioni gigantesche. |
Anche questa storia mi è stata consigliata dalla cara Dorabella! |
Ho scoperto per caso questa storia leggendo la risposta a una tua recensione. Non so come dire quanto mi abbia emozionata e commossa. Ma siccome |
Ciao Tiziana, mi commuove il tuo Girodelle. Quanti ricordi ha di lei, in quanti posti l'ha cercata, per rendersi conto che forse è "solo il passato che gli parla". L'ho trovato arreso, sempre innamorato, sempre composto. L'ha amata di un amore puro e generoso, eppure non è riuscito a fare breccia nel suo cuore. Oscar giace senza vita perché ha scelto un altro uomo, che giace accanto a lei, e di cui Victor non si cura per niente. Per una volta è "scorretto"e si rivolge solo a lei. Gli manca solo lei. Donna unica, insostituibile, che gli ha spezzato il cuore e cambiato la vita. Bellissimo. Ci sarebbe tanto altro da dire ma io non sono brava nelle analisi, preferisco semplicemente farti i più vivi complimenti e augurarti buona domenica. |
Povero Girodel, gli è presa proprio brutta! |
Grazie Tixit. |
E' davvero bella, questa dedica solitaria che Girodelle fa davanti alla tomba di Oscar, con accanto anche la lapide di André che lo "osserva" passivamente. |
Which is your secret? How do you always succeed in transmitting so many emotions, using a few words? Victor's monogue is a love poem about loss, regret, suffering, desire, longing. Oscar was the single woman who could make his heart beat faster. Intense and mesmerizing fic! |
Carissima un altro dei tuoi super pezzi, un altro dei tuoi graditi racconti. |
Anche questa volta in questo tuo racconto sei riuscita a condensare tutta la vita di Victor vissuta a stretto contatto con Oscar in pochi gesti e parole essenziali che narrano la grandezza del sentimento che a lei lo ha sempre legato. Malinconico e doloroso il suo ricordo nel piantare una rosa sulla sua tomba, che è posta accanto ad un’altra che contiene le spoglie mortali della persona che lei ha amato più di tutti, e altrettanto struggente quel suo intimo “mi manchi” ora che non c’è più niente e nessuno che glielo possa proibire ma solo il tempo che ne preserverà infinita la memoria. Breve ed intenso come altri tuoi lavori, un dovuto ringraziamento per averlo voluto condividere. Un caro saluto. |
Solo il visconte più nobile di Francia poteva avere parole e pensieri tanto belli per il suo perduto amore e la sensibilità di piantare una rosa (facendo attenzione alla giusta inclinazione) per far ombra al suo riposo. La prigione deve essere stata dura e il pensiero di lei deve averlo accompagnato costantemente. Ride leggero Victor e quasi mi pare di vederlo, ad André non dice nulla però, lo ignora come se non fosse lí accanto a lei... Che provi un po' di rancore perché non ha saputo proteggerla? |
Basterebbe un commento breve a definire questa flashfic, anzi una sola parola: perfetta. È tutto sapientemente dosato: l'atmosfera malinconica che pervade ogni rigo senza cadere nel melodrammatico; l'affetto fraterno che traspare dalla conversazione tra i due uomini, serrata e realistica; lo struggente eppure pacato monologo di Victor, che riesci a trasformare in un mirabile crescendo di immagini miste a ricordi sino a quel ''mi manchi'', che sebbene pronunciato sommessamente ha il fragore di un tuono. Cade infatti la barriera del voi ed emerge tutto il dolore di un uomo che ha perso la donna che amava. Bellissimo il passaggio in cui le confessa di averla cercata fra le stelle, meravigliosa la metafora della rosa... il finale è perfetto, ha un taglio quasi cinematografico con quell'accenno alle due croci che colloca definitivamente l'ambientazione di questa fic. Insomma, tanta ''roba'' in poche righe, quando a me servirebbe un capitolo (!)... bravissima! |