Recensioni per
Piccoli semi
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 56
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/08/19, ore 01:08

Una fanfiction da una fanart (che conosco e amo) che è più bella della fanart stessa da cui è nata.
Complimenti.
Perfetta, essenziale, bellissima.
Grazie ❤️

Recensore Master
27/08/19, ore 22:06

Buona sera^^
Ammetto che non mi aspettavo una ff così breve (non ho verificato la lunghezza prima di inizare a leggere). Ti devo fare i miei complimenti, mai scritto una cosa estremamente efficace. Non sappiamo cosa tormenti Sherlock, ma non è importante. John è la sua pace, il suo portatore di luce. Colui che mette ordine nei suoi pensieri. Questo è l'importante.
Ho pensato subito alla fan art che hai citato mentre leggevo, quindi sei stata ancora più brava a creare con le parole un quadro molto chiaro.
Un bacione,
Béa

Recensore Master
01/08/19, ore 00:48

Decisamente ci sono delle fan art che esprimono, meglio delle foto, un messaggio o, più semplicemente, una più significativa rappresentazione della realtà. Certo che quella che ti ha ispirato è proprio molto intensa. Effettivamente le due immagini in sequenza raccontano qualcosa di intenso e di profondo. Già nella differente rappresentazione della sagoma, quasi stilizzata, di Sh rispetto a quella, più “naïf” di John, si evince la viscerale differenza tra i due che costituisce, però, il vero valore del loro integrarsi ed essere assolutamente complementari e necessari l’uno all’altro. Ma le tue parole la superano nell'addentrarsi in uno degli elementi fondanti della Johnlock. Mi riferisco all'effetto vitale che John ha su Sh. Chiaro è che non è l'unico aspetto di quella che è una delle ship più clamorose degli ultimi anni, ma non è uno dei secondari.
 Già la struttura del testo è molto interessante perché rispecchia, secondo me, la scarna espressività del consulting in materia sentimentale.
Non solo, perché si potrebbero attribuire le strutture linguistiche senza sviluppi, anzi, ci sono anche parole singole, comunque più significative di una frase intera, ad un altro motivo. Cioè Sh non riesce a formulare un pensiero compiuto perché, nella sua testa, l'intelligenza formidabile di cui è dotato sovraccarica compulsivamente d'informazioni e di collegamenti logici il suo spazio mentale. Troppe cose, troppi elementi da incasellare e da interpretare si accavallano tumultuosi, impedendogli di ascoltare il suo cuore, di far fuggire i fantasmi delle sue paure e dei suoi ossessivi ragionamenti.
Molto intenso e suggestivo il passaggio alla seconda parte della ff: basta un tocco leggerissimo di John, che evidentemente conosce bene i momenti in cui Sh è prigioniero di se stesso, per farci entrare, con il consulting, in un altro mondo.
Un'altra realtà dove il rumore si trasforma in pace, le urla lasciano il posto al silenzio rigenerante, la "luce calda" fa sfumare istantaneamente il dolore e la sofferenza. All’immediata umanità di Watson basta una semplicissima presa di contatto con il suo “coinquilino” per mettersi in comunicazione profonda con lui e farlo uscire dal labirinto angosciante del suo sentirsi inadeguato. Tutto questo l’hai saputo racchiudere in poche parole, rarefatte, che si succedono lapidarie, solitarie ma che hanno il magico potere di evocare una grande storia che è quella dell’inarrivabile legame tra i due di Baker Street.
Brava.
P.S. Non sei l’unica Autrice a ricevere le mie osservazioni in un ritardo che, a definirlo biblico, non si rende davvero l’idea dell’intervallo trascorso tra la pubblicazione e le mie recensioni. Tardissimo, ma ci arrivo, e cerco di farlo con chi m’interessa di più.

Recensore Master
04/04/19, ore 20:15

Conosco molto bene la fanart che ti ha ispirata e quando mi sono resa conto che la tua storia era incentrata su quella mi sono detta che era ora che qualcuno la prendesse come modello per scriverci qualcosa, perché la fanartist (bravissima) è riuscita in due semplici disegni a descrivere il rapporto che Sherlock ha col mondo e successivamente anche con John. Rapporto che tu hai delineato qui usando un differente metodo comunicativo, ovvero la parola, ma sempre in maniera efficace.

Anzitutto, la prima cosa che ho notato e che hai usato la seconda persona. Scelta che personalmente apprezzo tantissimo perché è un modo di scrivere e approcciarsi ai personaggi diverso da tutto e che rende tantissimo, specialmente in storie brevi e di stampo poetico come lo è questa. Qui poi rende ancora di più, perché hai usato frasi brevissime, composte di una sola parola. Non hai guardato troppo alla sintassi o al ritmo narrativo delle frasi, anzi tutto al contrario, ci dai parole che spuntano nella mente di Sherlock. Concetti brevissimi che vanno e sfuggono subito. Rende perfettamente l'idea di testa confusa che la fanart riesce a dare grazie alle immagini. Confusione che poi svanisce, come per miracolo. Ma non è una magia, non è la logica che l'ha aiutato, ma John. John che col suo tocco mette tutto a posto, zittisce il caos e lo riordina in maniera straordinaria. Ho amato davvero quel disegno e mi è piaciuto tantissimo come sei riuscita a rendere entrambi i personaggi. In realtà hai dato al tutto una tua interpretazione, perché io il "tocco" che si vede nel disegno me l'ero sempre immaginata come metaforico. Nel senso che non avviene davvero, ma Sherlock percepisce John che, come un tocco lieve ma appunto non fisico quanto spirituale e mentale, lo aiuta a mettere fine al caos che c'è nel suo cervello. Tu invece hai inteso tutto in maniera più fisica e anche questa visione delle cose mi soddisfa abbastanza.

Sono felice che tu abbia deciso di sperimentare un po' con la scrittura e di scrivere cose diverse anche dal punto di vista della struttura e della narrazione in sé. In questo, questa raccolta ti potrà aiutare tantissimo a mio avviso. Quindi spero che aggiornerai... io intanto l'ho infilata tra le seguite perché mi ero resa conto di non averlo mai fatto. Ho rimediato ora.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
02/04/19, ore 14:54

Ciao tesoro! Lo so, parto dalla fine, ma pian piano recensirò anche le altre, promesso!
Che dolcezza questa immagine, di cui conoscevo la fanart ma che tu esprimi ancor meglio a parole.
Sherlock è così, con la testa piena di dati, domande, teoremi e confusione.
Non mi stupisce che talvolta non riesca a raccapezzarsi e gli serva un "aiuto" non proprio sano.
Eppure quando c'è John non ha bisogno d'altro, perché basta un suo sguardo, un tocco della sua mano per far cessare quel frastuono, per dargli finalmente pace e serenità.
Davvero bellissima questa tua breve ff, che è quasi una poesia, leggera come una pioggerella che sussurra fluffossità! XD
Mi è piaciuta molto!
Complimenti!
Baci
MissAdler

Recensore Veterano
02/04/19, ore 10:11

Adoro quella fan art❤️ è in assoluto una delle mie preferite. E l'hai descritta benissimo 😍 😍.
Brava brava.
Un abbraccio Pri