Recensioni per
Il colore della sconfitta
di bUdson281

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/05/19, ore 12:59

Contest: Pesca nel mazzo di Ghostmaker

1° POSTO
Il colore della sconfitta di bUdson281 – 41 punti

2 – Grammatica.
La lettura della storia è scorrevole però si notano parecchi errori che si ripetono lungo tutto il racconto (per esempio il “sì” affermativo senza accento o i doppi spazi bianchi), ma l’errore più evidente è tecnico. Scegliendo di aprire il discorso diretto con le virgolette alte l’utilizzo del trattino all’interno della frase (attenzione anche al trattino che deve essere quello lungo e non il segno meno) è errato: o fai partire subito la frase con il trattino oppure devi eliminarlo.
Tua frase: "Era da tempo che non litigavo con qualcuno! - esclamò Yantra ancora spossato da quell'esperienza - Sei un osso duro!
Primo modo giusto: “Era da tempo che non litigavo con qualcuno!” esclamò Yantra ancora spossato da quell'esperienza. “Sei un osso duro!”
Secondo modo giusto: – Era da tempo che non litigavo con qualcuno! – esclamò Yantra ancora spossato da quell'esperienza – Sei un osso duro!
Avendo scelto le virgolette hai anche ottenuto un altro problema tecnico perché per evidenziare una parola non puoi più utilizzare le virgolette alte ma devi sostituirle da altri segni grafici o, meglio ancora, dalla scrittura in corsivo.

4 – Titolo /introduzione.
Il titolo non mi ha attirato particolarmente, forse perché abbastanza abusato per altri cose (film e libri) e mi ha svelato troppo; l’introduzione, con uno stralcio della storia, riesce a dare un senso alla scelta del titolo attraverso gli occhi di Lawrence mentre guarda il cielo fornendone una descrizione come se fosse un dipinto. Nel complesso non sono stato colpito, ma neanche disarmato.

10 – Trama.
La trama di questa storia è splendida: due uomini molto diversi inseriti nello stesso contesto cozzano tra loro fin dal primo momento, si sfidano come i classici scontri “ormonali maschili” che spesso sono indirizzati verso la conquista di una donna, ma che qui assumono una valenza diversa rendendo la loro sfida molto appassionante perché in realtà non si tratta di combattere un avversario, ma di lottare contro sé stessi. Lawrence è battuto dal suo “Io” prima ancora che da Yantra.

10 – Personaggi.
La caratterizzazione dei tuoi personaggi è eccellente: nella rabbia di Lawrence si sente la sfiducia verso il nuovo mondo che si è aperto davanti ai suoi occhi dopo l’incidente e il suo pensiero impatta contro quello di Yantra, una persona che può avere mille difetti, ma che non li nasconde accettandone pregi e difetti che si ripercuotono nelle sue scelte personali di vita. I due sono così tanto opposti che leggendo si sente l’elettricità che emana il loro scontro. Complimenti.

7 – Sviluppo della “carta”
Lo sviluppo della carta si divide in quattro gruppi: il destino è quello più importante e la “sconfitta” del personaggio è chiara, però l’obiettivo del contest è quello di rendere la sconfitta qualcosa di definitivo, mentre Lawrence trova redenzione per sé stesso. Il personaggio iracondo e con difetto fisico rispecchia in pieno ciò che mi attendevo, mentre il secondo personaggio è un dottore e non un infermiere come richiesto (ricorda che un giudice difficilmente sceglie a caso delle tipologie di personaggio ed è meglio chiedere sempre prima di attuare delle modifiche). La montagna è una presenza quasi totale nell’intera trama.

5 – Gradimento personale.
Dalle linee precedenti si evince subito che questa storia mi è piaciuta moltissimo. In qualche modo mi sono sentito nelle vesti di Lawrence, in altri modi in quelle di Yantra ed è faticoso per me schierarmi da una parte piuttosto che dall’altra. Questo “disagio” nel lettore presumo che fosse l’obiettivo che la tua storia doveva centrare, ma anche se così non fosse, a me ha lasciato molte riflessioni da fare su me stesso e ciò che mi circonda.

3- Gradimento oggettivo.
La trama è solida, i personaggi hanno spessore, ciò che “balla” sono alcune scelte stilistiche di scrittura. In primo luogo la scelta di inframmezzare il discorso diretto con l’utilizzo della linea che è un metodo ormai sorpassato e in qualche modo addirittura obsoleto e in esso contiene anche una scelta tecnica non molto adeguata: il punto esclamativo a chiusura di ogni frase. Per scrupolo ho guardato altri tuoi testi notando che è proprio un tuo metodo e che quindi io non mi sento autorizzato a definirlo sbagliato; personalmente posso solo dire che non mi piace e che alcuni errori tecnici nascono proprio da questa tua scelta dell’esclamativo. L’intera narrazione è efficace, ogni riflessione e ogni aggiunta di particolari rendono questo testo gradevole, introspettivo e coinvolgente anche per chi non ritiene di avere i problemi di Lawrence. Secondo me è un testo da leggere e sul quale il lettore può approfondire la tematica che lo contraddistingue.