Da Lannister fino al midollo, mi sono fiondata immediatamente a leggere questa storia.
Come hai premesso tu nell'anticipazione, questo momento è stato parecchio sottovalutato... ma in generale è sottovalutato il fatto che Jaime sia il padre di Joffrey, Myrcella e Tommen. Okay, si è creato parecchio caos proprio per questo, lo sappiamo bene, ma a livello umano non sono mai stati fatti presenti le considerazioni e i pensieri di Jaime almeno nella serie tv.
Adesso sto finendo di leggere Il Grande Inverno, quindi non se se magari nei prossimi ibri si accenna di più la paternità di Jaime.
Comunque, ritornando alla tua storia, sappi che mi è piaciuta tantissimo! Ben scritta immedesimandoti completamente nella narrazione di Bronn: termini adatti per il suo personaggio così come per il modo di esprimersi. E ovviamente non potevano mancare i suoi pensieri rivolti a donne e castelli! :D
Oltre a questo, però, si avverte il dolore di Jaime... sempre stato un passo indietro rispetto il suo dovere e volere di padre. La sua tristezza è percepibile leggendola... si era deciso a confessare finalmente tutto a Myrcella, lei lo aveva accettato, e un attimo dopo è lì morente sulle sue braccia.
Si avverte la sua stanchezza emotiva, il suo avvilimento e quasi un cenno di ""invidia"" verso Cercei, la quale aveva sempre goduto del suo titolo di madre.
Davvero complimenti per la tua storia, mi piacerebbe leggere qualcos'altro di tuo su Game of Thrones.
Saluti,
Eft (Recensione modificata il 12/04/2019 - 03:33 pm) |