Recensioni per
Laccato rosso sangue
di G RAFFA uwetta

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/03/20, ore 09:16

Recensione premio 1/2 per il contest "My favourite things"

Carissima, finalmente eccomi qui. Ho amato questa storia che è cruda ma ci mostra personaggi così normali e "umani" nella difficoltà di comprendere se stessi e gli altri, che non ho provato orrore in quello che hanno fatto. Ho provato empatia, tristezza, impotenza perché persone come loro andrebbero aiutate e sembravano reali ma non c'è un modo per aiutarle. 
Sono persone incapaci di ritargliarsi un angolo di felicità, chissà da quanto hanno rinunciato a cercarla! Per esempio Matilde: di lei viene da pensare che già in adolescenza non vedendosi apprezzata invece di provare a migliorarsi in modo concreto ha gettato la spugna e si è lasciata andare fisicamente salvo poi avere l'illusione che con rimedi estremi poteva recuperare il tempo perduto e farsi bella per il suo Osvaldo.
Osvaldo mi ha ricordato un tartarughino visto a un museo di scienze naturali, quell'animaletto era circondato da femmine e a turno se le passava tutte. Il tuo OSvaldo non si comporta da porco per stronzaggine, lui è così di suo. è il classico maschio che si infervora per le persone più appariscenti che attirano la sua attenzione. Matilde non ha niente di sbagliato per lui, ma non è appariscente. Una sfaccettatura che ho notato è che molto probabilmente lui non si è mai accorto di Matilde come "donna" perché la vedeva come un'amica. Ci può essere sfiga maggiore per una donna innamorata? Lei gli sta vicino perché lo ama; lui vede la sua vicinanza come un segno di grande amicizia e infatti le sbandiera davanti le "donne", si rivolge a lei per cercare Guida, le dà spiegazioni riguardo al braccialetto, lui con Matilde si sente in dovere di confidarle tutto senza mentire, e immagina a lei come girano i coglioni, come il suo abisso di impotenza la casca ogni giorno di più!
Mi è dispiaciuto molto per Matilde, era una persona sola, molto sola! Era anche una persona cazzuta, capace di dire al chirurgo cosa pensava di lui invece di provare timore per una persona in un certo senso di "grado superiore". Da lì ne deduciamo che era un'infermiera capace, in gamba, se non si fosse lasciata trascinare dai sentimenti, poteva vivere circondata di persone, che potevano apprezzarla. Lei invece si era isolata sempre di più, ed è lì che ha sbagliato, si è rinchiusa nel suo guscio sempre di più, nel suo carapace tondo, anche lei come una tartaruga, per niente sexy agli occhi del tartarugo arrapato di turno.
Leggevo cosa pensava Matilde, cosa pian piano decideva di fare, e provavo a mettermi nei suoi panni. Una persona innamorata, quanto a lungo può resistere all'infelicità infertale dalla persona di cui è innamorata? Mentre leggevo mi domandavo: al posto suo, avrei fatto lo stesso?
Lucidamente, aveva più senso prendersela con Osvaldo e tenersi Guida, ma per Matilde la persona d non perdere era Osvaldo. Lei ha pensato di poter togliere di mezzo l'amica, Osvaldo però le serviva tenerselo buono, lei voleva farlo innamorare e trascorrere la vita con lui. Non era luccida, ovviamente, sennò come poteva pensare che tagliuzzandosi da sola non ci avrebbe lasciato le penne?
Non poteva recuperare l'animale portafortuna al chirurgo e chiedergli consigli per una liposuzione? No, nel suo mondo il fulcro era lei stessa e doveva fare tutto da sola, sempre.

Anche di Guida mi è dispisaciuto un sacco, pure lei ha scelto la strada sbagliata perché dopo averne provate tante non sapeva più che pesci prendere. e alla fine ha imboccato il bivio nella direzione sbagliata. Lei era innamorata di Matilde e siccome quest'ultima era innamorata di un uomo ben preciso, per amore si mette con quell'uomo lì? 
Anche lei ormai era in tilt, non capiva più niente di cosa fosse giusto o sbagliato nella realtà. 

E Osvaldo? Si merita di essere l'unico che andrebbe mandato a fanculo a calci nel sedere invece per lui le donne si scannano in senso vero e proprio? Chi mi fa rabbia è lui che è l'unico totalmente sprovvisto di empatia, gli manca proprio l'intelligenza sociale. Alla fine però viene il dubbio che lui fosse quello con le rotelle fuori posto, era talmente fuori che per Matilde e Guida era quasi certamente inevitabile che potesse finire molto male, andando appresso a una persona simile.
Dovevano mollarlo e trastullarsi tra di loro, alla faccia sua!

A presto! Ho già scelto la prossima storia.  ;)

Recensore Master
13/07/19, ore 16:35

Recensione premio per la seconda classificata al contest "OUT & PROUD"

Tra tutte le tue storie, credo che questa sia quella che mi rimarrà per sempre impressa.
La prima volta che l'ho letta ho dovuto fermarmi e allontanarmi dal pc per quanto mi aveva stravolta, ma poi sono tornata e l'ho finita, e l'ho riletta, e l'ho riletta (e tu sai dove sono andata a parare).
Di sicuro non è una storia per tutti: è cruda e raccapricciante, eppure è così lucida che non si può cancellarla dalla mente. Rimane impressa.
La follia di Matilde la porta a compiere atti spropositati, eppure possiamo ritrovarla nella cronaca nera; incarna il vicino di casa che fino al giorno prima era gentile e amichevole, ma che nasconde dentro un'oscurità che nessuno ha immaginato, incarna l'incubo dello sconosciuto alla porta, di una società che non è in grado di difendersi dai mostri che lei stessa produce e per questo credo sia una storia davvero potente.
Con semplicità e con poche parole hai tirato fuori un personaggio che, a mio avviso, potrebbe uscire dalla mente di King o di qualche altro maestro del terrore.
Complimenti! ^^

Recensore Junior
01/06/19, ore 20:19

Terza classificata 
Laccato rosso sangue - Raffyloveantonio Uwetta
 

ATTINENZA AL TEMA: Piccola parentesi, quando ho letto “canicattì” ho pensato a mia madre che ogni volta che andavamo al ristorante tutti insieme e mio padre per caso non parcheggiava davanti all’ingresso lei diceva: “Hai parcheggiato a canicattì!” anche se magari eravamo a soli cinquanta metri di distanza. Era da una vita che non sentivo quella parola. Parentesi inutile chiusa. 

La storia si apre con il finale. Un ambientazione asfissiante che quasi si percepisce l’afa dentro a quel piccolo appartamento. 
Ci presenti poi subito la nostra Matilda, donna di tutti i giorni, cicciottella, bruttina, con un seno floscio e la pancia gonfia. Matilda è la ragazza comune, quella che non ti giri a guardare. Quella che non potrebbe mai stare al centro dell’attenzione, una delle tante. 
CI sono parecchie frasi che sposano perfettamente lo stile cannibale, come: “Componeva versetti stonati e si mordeva la lingua per non urlarli al mondo.” 
Oppure la normalità con cui descrivi i comportamenti nocivi di lei. Matilda ha la particolarità di essere ossessionata da Osvaldo. Per caso lo incontra, lo conosce di nascosto, lo studia. Il più bello dell’ospedale che mai starebbe con una qualsiasi Matilda. Il sentimento di lei, così estremo e irrazionale, è ciò che chiedevo per il contest. Situazioni assurde, gesti impulsivi. 
Insomma la tua storia è pienamente cannibale, parecchi passaggi lo sono di fatto. 
La frase scelta è il pilastro di tutto il racconto, povera Matilda e poveri tutti noi illusi. 
14/15 

ORIGINALITA': L’originalità è data dai personaggi e dai passaggi che mano a mano portano all’atto finale. 
Abbiamo una donna innamorata di un uomo, il quale è innamorato di un transessuale, il quale è innamorato della donna. Un triangolo perfetto direi. Elementi colorati di una storia decisamente non adatta ai minori o ai deboli di stomaco. 
Originale il modo in cui poi lei alla fine si accetta. Un modo malato per una persona malata. 
13/15 

CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: Ne abbiamo tre ben distinti. Osvaldo, superficiale che “vive per scopare donne magre come giunchi”. Lo vediamo parlare forse due volte, ma Matilda ne è così ossessionata che infondo Osvaldo lo conosciamo bene. Eppure ci stupisce, eppure anche lui ha un introspezione, una profondità d’animo. Non è un bel personaggio, nel senso che non è una persona con cui ci si vuole avere a che fare perché “adora i cadaveri seviziati”, eppure ha successo. Ha successo come quegli uomini affascinanti che si rivelano serial killer spietati. Si innamora di Guida, che sottolinea la sua perversione verso il sesso, eppure i suoi sentimenti sembrano decisamente sinceri. 
Guida, amica infame, innamorata follemente di Matilda, tanto follemente da decidere di donarsi all’uomo che lei ama per “testare quanto può essere giusto”. Insomma: “Amici, amici e poi ti rubano la bici.” 
Non abbiamo personaggi nobili in questa storia, Guida è forse la più infame. Osvaldo alla fine non ha colpe, si è solo innamorato. 
Anche i sentimenti di Guida sono del tutto distorti, ha una visione del bene tutta sua. Personaggio estremo per una storia estrema. 
Matilda, l’ultima del trio. L’ultima in generale perché lei anziché consumare si può solo masturbare. Prova eccitazione per le situazioni sbagliate, l’apice lo raggiunge mentre guarda l’amplesso tra la migliore amica e l’uomo che vuole per se. Era come guardare un porno, era come se lei lo stesse facendo con Osvaldo. Situazione che ho trovato sublime, perfettamente in linea con il personaggio che hai creato. La storia poi è un susseguirsi di sue ossessioni, prima di Osvaldo, poi per gli oggetto che comporranno la sua “collezione”. La sua ossessione per il fisico la porta ad atti estremi, come spillarsi il seno, autolesionandosi fingendosi chirurga estetica. Finisce il tutto con lei che raggiunge l’orgasmo mentre si apre, in tutti i sensi. Il finale è decisamente la parte più splatter. Non sono amante in realtà del genere, ma qui è tutto così malato e ben definito che è sopportabile. 
15/15 

GRADIMENTO PERSONALE: Non è una storia per tutti, decisamente. A volte, non essendo appunto un amante del genere splatter così ben descritto, ero in difficoltà anche io. Però sei stata brava/o, hai realizzato tutto al meglio. Sono arrivata alla fine dicendomi che non poteva concludersi in maniera diversa. 
Tutto perfettamente lineare e ben costruito. La scelta poi dei personaggi l’ho trovata davvero particolare e d’effetto. Complimenti. 
4/5 

Totale: 46/50

Recensore Master
26/05/19, ore 20:08

Ciaoo
Innanzitutto ti faccio tantissimi complimenti per il contest, la tua storia mi è piaciuta molto e sono contenta che abbia ottenuto una buona posizione in classifica :)
Passando al commento vero e proprio, fin da subito la tua protagonista mi ha inquietato. C'era fin da subito qualcosa di malsano in lei, anche se fino alla fine non ho capito quali fossero le sue intenzioni.
Perciò sei stata bravissima a non lasciarmele intendere, perché poi quando ho capito che voleva fare una liposuzione fai da te, be', mi è venuta l'angoscia e mi sono detta che non sarebbe sopravvissuta.
Osvaldo è stato un vero porco, e lei si è decisamente innamorata - se così si può definire questa passione e ossessione malata - di quello sbagliato, lasciando che lui la portasse all'autodistruzione, all'omicidio e al suicidio.
Hai raccontato delle scene crude con un distacco incredibile, e questo mi ha inquietato ancora di più.
Lei non era per niente spaventata da ciò che ha fatto, no, si è solamente fatta un programma mentale e lo ha minuziosamente seguito.
Come quando ha deciso che Guida non doveva più esistere... che poi Guida è l'anagramma di Giuda, e non so se la cosa sia stata casuale o voluta, ma ti assicuro che è stata super azzeccata e che calza a pennello.
È bello averti ritrovato in questo contest, le cose che scrivi sono sempre molto piacevoli da leggere, mi intrigano e mettono curiosità!
Complimenti, davvero, e alla prossima ♥