ECONDA CLASSIFICATA
SUPPLICANDO UN’IDEA – APEIRMON
ATTINENZA AL TEMA: La tua è forse la storia che ho letto più volte. Hai avuto la capacità di creare periodi lunghissimi per dire ciò che in realtà era sintetizzabile con una/due parole.
Storia prettamente introspettiva, la più di tutte. La prima lettura di lascia con un senso di smarrimento, mentre leggi lo capisci che non in realtà non stai capendo. Quindi hai bisogno di una seconda lettura. Fosse stata più lunga forse sarebbe stata troppo pesante sia da gestire che da leggere, invece ha quella lunghezza giusta che non ti fa sbuffare di noia quando ti rendi conto che la devi leggere di nuovo.
Hai maestria nel descrivere dildi, masturbazione e forfora senza usare nessuna di queste parole. Hai descritto scene molto forti, come la frase che hai scelto. Scene allucinanti, psichedeliche, che ti esplodono nella mente proprio come fuochi d’artificio.
È una storia strana, molto particolare e ben scritta. Forse troppo introspettiva, troppo evasiva nella costruzione delle frasi, ma tutto sommato la trovo coerente con lo stile.
Ci sono ideologie estreme, esagerazioni e anche convinzioni sbagliate.
Sei stato uno dei pochi a non aver usato parolacce (nemmeno una, in realtà), riuscendo perfettamente con altri mezzi a scrivere una storia in stile cannibale.
15/15
ORIGINALITÀ: Penso sia la più originale fra tutte quelle che partecipano al contest. Hai creato questo posto di ritrovo di bisbetiche in cui si abbandonano al piacere carnale per…? Essere meno bisbetiche, affrontare meglio la vita? Si sono create il loro culto dove l’orgasmo è la preghiera e il dildo il loro redentore. Una sorta di religione per donne isteriche. Forse non avevano tutti i torti i medici curare “l’isteria femminile” con la masturbazione. Sacra poi l’invenzione del primo vibratore. Per quello che ho capito, correggimi se sbaglio, lei si abbandona a questi piaceri perché crede che il raggiungimento dell’apice di piacere possa offuscare, e quindi farle dimenticare, la visione o il pensiero degli animali maltrattati, giusto?
Infatti lei spera e si autoconvince che questi poveretti possano rinascere. Il fuoco che brucia è paragonato all’elettricità che la percuote nel raggiungimento dell’orgasmo. Il fuoco che muove le particelle e l’eccitazione che fa esplodere le sinapsi.
È una storia troppo particolare per essere descritta al meglio.
Il finale tragico, poi, è degno del personaggio. Di certo almeno non dovrà più preoccuparsi per i poveri animali, le immagini sono scomparse nelle fiamme esattamente come voleva lei.
15/15
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: Qui in realtà sono in dubbio, perché benché non ci sia un reale bisogno di una caratterizzazione specifica per questo tipo di racconto, avrei preferito un’analisi più profonda. Perché lei mi è così sconvolta dalla visione (o dal sentito dire?) di questi animali? È poi questa la ragione principale che la porta nella catapecchia di SedeReaPosto?
Lei è una persona ottusa o intelligente? Cosa la porta a crede nel “credo del fuoco”? Non che avessi voluto per filo e per segno le risposte alle domande, ma sei stato così magistralmente bravo nel descrivere scene e pensieri che qualche considerazione di lei più avrebbe dato maggiore spessore al personaggio.
12/15
GRADIMENTO PERSONALE: Credo si sia capito che mi è piaciuta, complimenti.
5/5
Totale 47/50 |