Alla fine Malfiore non è cattivo, ha solo un pessimo carattere. Sono felicissima che alla fine abbia deciso di cambiare, in modo da rimanere amico di tutti gli altri girasoli! Ma poi che dire di quello che hai scritto nello Spazio autore? Mi hai veramente colpita!
Ora vado, buonanotte e a presto!
P.S. Non so se ti interessa, ma sono riuscita a tornare a scrivere una storia su Kenny il clown e mi farebbe molto piacere se la leggessi (sempre se vuoi!)
(Recensione modificata il 22/06/2019 - 01:06 am)

Ciao, vedo che ti sei cimentato a scrivere una fiaba. Apparte qualche errore ortografico, direi che la trama è perfetta. L' orgoglio, molte volte, non è sinonimo di intelligenza. Io, in certe occasioni, ho chiesto scusa anche quando non avevo colpa. Ma adesso la musica è cambiata, non ho più intenzione di scusarmi per colpe che non ho commesso, semmai sono gli altri a doversi scusare con me per il modo in cui mi hanno trattata. Fiaba molto bella e significativa. L'orgoglio tiriamolo fuori solo quando ce n'è davvero giorno. A presto.

Ciao Federico, come River Rose, la mia fidanzata, sono un estimatore delle favole, ragion per cui appena ho visto la pubblicazione de "Il girasole Musone", mi son fiondato al più presto a leggere.
Ma lo sai che il Girasole è il mio fiore preferito? Anche perchè è possibile ricavarne l'olio (che rispetto a quello di semi fa meno male) per friggere le mie amate patatine fritte. :D
Allora, la favola per certi aspetti mi ha ricordato "Favola semplice", con la sola differenza che in questo caso abbiamo un fiore che non è accettato mentre nella favola poc'anzi citata, si parla di una stella che non vuole accettarsi. In entrambi i casi, avviene un esame di coscienza, ed un rivalutarsi in termini positivi , fino ad arrivare all'epilogo con morale.
Il Girarasole rappresentato, dovrebbe essere simbolo di radiosità, mentre il Musone... vabbè nel finale, in qualche modo trova il sorriso, sebbene alcune sue caratteristiche gli rimangono inalterate.
In conclusione questa tua scrittura diretta e semplice si rivolge sia ai piccoli e sia ai grandi, anzi proprio quest'ultimi qualche volta dovrebbero cercare di ritornare all'ingenuità dei bambini.
Bravo!

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