Recensioni per
Watson in pillole
di K_MiCeTTa_K
Ehi! Ciao! Sono imperdonabile, sono stata assente per quasi due mesi, ma tra la tesi e gli esami non ho avuto davvero nemmeno un minuto libero, e apena ho potuto sono tornata a questa raccolta, che a suo tempo mi aveva interessata un sacco, ed effettivamente mi trova ancora interessata come due mesi fa. Ero convintissima di aver almeno recensito i primi due capitoli, e invece avevo lasciato qualche parola solo per il primo. Questo mi ha tratto tremendamente in inganno: il tè con il latte e con lo zucchero, questa routine così inglese, tutto mi aveva portato a pensare a Sherlock, e a una Johnlock Canon, ma niente, hai ribaltato la situazione con poche righe finali, e nonostante questo hai mantenuto quel guizzo di rimpianto per i biscotti allo zenzero, forse una sorta di rimpianto metaforico per Sherlock, che mi è piaciuto tantissimo 😍❤️ |
Come già avevo avuto modo di notare in precedenza, il tuo modo di scrivere ha uno dei suoi punti forti nella tua preziosa capacità descrittiva che riesce a regalarci un quadro suggestivo e particolareggiato di ciò che avviene e dello scenario circostante. Davvero efficace è la minuziosa successione di azioni mediante le quali John procede alla preparazione del té, quasi in una catena consolidata di gesti rituali.
Io non so se tu volevi dare una connotazione particolare a questa ff, ma a me ha lasciato un senso di malinconia, uguale a quello che si prova di fronte ad uno splendido esemplare d'aquila, rinchiuso in una mortificante gabbia. |
Rieccomi qui^^ |
Ciao di nuovo, dunque, parto dicendo che in genere Mary è un personaggio che nelle fanfiction non mi soddisfa mai appieno. Il personaggio in sé mi piace molto, la considero un villain vero e proprio, un personaggio complesso, ambiguo e che purtroppo nelle fanfiction non sono mai riuscita a trovare una Mary che mi soddisfacesse appieno. Quindi sono partita un po' col freno a mano tirato (shame on me! Lo so), però dato che sono sempre molto curiosa a riguardo mi ci sono buttata. E in realtà è una storia molto "normale" anche se odio questa parola. Molto realistica, hai scelto di ritrarre un momento che nella serie non vediamo ma che trovo possibilissimo, perché John e Mary hanno vissuto insieme per un lungo periodo di tempo e quindi scene come queste sono casalinghe e quotidiane. In realtà John non si lascia andare a nessun tipo di ragionamento, la storia è priva di un'introspezione che lasci capire che cosa effettivamente gli passi per la testa o che cosa provi per quella vita che sta facendo. Quindi in questo senso non faccio nessuna ipotesi, hai ritratto un momento carino e questo è una rarità, perché quando c'è Mary di mezzo, la normalità è quasi impossibile da trovare. Ecco è una caratterizzazione che ho apprezzato molto, hai ritratto quella vita che lei tanto ha voluto ma che non è riuscita a tenere stretta a sé, in questo trovo che lei abbia fallito, ma questo è un altro discorso. La storia è stata davvero carina da leggere, molto bellina. |