Ciao Dru! ^^
Ho scelto di passare da questa storia tipo lanciando una moneta, perché ero curiosissima anche riguardo l’altra ed è davvero stato difficile scegliere, ecco perché ho atteso fino a stasera! Ma poi mi sono detta che, avendo aggiornato per ultima questa long che come sai amo, ti sarebbe piaciuto un parere sul capitolo e quindi eccomi qui. È un capitolo “Blaise centrico” e siccome amo molto il personaggio Blaise mi è piaciuto da matti. Ho apprezzato tanto il suo modo pragmatico e così tipicamente Serpeverde di pensare; è amico di Draco, ma pur sentendosi in colpa per aver costretto Malfoy a rivotarsi almeno parzialmente al lato oscuro sfruttando conoscenze che, forse, Draco stesso preferirebbe scordare, è ben cosciente del fatto che questo era anche l’unico modo di risolvere l’enigma. Un risultato cui è giunta anche una la nostra coraggiosa e indomita Granger.
Per fare una Dramione fatta bene secondo me ci vuole tanta pazienza: ecco perché quel “saltare insieme” di Draco ed Herm in sala comunale risulta credibile e ben gestito e ben piazzato. Una vicinanza di intenti, prima che di cuori, che mi fa gongolare. È un piccolo assaggio che si ricollega al capitolo scorso, che viene addirittura notato da una terza persona – l’acuto Blaise, appunto, di cui offri anche una panoramica sul perché e per come non ha perso molto con la guerra magica.
Poi c’è la questione della cupola, ancora fittissima: questo brancolare nel buio dei professori acuisce il senso di trappola che pervade il capitolo e che si unisce anche le rimostranze dei ragazzi. A proposito, ma chi è il ragazzo di cui Blaise non ricorda il nome?
Sono curiosissima e chissà perché non mi fido, non mi fido. Lo stile è sempre innegabilmente tuo: bello e piacevolissimo da leggere, trascina il lettore nelle atmosfere del libro facendomi fare mille congetture su questa trama davvero avvincente. Insomma, brava!
Un caro saluto e alla prossima,
Shilyss ;) |