Cara...
Io non ce la faccio. E' TUTTO TROPPO BELLO E TRISTE AL CONTEMPO. Anche io ho scritto una cosa del genere dal punto di vista di Peter ed ero curiosa di sapere come ne avevi scritto tu e... ho adorato. Ho adorato tutto perché questi, per me, sono proprio i pensieri di Peter, né più né meno. Sono proprio i sensi di colpa che lo divorano, probabilmente nella sua testa pensa che avrebbe potuto fare qualcosa per salvarlo ma... purtroppo nessuno poteva fare niente. Come si è visto anche nel trailer di Far from Home, Peter vede davvero Tony ovunque, il suo è un lutto che non supererà facilmente, perché per lui Iron Man era un amico, un mentore, una figura paterna (poi vabé, io li shippo e ci vedo anche qualcosa di più, ma dettagli) e il fatto di averlo perso l'ha spezzato dentro. E hai scritto una cosa che è terribilmente vera e triste. Hanno avuto non più di qualche istante, in cui si sono ritrovati, per poi lasciarsi di nuovo, questa volta per sempre. E fa male, fa veramente male, perché c'era ancora tanto che dovevano dirsi. Che dire, grazie di aver scritto questa storia, ognuno di noi sta elaborando questo "lutto" a modo nostro, tramite i pensieri di Peter. Adesso vado a piangere nel mio angolino.
Complimenti, a presto <3

Nao

Leggi la risposta dell'autore

Ciao, eccomi qui per lo L'ABC delle Recensioni ^^
Siccome hai dato la priorità all'ultima storia pubblicata o quantomeno una tra le più recenti, ho pensato di leggere e recensire questa, dato che conosco bene il fandom e i personaggi – oltre ad adorarli oltremisura.
Sul rapporto tra Peter e Tony credo non basterebbe un tomo da ottocento pagine per racchiuderlo tutto tanto è ricco di sfumature e particolari che solo il legame che li unisce possiede, ma devo dire che in questa One-shot sei riuscita a ripercorrerne i punti fondamentali senza sfociare nel banale.
Peter e Tony, purtroppo, erano destinati a non stare insieme a causa del corso degli eventi.
Mentre uno era in vita, l'altro era diventato polvere.
Allo stesso modo, quando Peter è tornato in vita, Tony poi è morto poco tempo dopo.
È stata proprio una questione di attimi, giusto il tempo di un abbraccio profondo e molto sentito, poi le loro strade si sono inesorabilmente – o ineluttabilmente, come direbbe Thanos – divise.
Il fatto è che Peter è fin troppo trasparente nell'esternare le proprie emozioni e, di conseguenza, entrare in empatia con lui è quasi inevitabile.
Ci risulta addirittura facile capire e provare il suo stesso dolore, perché alla fine chi ha amato Tony Stark e l'eroe che è diventato, dopo la sua morte si è sentito – e continua a sentirsi – proprio come Peter.
È una disperazione che lo lacera giorno dopo giorno, senza fermarsi mai, confondendolo.
Perché con la morte di Tony se ne è andato il suo mentore, il suo punto di riferimento, forse la prima persona che abbia mai creduto in lui sul serio.
E Peter quasi non riesce a capacitarsi del fatto che lui sia ancora vivo mentre Tony non ci sia più.
Anche questo continuare a vederlo ovunque, sia nel mondo reale che nei propri pensieri, nei propri sogni e nel proprio cuore, non fa altro che aumentare l'angoscia che alberga dentro di lui.
E forse, ma dico proprio forse, avrebbe fatto un po' meno male se fosse riuscito a dirgli addio, perché credo lo avrebbe aiutato a farsene una ragione.
Al contempo, però, Peter è conscio del fatto che dovrà andare avanti nonostante tutto e, pur voltando pagina, Tony resterà sempre al suo fianco.
È tata una lettura davvero intensa e struggente, mi è piaciuta.
Alla prossima!

Harriet;