Recensioni per
The truth behind your eyes
di ArwenDurin

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/03/20, ore 20:19

Ciao, ho visto che hai appena pubblicato qualcosa di nuovo ma preferisco prima di leggerla recuperare le tue One Shot che avevo lasciato indietro. In realtà questa l'ho letta qualche settimana fa e mi ero riprogrammata di lasciarti una recensione, anche perché io amo in modo particolare questo genere di storie, ma non l'avevo ancora mai fatto. Shame on me, insomma! E quindi arrivo soltanto adesso, sperando che tu la legga.

Come dicevo, io amo molto questo genere di storie e non solo Johnlock nel suo complesso, ma storie che trattano specificatamente la presa di coscienza di John mi scatenano sempre un qualcosa in più rispetto alle altre. Perché è un modo di fissare quanto nella serie in realtà non succede ovvero John che capisce finalmente tutto di Sherlock. Che vede chi è in realtà, quali sacrifici ha fatto per lui, qual è la portata del suo amore. Del sentimento sconfinato che nutre per lui. Sherlock lo ama profondamente, è sempre rimasto un passo indietro nonostante la grande sofferenza nel dover pensare di rinunciarci, e non ha mai preteso nulla. Gli è stato accanto e John non si è accorto di nulla, non ha mai visto. Credo il problema sia di una commistione di entrambi i personaggi, da un lato Sherlock non gli ha mai permesso di vedere e capire, di comprendere che Sherlock Holmes non è la macchina senza sentimenti. Mentre dall'altro abbiamo un John Watson fortemente ottuso, che non coglie tutti i piccoli, timidi segnali, che Sherlock gli manda. E quindi ecco che ci troviamo davanti alla più grande incomprensione della storia della letteratura o serie tv che siano, perché in realtà nei libri erano altro Holmes e Watson, ma va beh non apriamo questo capitolo... Comunque, questa storia va a fissare fatti che nella serie restano inesplorati e irrisolti. E John vede! Scopre chi è Sherlock Holmes. E io amo moltissimo il fatto che ci riesca, che finalmente capisca. Anche grazie a un espediente narrativo, che qui arriva tramite Irene Adler. Suggerimento che mi porta a credere che ci troviamo dopo la quarta stagione, quando John già ha scoperto di Irene e non ha di che stupirsene nel vedere che Sherlock messaggia con lei. Questa volta però non è più convinto che Sherlock sia innamorato di lei e che non voglia ammetterlo (cosa che mi ha sempre dato sui nervi), ma al contrario scopre un qualcosa d'inaspettato. Sherlock è innamorato di lui e con Irene parla proprio di questo. In realtà il fatto che recrimini questo fa saltar fuori un aspetto del carattere di John che profondamente detesto. Irene è una confidente per Sherlock. Un'amica. Con la quale Sherlock si è aperto come fanno spesso gli amici tra di loro. Dovrebbe ritenere questo un fatto positivo, il fatto che Sherlock sia riuscito ad aprirsi e invece non lo considera minimamente. Non pensa nemmeno che possa essere un vantaggio per lui, un bene per Sherlock ma è soltanto geloso. Questo è il problema di John in questa storia e la sua reazione lo conferma. Sherlock è innamorato di lui e a John scoccia il pensiero che lo sappia Irene e non lo sappia invece lui. Che non gliel'abbia mai detto. E qui torniamo al discorso del "vedo/non vedo/non mi accorgo di nulla". Sherlock insinua che John sapesse, ma che si rifiutasse di vedere e la sua è una precisa provocazione che colpisce nel segno perché John scatta sulla difensiva e dice "Ah ma allora secondo è colpa mia?" In parte sì, mi dispiace dirlo ma lo è. Si nota nella narrazione un profondo desiderio di giudicare le azioni e reazioni di John, si vede che arriva fresca fresca dal post quarta stagione, c'è ancora in te quell'animo poco sereno e nervoso che non contraddistingue invece l'ultima storia tua che ho recensito ovvero la long/raccolta di One Shot. Questa ha ritmi anche diversi, il punto di vista di Sherlock ci permette di immergerci dentro la sua mente, di sondare i suoi pensieri. E di essere nervosi tanto quanto lui, senz'altro infastiditi. Ci permette di capire quello che è stato il suo dolore sino a quel momento ovvero l'invisibilità. Il non essere visto e compreso. Che qui si risolve perché in un modo o nell'altro John comprende, lo viene a sapere anche in una maniera piuttosto brutale tra l'altro. Sherlock è molto sofferente in questa storia, lo vediamo chiaramente. Quasi è incredulo a fronte della reazione di John, non quella immediata che è più votata alla gelosia, ma quella che in un secondo momento vede John eccitarsi ed emozionarsi per questa confessione atipica. E lì scatta la parte romantica, non smielata e assolutamente piacevole da leggere.

Io ho molto apprezzato questa tua storia, mi spiace non essere arrivata prima ma meglio tardi che mai. Ne ho anche un'altra da recensire, quindi mi vedrai prestissimo.
Alla prossima.
Koa
(Recensione modificata il 07/03/2020 - 08:27 pm)

Recensore Veterano
22/07/19, ore 16:05

Sai già che adoro come scrivi, anche questa OS mi è piaciuta un sacco, il pov di Sherlock e la scelta della prima persona perfetta. Leggere i pensieri, sentimenti e le reazioni che il suo John gli provocano è stato un bel modo per rendere bene la parte introspettiva di un personaggio non certo facile. Sono felice che finalmente quei due si siano chiariti e soprattutto che John sia tornato il John che noi amiamo, certo, lui ha sempre bisogno che le cose gliele si dicano chiare e tonde ma qui lui riesce a ragionare e capire sia i suoi sentimenti sia quelli di Sherlock.
La scelta di farsi dedurre da Sherlock mi è strapiaciuta perchè in quel momento le parole sarebbero state difficile da usare e forse sarebbero servite a poco, John usa un metodo che per Sherlock è familiare in modo da fargli vedere il desiderio e l'amore che prova per lui.

In poche parole complimeti..
XoXo

Nuovo recensore
22/07/19, ore 10:50

Ciao, storia molto bella! Insomma entrambi hanno nascosto quello che provavano perdendo anni di felicità... ma quante volte la paura ci ferma? Sherlock poi è tenero perché mette la felicità di John sempre davanti a quello che prova.. e John.. bisogna dirgli le cose chiaramente per fargliele capire.. ma anche noi spesso siamo così... abbiamo l’evidenza sotto gli occhi e non la vogliamo vedere...
Un saluto!