Recensioni per
Due parole, cinque lettere
di elaya

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/07/19, ore 09:51

Ciao, come sai avevo letto anche la primissima versione e mi piaceva molto anche così ma sono davvero contenta che tu l'abbia resa più corposa. Non so se raggiunge o meno il minimo consentito di 90 parole perché non le ho contate, ma se così fosse almeno sei a posto col regolamento e non corri alcun pericolo. Voglio iniziare dando un parere su quanto dici nelle note, sì, è una storia molto semplice. Breve, ma ci sono storie anche molto brevi su questo sito e a me piacciono molto. I componimenti di questa lunghezza come le drabble sono tutt'altro che facili da scrivere, bisogna concentrare tutto quello che si vuol dire in un massimo di 110 parole e non sempre ci si riesce in maniera efficace. Ci sono autrici qui che sono specializzate in questo genere di storie, io personalmente ne ho lette a tonnellate e non smetterei mai di farlo. Se parli di semplicità posso dirti che questa storia lo è, non ha una trama né un intreccio in cui i personaggi incrociano vari fili di trama che portano alla risoluzione finale. Non c'è un'evoluzione palese dei protagonisti, è solo la descrizione di un momento. Di un attimo durante il quale vengono fatte due confessioni, la prima quella di Sherlock mentre la seconda quella di John. Se invece con semplicità lo intendi in senso dispregiativo allora mi viene da dissentire, perché parlare di sentimenti e confessioni non è mai una cosa banale né facile. Si può banalizzare la questione, ma non mi pare proprio questo il caso.

Non sappiamo niente di cos'abbia portato Sherlock a fare questa confessione e lo scenario che descrivi potrebbe portare a diverse strade. Io penso alla risoluzione di un caso, magari anche un po' pericoloso e con l'adrenalina che ancora circola. E infatti quasi lo urla, sembra un po' sgraziato o addirittura brutale ma felice, come dici tu stessa. Oppure potrebbe essere una confessione detta dopo una litigata, magari violenta, magari che chiarisce alcune questioni che hanno in sospeso. Non so, quel che è certo è che è liberatorio per Sherlock ammettere di amare John Watson e lo sembra altrettanto per quest'ultimo. Di questo non ne ho certezza, il punto di vista resta quello di Sherlock fino alla fine, ma ciò che traspare è un forte senso di libertà, come se un peso se ne fosse andato e avessero finalmente trovato il loro posto nel mondo. E questa è una cosa bellissima, uno dei motivi per cui dopo tanti anni ancora leggo Johnlock e ancora spero di trovarne.

Mi auguro di trovare ancora storie come questa. Intanto complimenti.
Koa

Recensore Master
24/07/19, ore 12:47

Tu scrivi, nelle Note finali, che la tua ff ha origine dal tuo desiderio di scrivere qualcosa di facile. Io non sono d'accordo con te perché l'esprimere argomenti complessi, come quello che tu hai condensato in quelle due parole, "Ti amo", così scarne ma così difficili da spiegare, non è cosa semplice. Tanto più se si riferiscono all'eterna storia tra Sh e John, soffocata da montagne di malintesi, tempeste di rabbia, ombre di disistima di sè e paure. Tu sei riuscita a cancellare con un colpo di spugna tutta la negatività che ha tenuto lontani l'uno dall'altro, in questa piccola ma intensissima ff.
Il POV è di Sh e questo rende ancor più abbagliante l'improvvisa illuminazione che si è accesa dalle parole di John. Finalmente pronunciate, finalmente svelate a chi le aspettava da sempre, nel silenzio e nell'attesa. Si, perché io sono sicura che il primo, a provare qualcosa di più di una semplice amicizia, sia stato il consulting.
Brava.