Recensione premio 1/1 per il Contest “Cappello Parlante!”
Ciao, eccomi qui a recensire la storia che mi hai consigliato ^^
Inizio col ringraziarti per la piacevole lettura perché mi è davvero piaciuta sotto ogni punto di vista, in particolare per la caratterizzazione di George, che ho trovato perfettamente adatta nel contesto in cui è ambientata questa storia.
Abbiamo a che fare con un ragazzo che ha perso la sua metà gemella, la persona più importante della sua vita; un ragazzo che, nonostante l'immenso dolore che prova, cerca in tutti i modi di andare avanti, di farlo anche per Fred – anche perché Fred stesso lo vorrebbe.
Non è più il George che siamo soliti conoscere, quello spensierato che insieme al gemello si caccia sempre nei guai, possiamo dire che si tratta dell'esatto opposto, del George che non avrebbe mai voluto diventare: completamente perso, diviso a metà, alla costante ricerca di pace e anche di una redenzione.
Ti dirò, inizialmente pensavo che la persona mostrata dallo specchio fosse proprio Fred e avevo abbozzato l'idea che fosse descritto in quel modo come testimonianza del fatto che non importa se sei la persona più spensierata e felice al mondo, la morte prende tutti allo stesso modo ed è uguale per chiunque, sempre fredda, pallida e vuota.
Pensavo che fosse, appunto, la realtà dei fatti, come una sorta di sprono per George che lo portasse a pensare: “Ora mio fratello convive con la morte, non devo rendere vano il suo sacrificio”.
Proseguendo nella lettura, invece, sono rimasta completamente spiazzata – in senso positivo: quel riflesso è George stesso, è la parte marcia di lui, quella che come un parassita lo sta completamente risucchiando e distruggendo.
È quella parte di se stesso che è diventata un frammento della sua essenza, un altro tassello di quello che George non sarebbe mai voluto diventare: un carnefice, un assassino, una bestia dominata solo dall'istinto, esattamente la reincarnazione di tutte le creature maligne che ha sempre affrontato per riportare la pace nel mondo magico.
Ha visto la guerra coi suoi stessi occhi, l'ha vissuta ed è sopravvissuto e con lui anche quel frammento di coscienza che lo logora giorno dopo giorno: quello di essere colpevole, responsabile della morte del prossimo – a tal proposito, complimenti per il flashback, mi è piaciuto tantissimo.
Tutto ciò gli fa comprendere che la vera sfida è quella contro se stesso, che non deve più nascondersi e che deve mostrarsi al mondo senza filtri se vuole tornare a vivere veramente e se lo vuole fare anche per Fred.
Ho trovato perfetto il finale, con il Molliccio che non reincarna più la sua paura, bensì il fratello Fred.
Anche se non durerà in eterno, quel momento trascorso a rotolare sul pavimento, a ridere e a piangere, segna l'inizio della nuova vita di George, ora pronto ad andare avanti.
Ti ringrazio nuovamente per avermi proposto questo scritto, è stata una piacevolissima lettura ^^
Alla prossima!
Harriet; |