Recensioni per
Soul noir
di Light Clary

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/03/22, ore 21:09
Cap. 5:

E caspita, dopo Dragon's bond, mi ha incuriosito questa tua altra storia su Sherlock...e adesso vado fuori di me dalla curiosità!!! Interessantissima la parte esoterico- storico( mi ricorda il 'Codice da Vinci') aggiungiamo il giallo, una bambina deliziosa, i miei due amati/amanti(o quasi) John e Sherlock e aggiungi anche una ragazza in cui mi posso facilmente identificare....NON MI PUOI LASCIARE COSÌ!!! Dimmi che la riprendersi presto!!! Voglio vedere l'innamoramento dei nostri protagonisti e la coprotagonista che si fa strada come non so paraninfa?? È stupenda! Ti pregooo!!

Recensore Master
20/12/19, ore 16:03
Cap. 5:

Ciao, chiedo scusa per il ritardo ma recuperare le fila di una storia complessa come questa e con tanti punti di vista diversi a intrecciarsi non è facile, e soprattutto non lo è quando non hai molto tempo per lasciare una recensione decente. Naturalmente mi è piaciuto davvero tanto il capitolo, l'incontro tra i due fronti principali, ovvero quello di Sherlock e John e quello di Alice, è stato molto interessante e affatto scontato o banale. Da una parte mi aspettavo che John le domandasse una mano per badare a Rosie, la bambina sembra averla presa in simpatia e pare essersi fidata fin da subito di lei. Che se somiglia anche solo vagamente a John in quanto a fiducia, questo dovrebbe essere una specie di miracolo. Considerando che la vecchia (e anche piuttosto irresponsabile) babysitter se ne sia andata mi aveva fatto pensare che John le avrebbe chiesto una mano, magari temporaneamente. Non mi aspettavo però che iniziassero a interagire sull'altra questione, ovvero il caso. Mi è piaciuto molto lo sguardo di Alice a Baker Street, uno sguardo esterno di un qualcuno che a Londra c'è appena arrivato e che non è stato raggiunto dalla fama di Sherlock Holmes, l'unico consulente investigativo al mondo. Lei non sa nulla di chi siano "i ragazzi di Baker Street" e il suo sguardo esterno mi è piaciuto molto. A un certo punto ho avuto l'impressione che pensasse che Sherlock e John fossero addirittura sposati. Le considerazioni lusinghiere di John verso la genialità di Sherlock, e la sua umanità, ma soprattutto il parere dello scaltro Lestrade, credo l'abbiano fatta propendere per una versione della storia che in realtà non è esattamente quella vera. Interessante il suo vedere Sherlock da fuori, il paragone con i sensitivi che in apparenza non c'entra nulla è in realtà un modo suo di tentare di dare una spiegazione a quanto ha visto. Alice è una persona che pratica l'occulto, con una storia scolastica e universitaria indirizzata su quello, il trovarsi davanti un uomo con poteri paranormali e il pensare addirittura che sia Lestrade che John possedessero un "potere" simile, mi ha quasi divertita. Ha dato una spiegazione coerente al personaggio, un personaggio che non pensa minimamente di trovarsi davanti a una persona completamente razionale, e molto logica. Credo che andando avanti si renderà conto di chi davvero sia Sherlock Holmes, ma per il momento si è resa conto che si tratta di persone molto particolari. E che fanno un mestiere che è insolito. C'è una piccola digressione su quanto le sarebbe piaciuto scrivere romanzi gialli che ho trovato affascinante, specie se si considera che si trova nel bel mezzo di un caso cruento del quale dà un punto di vista diverso da quello che Sherlock, John e Lestrade possedevano.

A proposito di questo... il caso è complesso e questo lo si nota. Si nota il grande lavoro che hai fatto, un applauso per la mappa di Londra e tutto il lavoro che hai fatto a questo proposito. Non è facile orientarsi in una città così grande e che oltretutto non si è mai vista. Anzi, per esperienza so che è molto complesso e che richiede del tempo per le ricerche e per capire effettivamente quale tipo di luogo ci ritroveremo a dover visualizzare nella mente. Non essendoci stati, questo diventa ancora più difficile. Insomma, hai fatto un gran lavoro. Il fatto che sia tutto allacciato alla Bibbia, ai simboli cristiani, ai peccati capitali e ai nomi degli apostoli si riallaccia vagamene a Good Omens. Dove tutto questo non è comunque mai stato menzionato. L'ambientazione è quella lì, pur in un'altra Londra. Una del tutto diversa da quella di Crowley e Aziraphale. Ho notato anche che per la prima volta si è menzionata l'apocalisse. Non so in che maniera questa deve avvenire o potrà essere evitata, ma è già un gran passo che sia stato detto.

Aspetto ovviamente il prossimo aggiornamento. Intanto complimenti.
Koa

Recensore Master
22/10/19, ore 19:56
Cap. 4:

Ciao, domando scusa per il ritardo ma volevo ritagliarmi un attimo di calma per leggere il tuo capitolo. In effetti è un po' una caratteristica di questa storia. Adoro i capitoli lunghi e corposi come questo e proprio per questo motivo a mio avviso meritano un attimo in più di una lettura frenetica, o peggio di una lettura con me già a letto con le palpebre a mezz'asta, tipo tutte le sere. Di conseguenza, il ritardo. Ma arrivo, ovviamente perché adoro questa storia. Amo tutto e più si va avanti, più sono curiosa e desiderosa di capire cosa succederà. Mi hai messo addosso tantissima curiosità.

La prima cosa che voglio sottolineare è appunto Alice, già ti voglio dire che il fatto che mi piaccia come personaggio è di per sé una rarità. Di solito i personaggi OC femminili in questo fandom non mi piacciono mai, la maggior parte delle volte sono mere self-inserction o personaggi che fanno cose assurde. Il tuo, Alice, è un personaggio originale femminile che mi sta piacendo tanto e la ragione principale è che è ben costruito. Ma soprattutto ben presentato. Anzitutto è evidente che per la sua caratterizzazione tu ti sia ispirata apertamente a Good Omens, le connessioni con Anathema sono evidentissime. Per quanto non sia esattamente lo stesso tipo di potere, si ritratta comunque di qualcosa di simile, un personaggio che si sposta nello spazio e che va a creare di conseguenza specifiche dinamiche che si scontrano con i nostri protagonisti. In Good Omens, Anathema si "scontra" (letteralmente) con Crowley e Aziraphale, dopo essersi trasferita da oltre oceano. Alice, si trasferisce anch'essa in Inghilterra, e anche lei si "scontra" più o meno fortuitamente con i due protagonisti ovvero John e Sherlock. La maniera è forse un po' meno rocambolesca, qua è Alice a trovarli. A trovare Baker Street, per la precisione il 221b. Là c'è una sorta di miracoloso incidente che cambia le sorti della storia. Questo incontro è molto importante, e questo è stato evidente ancora prima che Alice giungesse a Londra. Quindi il primo motivo è quest in sostanza, ha senso ogni cosa. Ci hai messo molto tempo e hai speso tante parole per introdurla, non l'hai gettata a caso nella mischia. Ha già una propria caratterizzazione, che per ora è la meno forte, la meno evidente, ma per il semplice fatto che è la sola in costruzione. Di John e Sherlock sappiamo già molte più cose ed è molto più semplice comprendere perché fanno ciò che fanno. Quindi a me piace molto quello che stai facendo, anche come l'hai introdotta a Baker Street. Quel che mi ha impressionato, e che presumo potrà essere importante anche a livello di trama, è come è entrata immediatamente in connessione con Mrs Hudson ma soprattutto con Rosie. Pare aver conquistato subito la fiducia di entrambe, tanto che Alice stessa si stupisce del fatto che quell'anziana signora, che giustamente crede essere la nonna della piccola (dettaglio non scontato, e che rende la tua storia davvero ben fatta), si è fidata immediatamente di lei. Per Rosie forse è ancora più difficile, è molto piccola. Pare abbia poco più di un anno e solitamente a quell'età è difficile che si abituino alla presenza di un estraneo. Però devo dirti che ho amato ogni scena con Rosie, mi è piaciuto tutto e l'ho trovata davvero dolcissima. Anche l'abbigliamento che hai usato, i vestitini, il fatto che camminasse già... mi preoccupa il fatto che parli poco e mi domando se non possano esserci dietro qualche complicanze. Alice ad ogni modo se n'è accorta, certo può essere che Rosie sia soltanto timida con gli estranei o restia a parlare, ecco. Ad ogni modo, quel pezzo è stato davvero molto interessante e anche bello da leggere. Ora sono curiosa di capire cosa succederà, Sherlock pare non averla presa benissimo e quegli occhi di ghiaccio con cui scruta Alice la dicono lunga circa il suo senso di protezione. Mrs Hudson comunque sia si beccherà una bella ramanzina.

Per quel che riguarda l'altra parte, quella incentrata su John e Sherlock, dunque... apparentemente ci troviamo di fronte a quel filone di trama che c'entra con l'indagine. E in effetti, Sherlock e John stanno investigando. Le indagini proseguono, in una maniera che è forse inaspettata, però vanno avanti. Tutto quello che succede però in quelle parti, non sembra necessariamente condurre lì quanto a Sherlock e a John e al loro rapporto. Qualcosina è successa, di sicuro abbiamo capito che non sono indifferenti l'uno all'altro. Per farcelo capire è bastato un tuffo in un cassonetto, in una scena anche molto divertente e nella quale ci ritroviamo con Sherlock agile e svelto e John, che al contrario è restio a saltare. C'è anche un riferimento alla serie alle gambe corte di John, ma non solo. Hai citato anche quella scena di His last vow in cui John quasi spezza il braccio a Wiggins. Insomma, le dinamiche tra di loro le hai create. Usando anche riferimenti alla serie, ma prendendo comunque una bella strada tutta tua. Anche qui, come per tutto il resto, sono curiosissima di capire come si svilupperà la storia.

Per intanto ti faccio i complimenti.
Koa

Recensore Junior
17/10/19, ore 22:20
Cap. 4:

Ciao,
Molto bello il capitolo. Finalmente i nostri protagonisti si sono incontrati :) o per meglio dire, le prime ad incontrarsi sono state Alice e Rosie; Sherlock e John devono capire chi sia la misteriosa ragazza con la bambina.
Mi ê piaciuta molto, anche la scena del salto di John. Il petto di Sherlock ê comodo, vero John? Hahahahahaha
A parte questo, sono molto curiosa a sapere cosa succederà poi e anche perché l’ametista... scusami se sbaglio nome... ê caldo nell’appartamento di Baker Street.
Non recencisco spesso, ma sappi che seguo con gioia... la tua storia.
Complimenti!

Recensore Master
30/09/19, ore 20:30
Cap. 3:

Ciao, allora, per prima cosa devo ammettere di essere felicissima per questo aggiornamento. Questa storia mi sta prendendo davvero tanto e trovare degli aggiornamenti è sempre una gioia immensa, dico davvero. Ma per venire subito al nocciolo del capitolo, dunque, in effetti ho notato che in nessun capitolo succede mai niente di eclatante. Sono pezzi come di un enorme puzzle che si vanno a incastrare e coi quali tu andrai a formare questo grande disegno che è la tua storia. L'impressione ce l'ho forse anche per via dei punti di vista alternati, di questi sguardi che il narratore ci offre da personaggi differenti. Da John a Greg sino ad Alice, personaggio di cui sappiamo poco ma che stiamo imparando a conoscere pian piano. Ognuno porta qualcosa, un pezzetto di sé e delle proprie impressioni. Questo più di tutto mi dà l'idea di un grande puzzle. E mi sta piacendo molto, in genere io non amo troppo quando un autore cambia così tanti punti di vista ma se lo si sa gestire, e tu sai decisamente farlo, allora è una vera e propria gioia. L'altro aspetto che mi stupisce molto è l'ambientazione e lo spirito di cui la tua storia è carica. L'ambientazione londinese ti permette di giostrare questo piccolo mezzo crossover con Good Omens in maniera eccellente. Siamo in Sherlock BBC, ci sono John e Sherlock e siamo dopo la fine della quarta stagione, il che implica anche Rosie e tutte le problematiche che la sua crescita comporta. Ma ci sono anche i casi e il Diogenes club, insomma c'è tutto. E ancora di più. Perché c'è anche dell'altro, questa storia è carica di spirito esoterico. Di quei colori che vediamo guardando Good Omens. Sì, so che non ci sono i personaggi a noi amati come Crowley o Aziraphale e mi pare di capire che non compariranno neanche in futuro, eppure c'è la loro "magia". Il loro ambiente fantasy. Questo è un aspetto innovativo per Sherlock, non dimentichiamoci che Conan Doyle smontava l'esoterismo e il misticismo ottocentesco con il detective razionale e scientifico, ma che tu sei invece riuscita a gestire benissimo. Questo è un aspetto che viene fuori maggiormente quando incontriamo Alice e seguiamo il suo andirivieni per Londra, ma di tanto in tanto lo si intuisce anche durante queste indagini che stanno portando Sherlock e John su un territorio a loro poco noto. Di solito hanno a che fare con altro tipo di criminali che con sette sataniche e roba di questo genere. E qui sarà interessante capire come Sherlock Holmes, l'emblema della razionalità e della logica, affronterà Alice e tutto ciò che succederà nei prossimi capitoli. Sarà decisamente interessante. Per il momento lui e John sono tutti presi da questa indagine particolare. Non ti soffermi molto sul lato romantico, anzi si può dire che questo sia stato completamente messo da parte. Eppure presumo che ci sia, che arriverà prima o poi. E non lo dico solo per via degli avvertimenti, ma anche per quella profezia che parlava di una certa unione... (non ricordo le parole esatte, però ho impresso bene il concetto). Insomma, presumo che anche in quel senso qualcosa arriverà, ma per intanto mi godo tutto di questo capitolo. La parte più interessante è sicuramente John che esplora le zone segrete del Diogenes club. Molto affascinante vederlo muoversi nei meandri di quel palazzo, in una biblioteca che sembra essere incustodita e di cui pare nessuno si preoccupi. Anzi, c'è pure gente che va avanti e indietro... A questo proposito, interessante il personaggio del libraio. Mi è sembrata una citazione all'angelo Aziraphale, ma non ne posso essere sicurissima. Anzi, per un momento ho creduto fosse lui salvo poi ricredermi. Se fosse stato lui ce l'avresti detto.

Ad ogni modo, capitolo interessantissimo, anche perché ora Alice è a Baker Street. Si prende cura di Mrs Hudson e presumo che ora inizierà a frequentarlo spesso. Da qui credo nascerà tutto quanto, ora John e Sherlock devono solo tornare a casa e poi capiremo quello che succederà. Nel frattempo ti dico che questa storia diventa sempre più interessante, io ne sono innamorata. Di lei come del tuo stile, pulito, narrativo, molto scorrevole... amo davvero come scrivi e non vedo l'ora di andare avanti.
Koa

Recensore Master
05/09/19, ore 09:34
Cap. 2:

Ciao, come avevo già detto (e se non l'ho fatto lo ribadisco) ero davvero molto curiosa di capire in che modo si sarebbe sviluppata questa storia e ora se il computer mi assiste, lo volesse il cielo, ti lascerò un paio di impressioni.

Si è intuito che la linea narrativa è simile (non dico uguale, ovviamente) alla serie Good Omens, insomma che alcune cose porteranno in quella direzione. La differenza è che i personaggi sono quelli di Sherlock e che ci saranno naturalmente anche alcune differenze, come gli OC per esempio. Però è chiaro che la linea narrativa sia più o meno quella. Anzitutto abbiamo il tuo personaggio originale che ricorda vagamente Anathema, devo ammetterlo, ma che ha caratteristiche tutte sue che in parte sono già state mostrate. Dico in parte perché la storia è ancora all'inizio. Per il momento lei è arrivata a Londra, usando i mezzi che ha a disposizione e cercando un appoggio alle conoscenze che ha. Abbiamo anche intuito qual è la sua area di competenza e si è già più o meno notato che si sta portando avanti nella comprensione di quello che sta succedendo. Per ora è ancora poco ciò che sappiamo, però ogni pezzo inizia sistemarsi così da formare il puzzle. Su di lei al momento non ho molto da dire, se non che mi sembra interessante.

La parte più rilevante del capitolo è senz'altro quella legata al delitto. Anzitutto sono davvero contenta di aver visto Lestrade. Un personaggio che amo molto e che mi piace veder interagire con i nostri Sherlock e John. Trovo che Greg abbia tantissime qualità investigative, il principale suo pregio è il saper chiedere aiuto a chi ritiene "superiore", a chi crede possa risolvere il delitto in questione senza metterci orgoglio o cose simili. Sarebbe facile odiare Sherlock, ma Greg invece è suo amico e chiede sempre il suo aiuto quando lo ritiene necessario. In questo caso il delitto è particolarmente cruento, lo si nota dal modo in cui è stato ritrovato il cadavere, col petto squartato e gli organi mancanti. C'è molto altro sotto, ma per il momento quella a cui assistiamo è a un'attenta analisi della scena del crimine attraverso i vari personaggi, alcuni a noi noti mentre altri di cui non conosciamo niente. Come questo agente alle prime armi che si ritrova a vomitare nel cassonetto o lo stesso Greg Lestrade a un certo punto teme quasi di fare la stessa fine. Mi è piaciuto molto il modo attento e preciso con cui hai descritto l'intera scena del crimine. Anche il modo in cui poi introduci Sherlock e John, la loro familiarità, la loro intimità nell'interagire l'uno con l'altro... il modo in cui già si stanno proiettando a risolvere il caso. Insomma, mi è piaciuto molto. E ora ci sarà anche un po' di azione. Una libreria nascosta nel Diogenes club! Una stupenda idea, e soprattutto il vedere John irrompere lì senza farsi vedere. Una vera e propria incursione. E mi è piaciuto anche il modo in cui lo fai reagire alla cosa. All'inizio sembra quasi arrabbiato con Sherlock che lo ha messo di nuovo in una situazione scomoda. Ma poi sul finale si intuisce che in realtà la prospettiva lo eccita eccome. E io sono curiosa di vedere come si evolverà la situazione adesso.

Vorrei dirti di più e analizzare il capitolo nel dettaglio, ma temo che i computer si riavvii di nuovo e mi faccia perdere la recensione per la seconda volta. Quindi ti saluto qui e ti faccio i miei complimenti.
Koa

Recensore Master
19/08/19, ore 20:40
Cap. 1:

Ciao, erano diversi giorni che avevo questa storia da leggere ma tra una cosa e l'altra sono riuscita a mettermici soltanto oggi pomeriggio. Devo dire che si tratta di un qualcosa di estremamente particolare, che mi ha colpita per diverse ragioni. La prima è l'originalità del tema che hai deciso di trattare, questo tipo di fantasy non è molto battuto da queste parti. Già fin dalle primissime battute mi è sembrato qualcosa di estremamente originale, oltre che ricercato. E qui vengo al secondo punto ovvero la narrazione. Molto complessa, tutto ben scritto. La lettura fila dall'inizio alla fine e non è un problema seguirla, nonostante la lunghezza del capitolo sia considerevole. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal tuo modo di scrivere, non ti conoscevo come autrice e questa è la primissima cosa tua che leggo quindi immagino ripeterò cose che hanno già detto altri, ma scrivi davvero bene. Molto fluido, ricercato, con un lessico complesso e mai banale. Insomma complimenti.

Per quel che riguarda la storia in sé. Inizio col dire che mi era sembrato di aver notato delle cose in comune con Good Omens e infatti alla fine le tue note autore hanno parlato molto chiaramente, questo sarà un cross-over! Non mi è ancora chiaro in che misura, Alice è un personaggio originale e che si sposa molto di più col contesto di Good Omens che con quello della serie di Sherlock della BBC. Siamo al cospetto di una strega, e qui ci sono delle evidenti somiglianze con la storia di Agnes Nutter. Delle profezie, dei pessimi presagi... tutto sembra portare in quella direzione e Alice pare la sola a essersene accorta. Ma sarà davvero così? Non se inserirai anche Crowley e Az, ma io spero vivamente che questo succederà perché potrei saltare di gioia al sol pensiero. Per intanto ci siamo goduti questo capitolo che nonostante la lunghezza è molto introduttivo. Capiamo chi è Alice ma soprattutto in quale periodo della serie Sherlock ci troviamo. Sherrinford è già avvenuto e John è tornato a Baker Street con Rosie. La loro situazione la introduci parlandoci più che altro dei lati pratici. Soltanto dopo arriva Sherlock con i suoi viaggi mentali, le sue meditazioni e quant'altro. Ma sulle prime è Mrs Hudson a farci un resoconto di quanto sta accadendo. Il dormire sul divano, l'essere ancora fastidiosamente lontani l'uno dall'altro. Mi pare chiaro che tra Sherlock e John non ci sia niente se non irrisolti come sempre. E sono curiosa di come e se si evolverà qualcosa fra di loro. Ma più di tutto voglio capire in che modo farai intrecciare i due contesti e non tanto a livello pratico quanto a livello di accettazione. Il capitolo parla molto di razionalità e di sentimenti, è ciò su cui si concentra Sherlock durante la sua meditazione. Personalmente io ho tutt'altra idea del suo personaggio, dopo i fatti di Sherrinford. Ma è anche vero che ogni autore propone giustamente la propria visione e la tua è perfettamente chiara. Richiama anche parecchio Conan Doyle, devo ammetterlo.

Non faccio teorie su quanto succederà, non ne faccio mai nelle recensioni. Preferisco godermi la lettura per come ce la darai e aspetterò ovviamente l'aggiornamento.
Koa

Recensore Junior
11/08/19, ore 20:35
Cap. 1:

Ciao,
La storia ê molto interessante, almeno dalla lettura del primo capitolo mi sembra così.
Alice sarà la babysitter Di Rosie, sono abbastanza sicura; altrimenti come potrebbe tenere d’occhio Sherlock e John?
È stato molto sorprendente nel scoprire che Alice a capito che qualcosa di tragico sta per accadere a Londra; pensavo, non appena il times avrebbe pubblicato l’annuncio di John, Lei dopo averlo visto si sarebbe offerta babysitter, ma non è stato così .
Continuerò a seguire la storia perché sta iniziando ad essere molto interessante