Eccomi di nuovo ^^
Da quando anch’io sono in quel gruppo ho scoperto fino a quali vette di sadismo ci si possa spingere nei confronti dei propri personaggi, leggo cose che il più delle volete mi fanno sentire parecchio ignorante: sembra che senza una laurea in medicina là dentro non ci si possa stare! XD
Scherzi a parte, in effetti per il povero Simenon sembra non esserci altro al di là del dolore – un dolore che getta le sue radici nella sua primissima infanzia. Ci mostri il momento più terribile, quello della morte dei suoi genitori e della sorella Erinn, che si sacrifica per proteggerlo. È un momento che mi sconvolge e commuove sempre parecchio: la ragazzina è così forte e matura, e consapevole nel sapere perfettamente a cosa va incontro… e nonostante tutto non si tira indietro, e alla fine riesce nel suo intento, pagando però un prezzo altissimo, morirà anche lei (e non voglio nemmeno sapere in che modo, spero in una fine rapida, solo questo).
Non mi stupisce che Simenon abbia un carattere tanto ombroso e complesso, con quello che gli è capitato, è già tanto che non abbia perso il senno definitivamente. Il momento in cui lo zio lo trova, nascosto nel baule, è straziante, davvero. Me lo sono visto davanti quel bambino con gli occhi pieni di lacrime e disperazione… anche perché cosa può saperne, capirne, un bambino di cinque anni della cattiveria e follia del mondo?
Un altro tassello importante si aggiunge alla già super sfaccettata storia che hai creato e che ci hai insegnato ad amare. È sempre un piacere perdersi fra le tue parole.
Complimenti cara, un bacione e a presto :***
padme |