Ciao!
Bene, penso sia la mia prima recensione in questo fandom(?)
Inizio malissimo, perché non so bene cosa dire, so solo che volevo proprio dire qualcosa.
Ci provo.
Ti ho scoperta sul gruppo "Il Giardino di EFP" e ho aspettato di finire l'anime prima di leggere la tua storia. Nonostante ciò ho sempre lasciato la finestra aperta, accertandomi di non eliminarla. Non mi piacciono molto gli scambi ed è per questo motivo che ho fatto semplicemente quello che volevo. Ecco perché mi trovo qui, a commentare senza nessun accordo.
Sono sorpresa. Molte cose mi hanno fatto storcere il naso quando ho iniziato a leggere il primo capitolo.
Prima fra tutte l'ambientazione (voluta dalla challenge, sì, ma ciò non toglie che fosse bizzarra). Avevo paura di vedere due personaggi che MAI avrei immaginato di vedere inquadrati nell'ordinarietà della scuola crollare in un tentativo forzato e innaturale.
Come ho già detto, sono sorpresa. Sei riuscita a calarli qui come se fosse del tutto normale. Sarà il fatto che sono nuova nel fandom, che ho da poco finito la serie o quello che vuoi, ma per la prima volta mi sono ritrovata a vedere questi due così attaccati al loro contesto da non riuscire neanche a immaginare una AU. Mi è venuto facile pensare, dopo aver letto questa storia, che se non avessi letto proprio la tua, questa qui, probabilmente l'avrei continuata a pensare così. Quindi nulla, volevo fartelo sapere.
Ora passiamo ai veri contenuti di questa recensione(?)
Il primo capitolo è proprio un po' ambiguo. Due caratteri forti che si studiano con la stessa diffidenza, ma manifestata in modi totalmente diversi. Visto il "secondo titolo" sapevo che mi avresti lasciata con l'amaro in bocca e beh, ci sei riuscita, così come nel secondo e nel terzo.
Ecco, parlando del secondo, mi è piaciuto molto il modo in cui Chuuya si riotrva costretto a guardare in faccia la realtà ed i suoi sentimenti. Fin qui tutto normale, tipico, direi, ma ciò che mi ha sorpreso è stato il modo in cui l'hai reso. Ovvero il fatto che a metterlo davanti alle sue emozioni, a finire la guerra, a fargli capire di avere una cotta colossale sia Dazai stesso. A ripensarci ora è una soluzione molto particolare e a dir poco geniale.
D'altro canto nella storia originale è proprio Dazai a mettere fine alle sue lotte interiori (parlo di corruzione) e non lo so, messa così ha reso il tutto più magico.
E poi l'abbandono e il ritorno.
Ho AMATO la scena in cui Chuuya indovina l'angolazione della sigaretta senza guardare. È così iconica! Sono proprio loro, fatti di piccole vittorie di Dazai, concessioni mascherate di Chuuya, imprecazioni, ma innegabile fiducia. Meravigliosa.
Meravigliosa come, per di più, la realizzazione di Dazai. Mi piace che sia proprio lui a rendersene conto per ultimo. Insomma, vista la lungimiranza e la capacità di previsione ci si aspetta che sia proprio lui a riconoscere i propri sentimenti. È bello che, invece, la consapevolezza lo colga di sorpresa, lo sconvolga così, con la forza della gelosia. Incredibilmente, leggendo, me l'hai fatto sembrare ovvio, quando in realtà non lo era affatto. Passa il tempo ad analizzare situazioni e comportamenti, a riconoscere la cotta di Chuuya per lui e poi si è perso per strada i suoi, di sentimenti. Sorprendentemente IC.
Su questo mi soffermerei altre duemila parole a farti i complimenti, perché, davvero, addentrandomi in questo fandom mi sono resa conto di quanto il carattere di Dazai sia criptico, incomprensibile a tratti e complesso, ma allo stesso tempo davvero ben delineato. Insomma, ne rende difficilissima la scrittura, soprattutto se calato in situazioni nuove per chi legge. Insomma, più vado avanti e più mi sembra spaventoso scriverne senza finire per non fargli giustizia.
Per questo, davvero davvero davvero, infiniti "davvero" complimenti.
(mettiamoci che anche Chuuya è complicato e quindi boh, sei una dea?)
Ovviamente ho adorato anche lo stile, che te lo dico a fare?
Certe frasi che scivolano benissimo e ti fanno annuire soddisfatta, in certi punti poetiche, in altri spezzate, arrabbiate. La tua scrittura trasuda emozioni.
Non ho notato errori, se non qualche accento che manca a volte (ad esempio su "obbligò"), ma si vede che non è altro che distrazione.
Era da una vita che non aspettavo con ansia di leggere i capitoli non ancora usciti di una storia. Ne avevo praticamente dimenticato la sensazione.
Ti devo proprio ringraziare per questa perla, davvero.
Sono felicissima di averti scoperta.
A presto!
Adieu,
El. |