Recensioni per
Dissonanza
di AliceDeLore

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
18/01/21, ore 07:29
Cap. 5:

Distorci la tua mente e l'inferno ti entra nella vita.L'amore ha radici piu' profonde e nasce ancora prima di venire concepiti.Stai attenta ai virus piuttosto.Benissimo.
Pasta 18/1/21

Recensore Master
18/01/21, ore 07:02
Cap. 5:

Buongiorno,
molto intensa come poesia, drammatica...
Lascia che il tuo cuore sia libero e ami semplicemente, senza pensare al parere altrui, che potrà essere contrario :)

Nuovo recensore
12/01/21, ore 08:13
Cap. 4:

Tu sei la divina Alice in un baratro di parole inutili e vuote.Tu sei una poesia che vive negli emisferi alti.Tu sei una brava ragazza.Tu sei una purosangue.Brava.
Pasta 12/1/21

Nuovo recensore
30/04/20, ore 07:26

Alice,Alice rendimi le legioni andate distrutte nella foresta nera.Siamo circondati da tanti eroi morti e tu rispolveri preghiere eterne che vengono da mondi sconosciuti.Quando avevo esami da sostenere,prima di sedermi recitavo a mente il PAdre nostro che sembra sia stato scritto da Gesu' CRisto.Altri tempi.Ora si va alla lotta senza risparmio di colpi bassi.Alle tue belle poesie devi dare nuovi respiri.Bravissima.
Pasta 30/4/2020

Recensore Master
30/04/20, ore 07:19

Buongiorno.
E' un componimento complicato ed elaboratissimo, complimenti!
Frutto sicuramente di grande impegno e lavoro, ma soprattutto... di ispirazione.

Nuovo recensore
02/04/20, ore 23:03

Avevi ragione nel dire che siamo simili. Mi sono ritrovata, ho ritrovato i miei pensieri soprattutto negli ultimi versi. Sono cose che vengono dette spesso, soprattutto a chi scrive o disegna. Ti vedono come una bambina, magari, ma più in generale, come una donna: dovresti essere allegra, felice e quindi scrivere cose allegre e felici.
Le critiche peggiori si nascondono nella bocca degli ignoranti, nei loro occhi spenti. Loro sanno, sanno e sanno... Ma sanno cosa? Non capiscono, non perché non possono, perché non vogliono. E' decisamente più facile essere ignoranti e vivere nell'ignoranza, piuttosto che aprire la mente, decisamente più difficile e cercare di capire che oltre il sé c'è molto altro.
Leggerò sicuramente anche le altre tue poesie.
Un bacio,
Narciso

Recensore Master
23/01/20, ore 07:17

Buongiorno.
Poesia filosofica, ci porta oltre il tangibile.
Bella, è stata sicuramente molto affascinante da leggere.

Nuovo recensore
22/01/20, ore 13:38

Lo sai che sono siciliano.Mi pare di avertelo gia' detto.La nostra terra nasce dalla storia nel senso cioe' che siamo c0munque la storia senza averla inventata.Quindi lascia perdere le utopie del post-mortem perche noi nasciamo morti per ritrovarci piccoli nel prossimo round.Hai una penna brillante e com8ncia a scrivere di un popolo che conosce l'eternita'.T abbraccio.
Pasta 22/1/2020i

Recensore Master
25/09/19, ore 07:20

Buongiorno.
Molto spesso l'ignoranza di nasconde sotto le critiche, l'aggressività, la prepotenza.
Poesia molto vera e sincera.

Nuovo recensore
24/09/19, ore 16:23

Dialogo fra due entita' che si contendono una ratio nel mondo delle proprie ragioni.Nella logica della bambina da immaginare la forza di una eta'che vive in prospettiva degli anni a venire.Una poesia questa con spunti di filosofia che ti portano a pensare..pensare.Bravissima.
Pasta 24/9/2019

Recensore Veterano
24/09/19, ore 16:21

Sembra quasi che i versi appartengano alla penna e non alla mano che la guida, c'è quasi la sensazione che chi scrive si dissoci dai propri versi, giudicandoli dall'esterno troppo cupi per attirare la giusta attenzione, in quanto molti sono concentrati alla ricerca di un verso bello, piacevole, che fornisca piacere, non che faccia venir fuori dolori e questioni irrisolte. Il terzo paragrafo è forse quello che lascia più confusi... la logica che vacilla davanti ad un mondo imperfetto, ma descritto come "privo di perfezione", come a dire che persino la logica di chi scrive trova nel mondo qualcosa di perfetto, ma del mondo riesce a cogliere solo l'imperfezione, forse un riflesso (almeno percepito) della propria interiorità. Il quarto paragrafo mi sembra molto personale quindi evito di commentarlo. Nell'ultimo, dopo le virgolette, credo ci sia un messaggio per il lettore, che prova a nascondere l'ignoranza fingendosi capace di usare del senso critico (tipico di chi ignorante non è) su cose che non comprende. Quel "e che mai comprenderai" sembra quasi un'accusa, una condanna verso il lettore ignorante, che ignora ciò di cui parla e legge ma si permette ugualmente di criticare.