Buongiorno!
Ogni tanto è giusto distaccarsi dalla “monotonia” delle storie già in corso e dedicarsi a qualcosa a cui ci si sente più vicini emotivamente. Quando si tratta di storie così “drammatiche” non so mai da dove iniziare per recensire, visto che il 90% delle volte arrivo alla fine della lettura con le lacrime agli occhi - e sì, anche adesso le ho.
Per quanto si tratti di semplici personaggi di un anime, talvolta si riesce ad avvertire la condizione emotiva di alcuni di questi... Shirou Fubuki è proprio un personaggio del genere: è, infatti, da subito percepibile il dramma che ha vissuto per la morte della sua famiglia, più in particolare del fratello. Ho apprezzato la relazione che hai stabilito fra i due come confidenti, nel mio immaginario lo sarebbero sicuramente stati.
Oltre a vivere con il peso della morte del fratello, Fubuki è costretto a trascinare il fardello del sentirsi diverso, rispetto ad una società che difficilmente include ciò che non è “canonico”. È, purtroppo, un tema così attuale e le emozioni di Fubuki sono così reali... Mi è piaciuta l’indagine introspettiva che hai realizzato a riguardo, ha evidenziato ancora di più il dolore del ragazzo.
In generale, la storia è scritta bene, quindi tranquillo. Ma questo è un aspetto secondario nel caso di storie come questa, l’importante in questo caso è trasmettere sentimenti ed emozioni; e tu ci sei riuscito a pieno.
Non so quanto ci possa essere di autobiografico in questa storia (dalle note a fine testo mi sembra di capire che essa sia il frutto di una discussione), in ogni caso volevo dirti che, per qualsiasi cosa, ti sono vicina. Concordo pienamente sulle affermazioni riguardo il non arrendersi, penso sia proprio questa la chiave per farsi forza e riuscire a vincere contro il male che ci circonda.
Adesso vado, un abbraccio!
michi |