Amo tutto, come scrivi e come narri attraverso le parole. Fa un certo effetto, in un certo senso si potrebbe definire poetico. Immaginavo mi piacesse, ed amo questa forma di arte, perché questo è

Eccomi, cara mia, a recensire anche questa tua drabble. Davvero pensavi che non mi sarei presentata tra i commenti? ❀
Potrei aver pagato l'abbonamento alle lacrime dopo aver letto anche questa storia, che che ci posso fare. Sabito, grazie a te e al tuo amore per lui, si è conquistato ormai un posto speciale tra i miei personaggi preferiti! Ma vorrei spendere una parola per Makomo, non ricordata quanto il suo compagno volpino ma non per questo meno importante. Ce la vedo benissimo, in un universo alternativo, come insegnante... Sarebbe stata un meraviglioso Pilastro, a parer mio, o magari avrebbe aiutato Sabito con l'allenamento dei suoi eredi. T'immagini? Tutte le possibilità perdute? Io sì, costantemente. Accidenti a te, Gotouge-sama...
Tornando a noi e asciugandoci le lacrime, l'atmosfera che riesci a descrivere è la stessa che si percepisce per tutta la durata dell'arc ambientato al monte Sagiri: la nebbiolina leggera, il gelo, il respiro corto e pungente, i suoi ruvidi e attutiti dalla quiete religiosa di quel luogo. Come tu abbia fatto a inglobare tutto ciò in così poche parole mi è un mistero, ma di certo denota la tua devozione a questo personaggio e la tua (personalissima, sempre apprezzata) attenzione ai dettagli.

schuylery ❀

Appena ho letto la tua drabble, sapevo che nel momento in cui avrei avuto del tempo libero ti avrei lasciato qualche parola; perciò eccomi qua.
Comincio dicendo che ho adorato come sei riuscita a cogliere quel breve ― anzi brevissimo ― istante in cui sia Sabito che Makomo finalmente, dopo giorni e giorni di tormento, sono riusciti a trovare la pace che tanto cercavano per sé stessi e per il loro mentore.
In particolare ho apprezzato il passaggio in cui Sabito rivolge lo sguardo verso il cielo, alla ricerca di una stella lontana che illumina il cielo —  un po' come Tanjirou che ha finalmente illuminato quel tetro cammino di cadaveri nel quale ogni allievo di Urokodaki continuava a perdersi.
Insomma, che dire, con poche parole e questa breve metafora sei riuscita proprio a catapultarmi in quel preciso istante (per non parlare della sensazione di tristezza che mi ha trasmesso l'ultima frase)! Spero potrò leggere presto altri tuoi racconti, fino ad allora ti faccio ancora i miei complimenti per questa breve ma intensa drabble.

— Saru

 

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Guarda un po' chi è passato a trovarti! Esatto io! Finalmente, finalmente, trovo il tempo di commentare e siccome devo mettermi in pari con molte recensioni, ho ben pensato di iniziare con le storie partecipanti al writober.
Come già ti ho accennato su telegram, ho amato la descrizione dei capelli di Sabito, da te paragonati al color pesca. A mio parere proiettano nella mente una perfetta immagine di come sono fatti. E poi, tutto il resto, dal cordone rosso alla maschera della volpe, abbellisce la sua immagine.
Ma ciò che ho amato di più e che allo stesso tempo mi ha lasciato dentro un'infinita tristezza, e calma anche, è stata la parte finale quando le parole muoiono nella nebbia e (come dici tu) la roccia resta solitaria. Sabito se n'è andato ma, come ti dicevo su telegram, credo che il suo spirito si sia elevato ed ora veglia sui nostri eroi, in particolare su Tomioka oserei dire. ;)
E con questo, mi dileguo, rinnovandoti i miei complimenti, nella speranza di leggere al più presto qualcos'altro di tuo.

ayu

Ciao! Come potevo non passare. Abbiamo pubblicato due fanfiction praticamente nello stesso istante, sullo stesso fandom, e ispirate dal 'writeober' (tu di fanwriter, io del giardino di Efp), una coincidenza super incredibile! Comunque, passando alla storia: mi è piaciuta davvero moltissimo, adoro Sabito e mi piacerebbe davvero scrivere qualcosa su di lui, ma lo trovo un personaggio davvero tanto complicato da riportare in maniera fedele, quindi complimenti! Il momento da te descritto è fantastico, mi ha fatto venire I brividi, mi hai perfettamente riportato in quel bosco con quel masso spezzato in due. L'ho praticamente visto con i miei occhi! Il sorriso della ragazza, poi... Mi ha sciolto il cuore, ho adorato anche lei, insieme a Sabito, e sono felicissima che qualcuno riproponga questi due personaggi, spero di farcela anche io! Ovviamente super ben scritta, e super straziante ma commovente, mi hai infuso così tanta tristezza e così tanto calore che non posso fare altro che farti tanti complimenti, e rileggerla almeno altre dieci volte! A presto, in bocca al lupo per il mese ^^

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