E vabbè ragazze, oggi mi state facendo sognare😍 mi sto cercando di rimettere un pochino in paro con tutte le vostre pubblicazioni, e sto trovando una cosa più bella dell'altra: l'autunno fa bene a questo Fandom 😂😂.
Beissima pillola, ho amato intensamente tutte le frasi che hai scritto, specialmente alla fine "avere quindici anni e la luna dentro a una tasca", bellissima!
Di può dire forse che questa storia si allontana un po' dal tuo classico stile di scrittura (?), perché ho visto molta narrazione ma relativamente poca introspezione, più una sorta di panoramica di quegli anni, e devo dire che è stata piacevolmente divers: a volte ammetto che è un po' difficile seguirti quando ti addentri in profondità nell'animo dei personaggi 🙈🙈
Anyway, rinnovo i miei complimenti e affermò anche che questa raccolta sta diventando una delle mie preferite qua sul Fandom di Sherlock: si vede che è semplice e spontanea senza assolutamente essere ovviamente raffazonata o superficiale. Meravigliosa!
A presto
Vedra

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Tesoro, non riesco a dirti che valanga di emozione è stato leggere questa storia
ho visto l'aggiornamento di questa raccolta e ad apertura pagina.... grazie, le tue parole sono un abbraccio caldo, e spero di saper ricambiare al più presto. Ma saltiamo al dunque, altrimenti mi commuovo e resto qui come una col QI di meno di 80 (e poi sì che mi cacciate dal fandom, ahahaaa!^^)
Tu sei poetica di natura, ma delle volte si nota di più, come in questo caso. Quando le storie sono brevi e meno "ordinate" lasci affiorare delle parole speciali, che valgono già molto una per una, pensa inanellate in questi periodi che si inseguono come delle onde, con uno che da il via all'altro, perchè non c'è un secondo di vuoto, nè uno di riempitivo, sono tutte indispensabli e nessuna scontata. Anche se il riferimento musicale è molto più alto le prime frasi mi hanno suggerito molto Battisti e Mogol, credevo quasi a una citazione!
Il brano l'ho ascoltato e mi ha stupita: mi aspettavo una musica allegra (non tipo le orrende marcette famose) ma non qualcosa di così delicato e romantico, che per altro non conoscevo *beata ignoranza*
molto in linea con l'elegante ambientazione in Provenza, che è un fondale così giusto per un grande amore e quello dei Johnlock lo è.
Assoluto, naturale, intenso come il sole e lieve come il profumo di lavanda, avvolgente come le stelle troppo brucianti per avvicinarle.
E i loro baci così puri e perfetti mi infondono quella nostalgia sottile che se così brava a evocare in me, una tristezza nostalgica, un senso di meraviglia di fronte a come l'amore può essere bello. A come apre che possano passare il resto della vita senza lasciare andare le mani dell'altro
vada come vada, essere qui sul fandom mi ha portato te, e basta perchè ne valga la pena
un bacio dolce,
Setsy

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Bellissima scena. Bellissima storia... mi sono emozionata veramente, a Sherlock corre per prendere la luna! Bellissimi ricordi!
Ma quindi John ê andato nell’esercito?

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Tesoro.
Inizio col dirti che l'ho letta tipo dieci volte, ascoltando questa musica meravigliosa e facendomi trasportare in quei luoghi magici che hai descritto così bene.
Adoro la Provenza, mi piacerebbe tanto andarci, un giorno. I vigneti, i campi di lavanda, quel cielo notturno pieno di stelle e l'aria carica di profumi...
Meraviglioso, hai scelto uno scenario davvero magico per questi Johnlock di quindici anni, così giovani, scapestrati, innamorati, che si amano come solo gli adolescenti possono amare, con quell'ardore che non conosce limiti, con tanta fantasia da sentirsi chiusi in una bolla con la persona che si ama, come se il resto del mondo non esistesse, come se ci si volasse al di sopra, sentedosi più in alto di tutto il resto.
Tanto in alto che tutta la tua storia punta al cielo, con John che si chiede come potrebbero essere le stelle da vicino, con Sherlock che gli risponde pienamente nel suo stile, confermandosi totalmente IC, e che poi allunga una mano a voler toccare la luna con un dito.
È una notte magica, ci sono solo loro, tutto il resto è scomparso, lasciando spazio alla felicità, ai ricordi di tante estati passate insieme, in quei luoghi meravigliosi in cui non si può non amarsi, soprattutto se parliamo di Sherlock e John.
"Gli animi spigliati e timidi. Il tempo a svanire, la lingua a balbettare parole ridacchianti d’amore."
Sono ammaliata, dico davvero.
È bellissimo percepire il loro spirito di avventura, la spensieratezza, la voglia di vivere che li fa ridere, baciarsi per la prima volta, ridere ancora e poi baciarsi di nuovo, una seconda volta...e chissà quante altre dopo!
"Che bella la luna."
"Che bello che sei tu."
Ma che cosa bellissima che ti sei inventata anche stavolta! Sono davvero senza parole, hai scritto una storia stupenda, accostandola ad una melodia che, insieme alle tue parole, è riuscita a farmi commuovere.
Non riesco a credere che sia per me, non sai quanto mi hai resa felice ed io non so come ringraziarti per questo regalo, che è tra i più belli che abbia mai ricevuto, dico sul serio.
Grazie di cuore, davvero.
Un abbraccio forte
S.
(Recensione modificata il 09/10/2019 - 11:00 pm)

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