Ciao cara Milla, alla fine, complice la tua "firma" in calce al contest ho deciso di dare un'occhiata alle tue storie e non potevo non fiondarmi subito su questa, che tratta di una vicenda che conosco e trovo infinitamente appassionante, anche se in tutta onestà non ho visto "The Terror". Queste due navi abbandonate al buio e al gelo della lunghissima notte polare, la loro fine misteriosa e agghiacciante, i recenti ritrovamenti che testimoniano la fine tragica dell'intero equipaggio, sono ottima materia per una storia e per più storie. In questa tua, in particolare, osserviamo da vicino un frammento di quest'oscura vicenda, l'attimo in cui il dubbio inizia a serpeggiare tra l'equipaggio, insieme ai primi chiari segni della disfatta imminente. E' una disfatta che inizia in sordina ma che ognuno può riconoscere, in modo inequivocabile, scrutando il volto dell'altro e spiando i segni della malattia incipiente, di una distruzione che non ha ancora preso il totale dominio della nave ma che già inizia a intravedersi su quei volti disfatti, i denti che cadono, e inevitabilmente il delirio dell'allucinazione. Presto quella nave che rappresenta la loro ultima casa dovrà essere abbandonata, e gli uomini andranno incontro al loro destino...
Un breve spaccato di vita in cui la desolazione incombe e la morte sta per sopraggiungere, inesorabile ma senza fretta, e avrà il mantello del gelo e l'infinita distesa dei ghiacci polari.

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