Recensioni per
Ubi in secretum perveni
di ValeS96
Ciao, allora, la primissima cosa che sento di dirti è che non conosco Le città invisibili. Ho scoperto Calvino relativamente tardi, anzi tardissimo. Dopo averlo letto in adolescenza e averlo accantonato, ho recuperato un suo racconto quest'anno e da allora sto vedendo di leggerne il più possibile. Alle città invisibili non sono ancora arrivata, ma lo metto senz'altro in lista perché ho scoperto di amare Calvino davvero tanto. Spero che il non aver letto il libro non precluda la comprensione della tua raccolta, mi auguro vivamente di no perché mi dispiacerebbe se mi perdessi dei pezzi. Intanto posso dire che per quella che è la mia conoscenza del fandom e del modo in cui tu scrivi, questa prima mi è piaciuta moltissimo. Non sono sicura di riuscire a interpretarla nella maniera corretta, però ci provo. |
Sì, conosco l’opera di Calvino dalla quale hai tratto ispirazione per questa tua raccolta perché l’ho letta anni fa. Un progetto davvero impegnativo il tuo ma, secondo me, decisamente affascinante. Infatti, combinare gli echi così particolari, e non semplicistici dello scrittore in questione, con il mondo delle fanfiction mi attira molto, perché è un mix originale. Tornando a “Le città invisibili”, esplorare il Mind Palace di Sh, se non ho capito male leggendo le tue “Note” che sintetizzano le caratteristiche della raccolta, proprio ispirandosi all’opera di Calvino, è una sfida sia per quanto riguarda i contenuti sia la forma espressiva. E non solo perché i riferimenti letterari di cui ti servi non sono tra le proposte più semplici da capire nel panorama della letteratura italiana, ma anche per il fatto che, cercare di tradurre il concetto e definire le caratteristiche dell’ “archivio” in cui Holmes conserva i dati reali per ricordarli, se necessario, non è impresa facile e si può scivolare o nel troppo astruso o nel banale. |