Non è possibile che questa fanfiction non abbia recensioni!!
È decisamente una delle più belle che abbia letto finora all’interno del fandom! E il fatto che sia un crossover la rende ancora più unica.
Lasciami dire che la scelta di mettere Levi ed Eren all’interno di uno Jaeger - e, in generale, nell’universo di Pacific Rim - non potrebbe essere più azzeccata! La stessa opera originale di Isayama si rifà anche all’idea dei mecha che tanto sono stati ripresi nel film di Guillermo del Toro (in fondo, i giganti senzienti quello sono XD); inoltre, la possibilità di sfruttare la connessione mentale dei due soldati al loro interno è perfetta per questo genere di cose (io stessa ne sono rimasta colpita alla visione del film, immaginando già parecchie AU con le mie OTP XD).
Parlando della storia in sé, tantissime cose mi hanno colpita, ma più di tutte il come tu abbia sfruttato alla perfezione anche un universo alternativo per approfondire tematiche strettamente legate al mondo di AoT con una precisione e una profondità che raramente riesco a leggere anche in romanzi pubblicati, figuriamoci in fanfiction. Troppo spesso Levi ed Eren vengono usati dal fandom come mere bambole gonfiabili, buoni solo a comportarsi in modi che farebbero inorridire chiunque (figuriamoci loro due, poi), pur di soddisfare qualche fantasia. E non c’è nulla di male, per carità (il mondo delle fanfiction è anche questo, in fondo), ma mi spiace non vederne sfruttato il potenziale come coppia, come persone, come due uomini che hanno veramente tanto, troppo in comune per non essere nemmeno accennato. Qui ho letto tutto ciò che avrei voluto leggere riguardo questa coppia: intesa immediata (che, oltre alla particolare ambientazione, è sottolineata sempre da gesti condivisi, sguardi e, soprattutto, parole non dette: ottima scelta quella di ridurre i dialoghi al minimo, perché è già tutto più che chiaro), sentimenti profondi costruiti nel tempo tra battaglia e sofferenze alla ricerca di un obiettivo in comune, quel senso di oppressione per responsabilità che l’umanità a entrambi ha cucito addosso e che gli impediscono di essere liberi - e poi proprio quel senso di libertà (parola che più volte viene citata nel testo, giustamente!) che entrambi condividono come scopo di vita, sporcato e reso più forte dalla vendetta personale (che dà solo ulteriore tridimensionalità anche a queste versioni alternative).
La perfetta analisi dei personaggi che hai proposto in questa storia traspare anche solo dalle descrizioni di cosa fanno e perché lo fanno. In particolare, mi ha colpito la scelta di fargli fare sesso contro il vetro dell’arma che ha permesso a entrambi di ottenere quel premio finale - e se lo godono tutto ammirando il panorama, l’uno attraverso gli occhi dell’altro. Non voglio fare spoiler, ma mi ha ricordato - ovviamente - le scene che hanno a che fare con il mare nel Canon di AoT (con la differenza che, in quel caso, Eren si allontana da tutti: è un altro parallelismo che mi ha fatto apprezzare ancora di più la storia!).
Ho apprezzato anche molto la particolare attenzione al linguaggio scurrile di Levi e la sua fissa per la pulizia (è assurdo quante volte questi due tratti caratteristici sfuggano all’attenzione!), che ovviamente gioca un ruolo particolare nella scena di sesso e il suo ignorare quello sporco rende tutto ancora più passionale e vero.
Infine, la comparsa di Hanji mi ha fatto veramente sorridere (soprattutto quel “congratulazioni” mezzo urlato: che carina XD).
Devo dedicare le note finali allo stile meraviglioso che hai usato (e che mi fa vergognare di me stessa, sappilo XD). Il testo è pieno di frasi profonde, cariche di significato, con termini sempre perfetti e mai banali, che danno il preciso senso di cura nella costruzione del pensiero e della frase. Ci sono descrizioni che rimarranno impresse nella mia memoria per l’eternità!
Bene, ti saluto (dopo tutto questo pippone infinto XD) e ti faccio ancora i miei più sentiti complimenti per questa meraviglia che va dritta nelle preferite!!
Alla prossima,
Tsuki |
