Recensioni per
Volere è potere
di Fede883

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/10/19, ore 13:54

Ciao Fede(z), innanzitutto un "Rei" rivolto a te, questo componimento si legge in meno di 100 secondi... prendendo in "esame" un VS qualsiasi di Street Fighter 2, noto picchiaduro della Capcom assai gettonato (e non intendo il ficcare i gettoni nei cabinati anche perchè in vita mi ci sono andato poche volte) dal sottoscritto assieme a Virtua Figher 2 e Mortal Kombat.
Ma qui non si parla di giochi, si parla di eventi realmente accaduti, di apprezzatissima scrittura autobiografica, un testo che francamente ho riletto due volte in quando adoro le storie che trasmettono valori positivi come il sensei, emh, il senso di soddisfazione dovuto ad esempio alla vittoria, l'autostima e l'autoapprovazione.
Sarebbe banale parte del tuo racconto a "Karate Kid", però caro Federico San, è doveroso citarti una frase risonante del maestro Miyagi di cui ti anticipo che non è presente nel doppiaggio ma in lingua originale: (per chi non conosce l'inglese naturalmente la linea di dialogo è tradotta in italiano)
--- Daniel San, se tu dici che non ce la farai... non ce la farai.---
La frase in effetti... è tutto dire. Se partivi scoraggiato la condizione ti avrebbe fatto sentire giù, a "tappeto", nel vero senso della parola.
Non si parla di quel collezionare una semplice cintura gialla. Nossignore. Difatti, quello che "colpisce" il lettore è quel trasporto che sgancia questo testo, molti lettori possono ritrovarsi oppure fornisci degli imput utili.
Già, la soddisfazione di avercela fatta e non solo. Ti hanno pure pubblicato in un giornalino dimostrando la validità (e convalida) della prova sostenuta e del testo in sè.
Il sensei che ti abbraccia... anche qui se vogliamo c'è una citazione (di tipo involontaria) di Karate Kid, se non erro il terzo episodio in cui allievo e maestro si abbracciano con stima nonostante quest'ultimo non amava i convenevoli fisici, un retaggio della vecchia e rigorosa cultura giapponese in quanto non ci si festeggiava in nessun caso... "così".
Non importa se non sei arrivato alla nera, in quanto metaforicamente non sono i colori ha fare la differenza ma il fatto che ciò come ribadisco la la yellow belt ti ha portato a credere in te e ovviamente ha contribuito successivamente ad "affrontare" la vita con più determinazione.
Un po' come con me, la divisa del militare e il periodo dell'esercito, un qualcosa di altamente formativo che mi portò ad un sostanziosissimo cambiamento.
Bravo Federico San, ti meriti una cintur... emh, una bandierina verde.
Vedrò di leggere al più presto altri tuoi lavori.
Alla proxima!!!

PS. Io, invece a differenza di te, ho avuto l'onore sia della cintura marrone e sia di quella nera. Quella dei pantaloni, precisamente. :D
Non ho mai fatto Karate (se non col "fai da te" casalingo quando ero ragazzino) o altri tipi di genere di arti marziali, tranne del "Full contact" in strada, al'esterno o all'interno della scuola, in piazza etc. per via che da ragazzino ho dovuto affrontare vari "incontri" a cominciare dal difendermi dai bulli. :-)
Comunque, pur non avendo una cultura vera e propria delle arti marziali, impazzisco per i film che trattano questa tematica (Jackie chan ad esempio) e per il Krav Maga un sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine ebraica.

Recensore Master
28/10/19, ore 06:51

Buongiorno.
E' bello sentirsi soddisfatti del proprio percorso e del proprio impegno!
Complimenti per i risultati, ma soprattutto per l'impegno e la motivazione impiegati :)