Prima classificata al contest "Il triangolo no!"
Stile: 10/10
Questo stile mi è piaciuto moltissimo. È semplice e lineare, ogni tanto utilizzi scelte lessicali poco comuni come “protruse”, “palmi” e “incistarsi”, ma non eccedi, il che arricchisce il testo senza appesantirlo. Ci sono immagini come “occhi insanguinati di rabbia” e “tossici pensieri” che sono veramente incisive, davvero d’effetto. Hai dato il giusto spazio a ogni scenario, senza risultare frettolosa o al contrario prolissa. Le descrizioni delle scene action, ad esempio, sono sempre molto equilibrate e non cadi mai nell’effetto “elenco” che rischia di spogliare il testo del suo carisma. Stesso discorso per i momenti più introspettivi, in cui i pensieri e i gesti dei personaggi acquisiscono un senso. L’uso della punteggiatura e del corsivo è oculato, il testo è scorrevole e la lettura risulta sempre coinvolgente, sia nei contesti più seri che in quelli più scherzosi o romantici. La suspense rimane alle stelle sia nei momenti in cui Ichigo, Kisshu e Minto combattono, sia nel finale, dove Ichigo e Minto hanno modo di parlare dell’accaduto con tranquillità. Ti destreggi nei contesti dinamici e in quelli della vita routinaria dei personaggi, dimostrando di saper mantenere vivo l’interesse nella lettura indipendentemente dai generi proposti. Davvero brava!
Titolo: 3.5/5
Il titolo è particolare. Da amante del tè non avevo però idea di cosa fosse l’Orange Pekoe e quindi non appena l’ho letto, complice il suo suono poco musicale, non ho avvertito nulla, non mi ha comunicato niente. Immagino che altri lettori ignari di cosa sia l’Orange Pekoe potrebbero invece rimanere incuriositi proprio perché desiderosi di scoprire di cosa si tratta, quindi la questione è soggettiva. L’attinenza alla trama c’è, il tè che Ichigo regala a Minto è un simbolo di gratitudine nei suoi confronti, ricorda l’accaduto con Kisshu, rafforza la loro amicizia e — se ci ho visto giusto, sottende un legame tra tutti e tre i personaggi, ma te ne parlerò in “gradimento personale”. In sintesi si tratta di un titolo che non mi ha entusiasmata, ma è ben legato alla storia, particolare, diverso dai soliti.
IC: 15/15
Ottima resa di tutti e tre i personaggi, davvero brava!
Kisshu ti è uscito benissimo, senza freni e senza controllo. Il tuo è un Kisshu senza sconti che non nasconde i suoi lati peggiori, ma li mette in mostra. In questa storia tutto di lui sembra suggerire che Ichigo non lo sceglierà mai, che la coppia finale non sarà mai formata da loro due proprio a causa delle azioni di lui. Nella sua ossessione, nella sua malizia, nella sua morbosità l’ho rivisto come se stessi guardando un episodio dell’anime. Il tutto è stato giustificato in maniera coerente con l’opera originale anche grazie al riferimento a uno specifico episodio, che ha reso il tutto più realistico.
Anche Ichigo è perfetta. Hai messo in luce il suo lato combattivo (il mio preferito assieme a quello comico) e anche la sua fragilità. Ichigo è irremovibile e ribadisce con ostinazione di non voler stare con Kisshu, di non volerlo seguire, di non volersi piegare al suo volere. Si fa valere, combatte, gli resiste, ma ha paura e le basta un attimo di stanchezza o di distrazione per finire spalle al muro. Il fatto che in un momento del genere abbia pensato al Blue Knight è stato un altro piccolo dettaglio che mi ha ricordato l’anime. Anche i suoi atteggiamenti nei confronti di Minto sono decisamente inconfondibili. Lei che s’inalbera e Minto che la punzecchia sono un classico di questo universo, come la nutella sul pane. Sei riuscita a rendere del tutto naturali i dialoghi fra le due anche quando hai mostrato un interesse sentimentale di Minto per Ichigo. Entrambe le ragazze sono rimaste se stesse dall’inizio alla fine della storia, sia nel contesto dei combattimenti che in quello della vita quotidiana.
L’entrata in scena di Minto è strepitosa. All’inizio della storia l’ascoltiamo biasimare Ichigo e i suoi atteggiamenti, poi la vediamo accorrere in suo aiuto, disposta a dare la vita per salvarla. Minto è esattamente così: critica costantemente Ichigo, ma tiene profondamente a lei e sarebbe pronta a sacrificarsi per proteggerla. Il fatto che la paragoni a Zakuro, che la consideri una personalità opposta e non degna della stessa stima, ma che sia poi proprio questo a farle rivalutare Ichigo in chiave sentimentale è curioso. Come succede nella vita reale, ci si può rendere conto di provare interesse per qualcuno che inizialmente suscita soltanto irritazione e innamorarsi di chi è completamente diverso dalla persona per cui si ha già una cotta. Qui Minto non fa che nascondersi dietro una maschera di altezzosità, celando l’imbarazzo per la ragazza che le piace dietro un’apparente freddezza, con battutine pungenti — quando ha corretto la pronuncia di Ichigo del tè è stata fantastica, ho riso un sacco! In lei ho visto l’esigenza di nascondere i suoi stessi sentimenti, e continuare a comportarsi nel solito modo con Ichigo è stato il modo più “da lei” per farlo. Anche il suo lato protettivo è stato verosimile, Minto ha combattuto fino allo stremo delle forze per proteggere quella che è la sua leader, la sua amica e anche la ragazza che ama, senza mai perdere il proprio autocontrollo di fronte a uno dei più infidi nemici, dimostrando la sua fermezza.
Mi sono piaciuti tutti e tre!
Sviluppo del triangolo: 11/15
Mi è dispiaciuto non assegnarti un punteggio maggiore, ma di fatto non si sviluppa nessuna coppia nella storia. Scopriamo che Minto non vede più Ichigo soltanto come un’amica, ma non vediamo nascere la coppia, e non sappiamo nemmeno se quest’ultima la ricambi. Per quanto mi sia piaciuto il finale aperto, avrei preferito qualche dettaglio in più. Hai reso benissimo pensieri e gesti di entrambe le ragazze, in modo tale che un loro maggiore avvicinamento sarebbe risultato naturale. Per quanto riguarda la Ichigo/Kisshu si è trattato decisamente di una one-sided, dove Kisshu sembrava più ossessionato dal desiderio di sconfiggere e sottomettere la ragazza che conquistarla, ma questo non mi è dispiaciuto: hai portato in scena il Kisshu dell’anime visto nei suoi momenti peggiori, quello col volto distorto dalla follia e schiavo della violenza. Nonostante ami la Kishigo per una volta mi è piaciuto leggere di loro in questa chiave impossibile, dove Ichigo ribadisce a se stessa e al lettore la distanza che interpone fra lei e Kisshu, anche perché è molto realistico! Per quanto riguarda la Kisshu/Ichigo, dunque, non ho alcuna perplessità, inoltre è stato molto coinvolgente vedere Minto entrare in scena al posto del Blue Knight, un colpo di scena originale e in linea con la coppia principale da te scelta.
Ad ogni modo il tema del contest finisce in secondo piano, perché si deve scrivere prima di tutto una bella storia, e la tua lo è: stile, caratterizzazione e trama sono le cose che contano veramente, ti assicuro che ho trovato tutto davvero avvincente, e di certo gli altri lettori non guarderanno il tema del contest per giudicarla!
Gradimento personale: 10/10
Questa storia mi è piaciuta un sacco. Mi hai reso molto felice con la scena del combattimento, adoro l’action e penso che con questi tre personaggi si possa davvero stupire in tal senso — e non solo. Ho trovato originale assistere a un salvataggio in cui Minto ha sostituito il ruolo del Blue Knight — il kendo si è rivelato utile per farlo uscire di scena — e anche l’Orange Pekoe mi ha conquistata. Ichigo è stata davvero carina a regalarglielo, perché Minto ha una vera e propria adorazione per il tè che sfocia nella venerazione. Il fatto che l’Orange Pekoe sia rossiccio-dorato è inquietante e interessante, non so se si tratta di una scelta voluta, ma mi piace perché ricorda allo stesso tempo il colore dei capelli di Ichigo e il colore degli occhi di Kisshu. Non so, ma è come se avessi voluto ribadire la presenza di un legame inevitabile tra questi tre personaggi o ricordare simbolicamente l’episodio che hai raccontato nella OS tramite un oggetto. Il confronto tra Ichigo e Minto è stato davvero spassoso, ma anche molto realistico, e a tal proposito ti faccio i complimenti per aver mantenuto Minto IC anche presentando una “What if?”. La trama, lo stile e la caratterizzazione mi sono piaciuti un sacco, complimenti. Grazie mille per aver partecipato!
Totale: 49.5/55
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