Un racconto struggente, le parole creano un'intimità, una complicità delle emozioni che coinvolgono appieno. In proposito il comparto psicologico è stato gestito bene, con una critica verso la faciloneria dei giudizi. E qui mi riferisco all'uomo anziano che sentenzia senza sapere, un personaggio che ritengo comunque necessario ai fini della storia visto che fa da ponte con la parte conclusiva del brano in quanto si scopre il perchè Matteo è stato "lasciato" dalla ragazza.
La narrazione è fluida, a tratti con qualche venatura lirica degna di nota, tra l'altro la lettura non si avvale di meccanismi strani o dallo sviluppo monocorde, va fino in fondo, fino... in fondo. Ho immaginato/delineato l'intera storia con dei colori pallidi con alcune sequenze al limite dello spettrale.
La parte iniziale è delicata, candida oserei dire per poi il susseguirsi elargire una malinconia non da poco ed evidenziando una mancanza, una mancanza particolarmente forte da sfociare in un atto irreversibile.
Queste righe, al di là di qualche refuso o errorino me le sono impresse dentro, vuoi per l'atmosfera, per la storia in sé, per la vicenda...insomma tutto risulta il linea e la trama non manca di incisività.
E naturalmente non manca la mia bandierina verde!
Brava con la B grande, anche perchè va messa dopo il punto esclamativo. :-) |
