Recensioni per
L'ultimo viaggio
di RoseRouge

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
31/01/20, ore 00:26

Coinvolgere il lettore , emozionarlo e commuoverlo? Ne sei stata capace , complimenti davvero .

Recensore Junior
13/12/19, ore 17:57

Ciao Rose, eccomi qui a commentare questo tuo nuovo racconto anche se in notevole ed imperdonabile ritardo.
È ben ideato, costruito e poi scritto, come sempre, in maniera impeccabile sintatticamente.
È malinconicamente allusivo nel suo incipit - la collina, il letto di fiori ed il rammarico di Oscar - fino a diventare inevitabilmente struggente e disperato quando l’illusione e l’allusione convergono e si annullano nel tempo che si è compiuto. 
Sei riuscita a strapparmi una lacrima.

Fiammetta1372

Recensore Master
30/11/19, ore 16:16

Cara Rose Rouge, un altro pezzo scritto con la capacità di descrivere i sentimenti e le sensazioni che ti contraddistingue. Riesci con maestria a pronunciare le parole giuste al momento giusto. Durante tutto lo svolgimento del brano c’è un profondo struggimento che accompagna le parole che si trasformano come per magia in immagini vivide. Si sente tutta la nostalgia per quanto è stato vissuto da Oscar quando era in compagnia di André al pari di tutto il dolore che sta provando ora che lui non c’è più e per tutto ciò che avrebbe potuto essere e invece non è stato. Si è costantemente in bilico fra il sogno e la realtà, donando pace in un senso e dolore nell’altro, poiché ora Oscar si ritrova veramente sola, senza la sua ombra costantemente vicina ad abbracciarla e ad alleviarla dagli affanni. La sua è una corsa per cercare di riavvicinarsi ad Andrè, per cercare di sentirlo ancora vicino come nell’unica notte d’amore che hanno avuto, per potergli dire all’infinito quanto grande e profondo sia il suo amore nei suoi confronti. Dopo tutto il suo correre, Oscar è ormai senza forze e l’unica cosa che le illumina il cammino che ha ancora da percorrere per ricongiungersi ad André è il suo sorriso; ora non ha più paura perché a breve sarà nuovamente fra le sue braccia, che si tendono verso di lei, finalmente al sicuro. Veramente brava anche in questo brano che in certi tratti si trasforma in poesia per le immagini che riesce a evocare e per il significato profondo che racchiude: al di là della morte del corpo ci sarà certamente un ricongiungimento delle anime che molto si sono amate e sono state in sintonia in questo mondo terreno sperando di poter condividere il nuovo percorso che le attende. Un caro saluto e spero di rileggerti presto!

Recensore Veterano
30/11/19, ore 10:17

Mi sono commossa come quando ho visto l'anime da bambina e come quando ho letto il manga la prima volta. Sei riuscita a trasformare la morte in pura poesia. Complimenti!

Recensore Master
30/11/19, ore 00:42

Che cosa si prova mentre si muore? Qualcuno mi ha detto che è come nascere da un'altra parte, è un passaggio stretto, doloroso, per questo ho sempre sperato che quando capiterà a me qualcuno che ho amato e che mi ha preceduto mi aiuti,mi tenga la mano. È questa immagine di André che ci regali, inoltre è come se le cose dolorose fossero state un sogno e che la realtà tangibile inizi adesso che tutti gli altri pensano che sia tutto finito. Onirico e struggente, molto brava.

Nuovo recensore
30/11/19, ore 00:17

Lo ammetto, mi hai fatto piangere.
La morte di André e Oscar è qualcosa alla quale non voglio mai pensare, mi lascia troppo con l'amaro in bocca per il poco tempo che hanno avuto insieme. Mi sono fatta coraggio e ho letto con le lacrime agli occhi e le immagini da te suggerite mi passavano davanti come un film. Forse nella testa di Oscar tutti quei pensieri sono durati pochi secondi prima di tornare da André.
Ammiro la tua scrittura così lineare, semplice (apparentemente), evocativa, concisa. In poche righe ci infili il mondo intero.
Continuo a seguirti, buona notte

Recensore Junior
29/11/19, ore 23:53

Semplicemente meravigliosa nella struggente semplicità.... I ricordi dell'infanzia si confondono col dolore delle pallottole, ma il coraggio di sopportare il dolore delle atroci ferite le viene dal pensiero che anche André le ha sapute sopportare prima del trapasso. E poi il ricordo amaro di una notte vissuta senza lui a rimpiangere quella meravigliosa sensazione che dà l'appartenersi anima e corpo giunta troppo tardi ma vissuta intensamente in una notte di lucciole e baci.... E finalmente dopo il dolore e la morte ci si prende per mano nella luce dell' eternità.. Brava davvero!!

Recensore Junior
29/11/19, ore 23:23

E' stato davvero commovente, stavolta, leggerti, Rose..
Ogni frase poi sembra perfetta, azzeccata nel contesto..come se fosse proprio un contesto dell'anime, della storia originale..potrebbe esserlo benissimo, in effetti, perchè no? se ci avessero fatto vedere oltre la dipartita di Oscar..io me lo immagino proprio così, come tu l'hai descritto..stesse parole, stessa atmosfera...Veramente toccante, non ho altre parole, perchè mi ha colpito molto questa one shot, o flash fic, come si dice...Grazie, e regalaci qualche altra breve situazione narrativa come questa.

Recensore Master
29/11/19, ore 22:44

Ecco..adesso sto piangendo come un vitello!
Hai sapientemente fatto cenno al manga (con alcune frasi e i ricordi d'infanzia) e all'anime (con la morte di Caesar...anche questo deve sopportare Oscar prima di finire di soffrire), rimescolando tutto in modo molto originale e toccante. Ci sono frasi come quel "ti ho rubato il cuore senza darti il mio" che nella loro sintesi racchiudono tantissimo.
Sono davvero felice che tu sia così ispirata e che condivida con noi le tue creazioni: sono una lettrice davvero soddisfatta. Non mi resta che spronarti a continuare, magari cimentandoti in una storia a capitoli (lo dico molto interessata).

Recensore Master
29/11/19, ore 22:27

Si mischiano qui stato cosciente e incoscienza; gli ultimi palpiti di vita confusi tra ricordi e visioni.
La morte li ha tenuti separati per poco tempo.
La morte li vedrà ancora uniti nel desiderio di ricongiungersi.
Complimenti e buonanotte.

Recensore Veterano
29/11/19, ore 19:47

Un'atmosfera quasi onirica che ci descrive qui Oscar, dove fisicamente è sul pavimento di un vicolo, insanguinata, dove probabilmente Rosalie le stta ancora asciugando il sangue sul viso, ma la mente vaga altrove.

E allora qui i dettagli del turbine di immagini delle ultime 12 ore...
"sei sdraiato su quel letto di fiori..." dove Oscar ricorda l'ultimo sguardo della notte prima alla bara di André, coperta di fiori secondo le scene dell'anime, ma stavolta la immagina in un'ambientazione quasi campestre.

Il passaggio seguente:
"Ho sognato che César moriva su un ponte di Parigi e io camminavo tutta la notte sotto la pioggia pensando a te.
Ho sognato di andare sotto la Bastiglia con i miei soldati.
Poi cadevo, ferita al petto."
Qui ci sono fatti reali, ma Oscar inizia già a valicare la realtà perché a malapena sente il tuono dei cannoni.

Immagina, forse negli istanti appena vissuti tra le raffiche di spari e la visione di una colomba, un André (e qui hai fatto un richiamo dezakiano) che l'avvisa di prepararsi al dolore dei proiettili incoraggiandola che "durerà poco".
E Oscar risponde a questa visione immaginaria con la frase "se lo hai sopportato tu, posso farlo anche io."

Quasi se lo immagina davanti, e si rammarica addirittura di sporcargli la camicia col suo sangue.
Le manca il respiro, e sogna di aggrapparsi a lui.

Mi sembra di capire che hai descritto, in tutte queste righe, l'ultima apparizione di André nell'ep.40, quando Oscar, immaginandolo pronuncia l'ultima sua parola "Addio".

E' una bellissima descrizione. L'hai fatta con sapienza perfetta.

L'unica cosa che mi chiedevo era la "sfasata" strutturazione temporale del racconto, nel senso: mi chiedo perché hai collocato, all'inizio del capitolo, questa prima parte del racconto concentrata sul ricordo di Oscar sulla loro infanzia nel lago e i giochi a nascondino.
E' un passo che, secondo me, farebbe più intuire a una "rinascita post-morte", un viaggio verso il paradiso: qui è come se (secondo me) Oscar, ricordando quelle scene di infanzia, fosse già morta.

Subito dopo difatti, lei dice ad André "Aspettami, sto arrivando" ma nei passaggi successivi del capitolo, sente ancora il rombo dei cannoni.

Ma questa atmosfera di mancata chiarezza ci sta, accentua ancora di più l'effetto incosciente del passaggio verso la morte.

Molto bella, i miei complimenti!