Un racconto dal "taglio" crudo, violento, una lettura disturbante che descrive gli aspetti più negativi dell'animo umano. E' una lettura abbastanza devastante, che lascia con l'amaro in bocca.
La storia è diretta, lo stile asciutto e senza fronzoli. Tali caratteristiche offrono uno sguardo negativo degli eventi, senza moralismo tipico di queste produzioni, ma offre uno sguardo di un quotidiano carico di tensione e di un'escalation di odio graduale. Alla fine Francesco decide di darci un "taglio", stanco e provato dalle vessazioni di un padre che nel finale sembra trovare la meritata fine.
Non racconti nulla di nuovo, sicuramente ti sei ispirata a qualche notizia di cronaca o a qualche film, francamente ciò colpisce di più è la sinergia che si crea tra il protagonista e il lettore che si sente emotivamente coinvolto. Ho patteggiato per Francesco, però mi è dispiaciuto per il suicidio, avrei preferito che reagisse a quell'orco del cazzo e gliela facesse pagare.
In conclusione l'argomento/tematica l'hai gestita bene e senza esagerare.
Hai scritto un sequel di questa storia. Vado a leggerlo. (Recensione modificata il 22/12/2019 - 01:30 pm) |