Recensioni per
C'è tempo
di ValeS96

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/01/20, ore 11:44
Cap. 1:

Ciao cara!
Le ho lette tutte, le tue bellissime drabble, e le recensirò una per una, promesso. Nel frattempo iniziò con questa, sebbene sia la conclusione.
Wow, non ho parole per commentare la tua abilità a condensare in così poche parole tante emozioni e tanto significato.
Io non sono così abile, anzi, le due drabble che ho scritto mi sono sembrate una vera impresa e comunque non mi hanno soddisfatto.
Tu sei bravissima, davvero incredibile! E devo farti i miei più sinceri complimenti.
Qui hai colto un istante davvero significativo, John che bacia Sherlock, di cui condividiamo il pov, gestito alla perfezione.
Allora, già io amo Fossati, quindi ti do mille punti già per la scelta della canzone, ma poi quel bacio... è dannatamente da John, fare una cosa del genere, almeno secondo il mio punto di vista. Bacia fuori tempo, quando non c'entra nulla, con dita tremanti, senza dire una parola. È troppo da lui.
E quegli occhi da cui svaniscono le ombre... un'immagine perfetta, perché Sherlock ha questo potere, lo ha sempre avuto. Può far diradare il buio che invade l'anima di John. Così come John diviene il baricentro di Sherlock, tenendolo in equilibrio.
E Sherlock, che non può smettere di pensare, è già al prossimo bacio, supponendo quanti ne avrà ancora, se John si fermerà, se "sarebbe rimasto e avrebbe visto il sole sorgergli addosso."
Vabbè, la conclusione è poesia, l'ho amata tantissimo.
Scusa se sono arrivata così in ritardo, recupererò, sarà un vero piacere, perché le tue drabble sono davvero piccole perle preziose.
Grazie per la poesia e complimenti di cuore.
A presto.
S.

Recensore Master
14/12/19, ore 19:36
Cap. 1:

Ciao, anzitutto lasciami dire che sono davvero contenta che tu abbia colto il mio invito (perché quello era) a scrivere ancora. Sono contenta perché mi fa piacere quando ispiro qualcuno a scrivere e poi anche perché hai dato un bel finale a questa serie di drabble, il cui lieto fine non era affatto scontato. In tre drabble di cento parole l'una hai descritto la passione, la voglia di amare, la passione e il sentimento profondo che lega Sherlock e John, così come l'incapacità di dimostrarlo a sufficienza, quella di esprimerlo e la paura per il futuro. La paura del cambiamento e quella che tutto finisca. John ha paura di questo, il suo punto di vista nella scorsa drabble ha sufficientemente chiarito quelli che sono i suoi sentimenti. Non era scontato questo finale, anzi io pensavo che sarebbe finito malissimo e invece l'ultimo punto di vista, quello di Sherlock, ci fa capire che John lo ha baciato anche di giorno. E può sembrare niente agli occhi di un estraneo, solo un bacio. Ma per Sherlock è una promessa, la speranza che possano vivere il loro amore alla luce del sole e dichiararsi a loro stessi come una vera e propria coppia. Finora non lo sono stati, perché amarsi di notte e nascondersi di giorno significa quasi essere amanti segreti, come se fosse un qualcosa da nascondere e di cui vergognarsi. Come forse dicevo, Sherlock credo abbia patito molto questo. Lui è una persona in realtà molto spontanea ed emotiva, che vive le passioni del momento (in positivo e in negativo) il pensiero di dover tenere un segreto specie se questo non comporta il dover proteggere qualcuno (come nel caso di Reichenbach) io credo possa fargli davvero del male. Per questo, in questa drabble ho visto come una sua rinascita. Un bacio di giorno, in un momento anche trafficato in cui c'è il tè sul fuoco e un cliente alla porta, forse un nuovo caso all'orizzonte. Più o meno complesso e più o meno avventuroso. La scena è dolce e veloce, il bacio è rapido e dato quasi di fretta. Ma ha in realtà un peso enorme e Sherlock lo sa, se ne accorge e si permette di sperare che il futuro possa essere migliore di quanto non sia stato il passato. In tutto questo la canzone è un pezzo importante per delineare il quadro generale. La musica ha fatto un po' da filo conduttore, aiutava a far comprendere lo stato d'animo dei protagonisti, il loro punto di vista e l'atmosfera generale della storia. Qua usi una bellissima canzone di Fossati, che in realtà parla proprio di questo ovvero di una speranza per un futuro migliore. Magari che non arriva subito, ma che prima o poi succederà. C'è tempo per tutto e Sherlock lo sa. Non vuole tutto subito, ma preferisce aspettare i tempi di John, rispettare le sue paure e i suoi sentimenti e questa attesa paga. Perché questo bacio dice tutto quanto.

Un ottimo lavoro, come sempre.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
14/12/19, ore 01:14
Cap. 1:

Arrivo subito alla drabble che hai scritto, come un naturale seguito, della precedente che ho appena recensito.
Anche questa, ad una prima, veloce lettura testimonia la tua capacità di esprimere tanto con pochi strumenti a disposizione, visto che siamo nello spazio esiguo di cento parole.
Dalla paura paralizzante di John e dal suo comportamento, a mio avviso un po’ codardo, rientriamo nel POV di Sh.
Hai rappresentato credibilmente tutta la sua fragilità, il suo maniacale “scannerizzare” ciò che lo circonda per trarne motivo di rassicurazione, di difesa da ciò che gli altri potrebbero riversargli contro, non comprendendo la sua vera natura di persona sensibilissima ed onesta.
Infatti gli fai descrivere il momento in cui John, inaspettatamente, l’ha baciato, citando dei riferimenti spazio temporali davvero assurdi in un attimo in cui dovrebbero dilagare le emozioni mettendo a tacere la razionalità. Ma Sh è così, l’hai rappresentato perfettamente in quel suo maniacale citare le circostanze “sensibili” in cui è avvenuto il fatto così atteso da lui. In effetti c’era “l’acqua che si scaldava”, c’era “un cliente” in attesa, c’era una giacca da sistemare…Delle immagini che potrebbero sembrare banali ma che, conoscendo il personaggio, creano un’atmosfera di piacevole sorpresa, di speranza, di attesa.
Dunque, il clima angosciante e pesante in cui agiva un John codardo ed incapace di affrontare la realtà del loro legame, unico ed irripetibile, che hai descritto nelle precedenti due ff, qui si scioglie in un sapore dolce e rassicurante. Del tormento dell’asfalto duro ed ostile, della visione desolante del letto sfatto, incontrati nella drabble precedente, rimangono solo degli echi lontani nelle occhiaie che appesantiscono lo sguardo di John. Ma le ombre inquietanti della paura e del dubbio sono scomparse.
Sh, anche con le sue fragilità e le sue incertezze, ora intuisce che il suo “conduttore di luce” non si sarebbe più spento con l’arrivo dell’alba ma sarebbe rimasto con lui.
Ritroviamo, con un sospiro di sollievo, quel John che davvero ha illuminato le prime due mitiche Stagioni BBC e che avevamo auspicato di rivedere nella terribile S4.
Un bel pezzo, in armonia con la stupenda canzone di Fossati.