Recensioni per
E la morte non avrà più dominio
di DorotheaBrooke

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/04/20, ore 14:56

Prima classificata al contest "Elements" ndetto da LiHuan.85 sul forum di EFP e valutato da Dark Sider

Stile e lessico:
5/5

Di seguito, riporto gli errori e i refusi che ho riscontrato nel testo:

”Vorrei ridere ancora ancora con i tuoi cavalieri, i nostri amici.” ---> ”ridere ancora con i tuoi cavalieri”.

”Il drago me l’aveva detto fin dal principio, ma solo ora inizio a veramente a comprenderlo.” ---> ”inizio veramente a comprenderlo”.

Il tuo stile di scrittura è ricercato ed elegante, e richiama l’epico e il mito, che ben s’accordano alla tua storia. Alla ricercatezza non si associa tuttavia una pesantezza della lettura e, anzi, il tuo stile scorre molto fluido. Le frasi sono ben equilibrate e hanno il giusto ritmo, disteso e calmo, che contribuisce ad accentuare l’atmosfera di sospensione quasi onirica della storia. La punteggiatura è utilizzata sempre in maniera pertinente: prediligi virgole e punti fermi, mentre due punti e punto e virgola sono assenti, tuttavia questo non rende lo scritto meno ricco o inappropriato, perché anche la punteggiatura è volta a enfatizzare il ritmo molto lento della storia. Il lessico è variegato e appropriato e, nonostante sia ricercato, non si riscontrano “cadute di stile”, ma un’omogeneità che rende la lettura davvero godibile. Con un’efficace accostamento di vocaboli, riesci a creare delle immagini davvero evocative e incisive.
Per quanto riguarda le descrizioni, esse solo essenziali, e dicono quanto è necessario per contestualizzare, senza distogliere l’attenzione dall’interiorità del protagonista, che è quella intorno alla quale ruota tutta la storia. Dipingi in maniera molto vivida e d’impatto i pensieri di Merlino, così come i suoi sentimenti, attraverso similitudini molto ben riuscite e che con poche e semplici pennellate riescono a trasmettere efficacemente i concetti. Hai un modo di scrivere molto evocativo, che trascina con facilità il lettore tra le righe dei tuoi scritti e con altrettanta facilità gli consente d’immaginare i luoghi, gli stati d’animo e i pensieri. Il tuo stile è molto interessante e coinvolgente, e l’ho trovato davvero molto pertinente con ciò che hai deciso di narrare.

Uso dei prompt: 10/10

I prompt da te scelti sono lacrima, assetato e annegare. In generale, ho trovato che tu abbia fatto un utilizzo davvero ottimale di tutti e tre.
Per quanto riguarda lacrima, essa è un concetto chiave della storia così come il pianto. Così sa di lacrime l’acqua del lago sulle cui sponde Merlino indugia e sono molte le lacrime da lui versate a causa principalmente della morte di Artù, ma anche di tutte le altre persone a lui care che il mago ha dovuto lasciare indietro lungo il cammino della vita. In tal senso, è interessante il contesto in cui le lacrime sono richiamate. Inizialmente, esse sono associate alla perdita di Artù; in secondo luogo, sono invece associate a Merlino stesso, che credeva di star piangendo per la morte di coloro che amava, senza invece comprendere che le lacrime che stava versando erano per se stesso, per essere costretto a restare e per la sua condizione. Ho molto apprezzato l’utilizzo che hai fatto di questa parola nella storia.
Per quanto riguarda assetato, esso pure è un prompt che s’impone con forza nella storia, anche se non è esplicitamente nominato. Si fa, invece, menzione a come Merlino non riesca a trovare sollievo alla sua sete, di come beva avidamente l’acqua del lago senza però trovarvi sollievo. La sua sete, così, diviene metaforica: è una sete che solamente le labbra di Artù posso estinguere, perché è una sete di Artù stesso. Merlino si ritrova quindi come un peregrino nel deserto, che cammina senza meta in cerca dell’oasi che potrà salvargli la vita. In tal senso, la sua sete è straziante, perché è arida, inestinguibile e tormentosa. Il bisogno di Artù è vitale tanto quanto l’acqua quando si ha bisogno di bere e quest’immagine è molto forte e d’impatto.
Per quanto riguarda annegare, anche questo concetto è cardine nella storia, e si propone già nelle prime righe, dove Merlino indugia nel pensiero della morte per acqua, quindi per annegamento. Indugia sul pensiero di questa morte, sapendo che non può ottenerla, che non c’è pace per lui in tal senso, e quindi il lago diviene, da agognata tomba, ricordo di Artù e luogo dove attenderlo, dove sperare di vederlo tornare. Più avanti, nella storia, si ripropone quell’agognata idea di morte per annegamento, una morte che potrà portargli pace, che potrà cancellare il dolore e il rimpianto, ma che non può ottenere. Così, anche quel pensiero diventa un tormento, un tormento che corre lungo tutta la storia e che accompagna costantemente i pensieri di Merlino.

Caratterizzazione personaggi: 9/10

Il protagonista assoluto di questa vicenda è Merlino, del quale hai deciso di analizzare i pensieri in un punto cardine della vicenda, ovvero quando lo si vede camminare sulle sponde del lago, in - forse - eterna attesa del ritorno di Artù. Si potrebbe pensare che tu abbia scelto un momento semplice da analizzare, poiché tutto è stato lasciato molto aperto e questo avrebbe potuto darti parecchia libertà. Tuttavia, proprio per questo motivo, quella scena poteva anche essere insidiosa da trattare e poteva portarti fuori strada e fuori dal personaggio. Tu sei stata molto brava, invece, a destreggiarti con gli ipotetici pensieri di Merlino durante questa sua attesa.
Trovo che tu abbia sviscerato molto bene l’interiorità del personaggio, facendo leva su tutto ciò che può provare ora che è rimasto solo, ad attendere qualcosa che forse non arriverà mai. Quello di Merlino è uno stato di accettazione di quel fato che gli è stato sempre posto dinanzi e che ha a lungo rifiutato, ma è anche devozione verso la persona che ama. È infatti l’amore la prima cosa che dice mostrerà ad Artù quando tornerà, anteponendolo per una volta a quel dovere che lo ha costretto a mettersi da parte, a rimanere in silenzio dinanzi ai suoi sentimenti. Hai sviluppato molto bene anche il senso di colpa di Merlino, il suo non sentirsi adeguato per non aver mantenuto la promessa di proteggere per sempre Artù e di rimanere al suo fianco. Merlino è spezzato, vinto dall’attesa e dai suoi rimpianti, che lo fanno indugiare in pensieri di morte e che lo perseguitano e lo tormentano. Lui preferirebbe essere morto, per poter raggiungere Artù dovunque sia, piuttosto che attenderlo nel suo limbo per un tempo che non sa e non può quantificare. Non sa se lo rivedrà mai e questo pensiero, insieme a tutto ciò che è stato e non sarà più, lo dilania. La sua attesa è una punizione, un supplizio al quale non può e non vuole sfuggire. Hai reso molto bene il suo struggimento, il suo dolore profondo, tanto che il lettore ne sente il peso, ne sente il carico mentre legge. Sei stato molto brava a creare empatia con Merlino e con la sua condizione: questo mago non si può non compatire e non si può fare a meno di sperare per lui e con lui che Artù torni davvero. Ogni riga di questa storia è impregnata di lacrime e sofferenza.
All’inizio ho trovato molto difficile identificare Merlino nel tuo scritto, nel senso che l’analisi introspettiva che stavi facendo di lui si poteva adattare benissimo a chiunque, perché i suoi pensieri erano pensieri “generici”, che tutti potrebbero fare, e non presentavano quei tratti peculiari del suo carattere o quel modo di ragionare che permettessero di identificarlo come inequivocabilmente lui, e questo è il motivo per cui il punteggio nella voce non è pieno. Con il progredire della narrazione, però, ho trovato un abbandono di questa generalità e ho visto emergere quella che è la personalità di Merlino, quei pensieri che realisticamente lui farebbe e allora ho riconosciuto senza difficoltà il personaggio, e questo è il motivo per cui invece il punteggio è comunque alto, unitamente al fatto che hai sviluppato molto bene il personaggio, dandogli il giusto spazio e tempo e senza tralasciare nulla.

Originalità e trama: 8/10

Il tuo è uno scritto prettamente introspettivo, pertanto non presenta una vera e propria trama, quanto piuttosto i pensieri di un personaggio riguardo una specifica situazione. Nonostante ciò, ho trovato la lettura molto accattivante e piacevole, per il modo in cui hai saputo creare la giusta atmosfera e per come hai strutturato la storia. Hai deciso di ripercorrere quelli che sono i momenti salienti della vita di Merlino, richiamando tutte le persone che per lui sono state importanti e focalizzandoti soprattutto su Artù. Hai deciso di farlo intrecciando questi ricordi alle sue sensazioni attuali, paragonando ciò che è stato a ciò che è, e mostrando in questo modo la crescita e la maturazione che il personaggio ha avuto da quando ha iniziato il suo viaggio fino alla conclusione e alla conseguente attesa. Nonostante si tratti di pensieri e non ci siano dei fatti, la storia scorre fluidamente e il lettore non si trova confuso, non si perde nei meandri della mente di Merlino, ma riesce a seguire i suoi ragionamenti e a ricostruire con lui il suo percorso, quindi in tal senso hai fatto davvero un ottimo lavoro.
Quanto a originalità, la tua storia non è molto innovativa, in quanto non aggiunge nulla a ciò che già sappiamo, tuttavia il punteggio è comunque alto perché hai deciso di trattare di un momento di cui non si parla spesso e che non è semplice da affrontare, mentre tu l’hai fatto bene e in maniera pertinente. Inoltre, anche il parallelismo tra passato e futuro che ho menzionato sopra ti ha permesso di rendere la tua storia interessante e personale, producendo una lettura diversa dal solito. Hai saputo, quindi, rendere diversa la narrazione dei fatti che tutti noi conosciamo, rendendo interessante questo scritto maturo e profondo.

Gradimento personale: 10/10

Ho amato la tua storia. Adoro le narrazioni a carattere introspettivo e il rapporto tra Artù e Merlino mi ha sempre affascinata, poiché è sfaccettato e presenta molte chiavi di lettura. Tu sei riuscita a non cadere nel banale o nello scontato, né nel melenso. Hai invece presentato un personaggio tormentato e distrutto, un personaggio in attesa di qualcosa che non sa se accadrà mai, e hai saputo farlo con delicatezza e maturità, senza inciampare in cliché o romanticismo gratuito. Per Merlino è passato molto, molto tempo e il peso degli anni si sente nei suoi pensieri, nella sua rassegnazione e nel suo dolore. Leggendo di lui, si immagina senza sforzo una persona adulta, che si è spogliata di tutte le sue illusioni di ragazzo, che è stata costretta ad aprire gli occhi e ha visto, accettando, e che ha dovuto rinunciare a tante cose, troppe persone. Ho amato profondamente l’atmosfera che hai impresso a questa storia, la melanconia che la permea, la disperazione che accompagna ogni pensiero di Merlino. Sei riuscita nel non facile compito di emozionarmi e di coinvolgermi. Complimenti!

Punteggio totale: 42/45

Recensore Master
30/12/19, ore 12:07

Buongiorno, come avevo promesso qualche giorno fa, eccomi qui a leggere la tua storia.
Ammetto che non conoscevo l'opera di cui hai citato i versi, ma mi hai fatto incuriosire quindi certamente andrò a cercarla. Le citazioni che hai scelto, comunque, si accostano molto bene alla fanfiction (e a Merlin e Arthur). Come mi aspettavo dal genere di recensioni che fai, non ho trovato alcun errore e già questo è estremamente positivo ;) Ti faccio i miei complimenti perché hai usato un linguaggio un po' più "alto" di molte altre storie recenti in questo fandom, ma sei riuscita a non rendere il tutto pesante, nonostante il registro e, comunque, il tema, che non è precisamente felice. Mi è piaciuta in particolare la riflessione iniziale sulla morte per fuoco e, ovviamente, il finale. Brava <3
Kiss

P.S. In realtà, rileggendo un pezzo per dirti quale mi è piaciuto di più, ho trovato un piccolissimo errore di battitura, spero tu non me ne voglia. Te lo segnalo qui: -> "Puoi sentirmi? Vedi il dolore del tuo sevo" (immagino sia "servo") Comunque ciò non toglie nulla a quello che ho detto sopra ;)

Recensore Master
28/12/19, ore 19:31

Questa fiction mi ha spezzato il cuore, sappilo.
ho pianto come un fontana e mi capita raramente con le fiction mi è capitato solo una volta, me lo immagino Merlino disperato che aspetta il ritorno del suo Re sulla riva di Avalon