Sono quasi in pari e un pochino mi dispiace.Spero vivamente tornerai su questa storia in futuro, davvero, in barba alle stupide critiche di gente stupida. Quindi quindi... passiamo ora a parlare del Capitolo in sé. Continua la carrellata di introspezione sui cattivi, o meglio più che cattivi mi piace chiamarli antagonisti; personaggi che vivono emozioni vere e forti, che soffrono e amano come i protagonisti buoni, e che al tempo stesso sono interconnessioni con loro, ossessionati dalle ragazze e dai legami malati che li legata ad esse. Qui si nota bene assieme a questo lato di Deidara: anche l'opposto personificato in Tsunade; una madre non biologica, legata alle sue figlie in maniera così forte e potente. Ma ora sono loro a dover trovare il modo per sconfiggere quel male, per chiedere le ferite che quegli aguzzini hanno loro inferto. Aggiorna cara, aggiorna presto mi raccomando.
Un saluto e a presto
Elgas

Recensione premio per il contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger II Edizione” indetto sul Forum di Efp, giudice Shilyss.

Rieccomi da te, missredlights!
Ricordavo che l’ultimo aggiornamento aprisse una grande parentesi sui cattivi e anche questa volta non posso non lodare l’approccio maturo che hai sviluppato in questa storia in particolare, nella tua produzione in generale. I cattivi non sono mostri bidimensionali, ma personaggi che soffrono, amano e spesso si muovono perché mossi dalle passioni, sebbene spesso si tratti di ossessioni morbose nei confronti delle ragazze, in un reticolo di connessioni di cui ti sei occupata egregiamente nei primi capitoli. È particolarmente bello il momento riservato a Pain, con questo incontro che è frutto del ricordo e di una visione ossessionante.

Ho amato la lettera di Tsunade e il modo in cui stai centellinando Shizune. L’intero comportamento della donna è quello di una madre non biologica ma putativa, che ama le sue figlie e ha cercato di proteggerle e di renderle donne fiere e indipendenti. Purtroppo è evidente come per loro non sia più possibile svolgere una vita normale faticosamente ricostruita, ma la Suicide Squad si sta rendendo conto di dover lottare e di poter sopravvivere agli incontri con i passati aguzzini, per quanto destabilizzanti e capaci di riaprire vecchissime ferite mai chiuse del tutto siano. Non vedo l’ora di vederti aggiornare questa storia perché la carne al fuoco aumenta ed è bello vedere come le reazioni delle ragazze e dei ragazzi si susseguano senza posa, perché questa è, in fondo, la tua bellissima Nan: un racconto articolato in cui si gioca una partita fatta di vendette, ricordi, amori e traumi, il tutto raccontato con precisione e stile.

A prestissimo per l’ultima recensione, mia cara! Continua così, <3
Shilyss

Ciao, recensisco la tua storia per la prima volta. Mi piace molto ed è sicuramente un qualcosa di nuovo che leggo.  Certo che vita difficile che ha avuto Sakura...mamma mia mi vengono i brividi solo a pensarci, ma come ha detto Ino lei è forte e deve farcela. Ci tengo a farti anche i complimenti per come hai scritto la storia: semplice e lineare, che meraviglia leggere un racconto così scorrevole. Continua così a presto😘

Ciaooo 😄
Mi era mancata questa storia corale. Chi è stata la mia preferita? Sicuramente Sakura. Le sue introspezioni in particolare sono da brividi, si percepisce la paura, il terrore così forte da impedirle di respirare. Anche quando Ino cerca di tranquillizzarla, non riesce.
Con Asuna e Kurenai mi si è spezzato il cuore e Tsunade e Jiraya sono fantastici. Poi amo lei il rapporto che ha con con le sue ragazze. E poi i flashbacks, oh mamma che bellezza, davvero. E poi la lettera... Ripeto, che magnifico personaggio che è questa donna ❤️❤️
Complimenti, a presto.


Nao