Recensioni per
Piccoli semi
di hikaru83
Tranquilla, la creatrice del prompt apprezza eccome! Devo dire che l'hai sviluppato meravigliosamente, hai davvero colto l'essenza e soprattutto l'atmosfera che avevo immaginato quando ho pensato a questo prompt. In una parola la tua storia è intensa, di quelle che ti catturano da subito e dove ti ritrovi a pendere dalle labbra (o in questo caso dalla penna? Dalla tastiera?) dello scrittore. John è perfetto, ho sentito la sua pena, il suo dilaniarsi interiore. Ma ancor di più lo è Sherlock, la sua paura palpabile, che lo immobilizza e lo blocca. E infine il ritrovarsi insieme, perché non sono soli e non lo saranno mai. Che gioia mi danno le tue storie, non smettere mai di scrivere, please! A presto! |
Il fatto che questa meraviglia sia stata lasciata “sola” per molto tempo mi fa pensare che, dire spesso ad uno che sa scrivere bene, non è sufficiente. Chissà cosa passa per la testa di voi Autori quando avete completato un pezzo, sia una long o qualcosa di più breve. Probabilmente vi siete liberati sì di un’idea che trovavate molto adatta ad essere sviluppata e raccontata ma, molto spesso e, credimi, di esperienza in questo senso ne ho, vi sorgono mille dubbi sulla reale qualità di ciò che avete scritto e proiettate queste ansie anche su lavori che hanno la colpa solo di essere stati prodotti, forse, in momenti in cui c’erano altri pensieri per voi. Ed ecco che li lasciate lì, al buio ed al silenzio, doni splendidi che aspettano solo di essere consegnati a chi, dopo averli letti, si sente un po’ più ricco nell’animo, davvero. Modalità “recensore pesantemente saccente”: off). |
Beh diciamo che è una storia piuttosto particolare... non riesco a trovare altre parole per descriverla se non questa. Senz'altro originale nell'ambientazione che hai scelto di trattare. Ho già letto molto riguardo il suicidio e John Watson, o meglio il tentato suicidio perché in genere viene sempre sventato, ma solitamente le fanfiction si concentrano sul post Reichenbach, ovvero quello che si presume essere il periodo peggiore della vita di John Watson. Questa è penso la prima volta che leggo una storia di questo genere, lo faccio notare perché sono solita sottolineare l'originalità (anche se è un parametro molto soggettivo) quando penso ce ne sia e in questo caso ce n'è a mio avviso. La cosa che poi ho trovato molto interessante è il motivo per cui vuole togliersi la vita. Siamo dopo la morte di Mary e questo potrebbe essere un motivo? Sì, credo di sì specie considerando tutti i lutti e i dolori che ha dovuto sopportare in vita sua. John già voleva togliersi la vita dopo l'Afghanistan e Sherlock lo ha salvato proprio da questo. Qua lo salva una seconda volta, anche se in una maniera differente, in un certo senso molto più diretta. Là lo salva riportandolo a una vita attiva, dandogli uno scopo per cui vivere, un qualcuno su cui affidarsi. Qua invece sono le parole, chiare e nette e finalmente aggiungerei! Nonché il chiaro gesto di levargli la pistola, a salvarlo. Come dicevo, interessante il motivo per cui John vuole togliersi la vita. Sì, ha una bambina da crescere ed è da solo (o meglio, lui si sente solo anche se non lo è affatto) e teme di fargli del male o di fare un brutto lavoro. Ha una moglie morta da poco, per la quale si sente in colpa perché non soltanto l'ha fatta uscire per prima quella sera, ma una moglie della quale si è disinteressato non aiutandola durante la gravidanza e tornando a vivere con lei solo perché ormai c'era la bambina. Ha anche pensato di tradirla e si è persino ritrovato a essere geloso di Sherlock, quando lui preferiva lavorare con lei invece che con lui. Quindi John ha diversi motivi per sentirsi in colpa, ma il più grave e quello che lo spinge a tutto questo, è senz'altro il comportamento che ha avuto con Sherlock. John si odiava già prima di pestare Sherlock a sangue, di accusarlo come ha fatto. Ma dopo che tutto questo è successo, dopo che lo ha preso a botte in quell'obitorio, dopo che lo ha accusato e che gli ha urlato contro, dopo che gli ha spezzato il cuore, il suo senso di colpa, il suo dolore aumentano a dismisura e lui non riesce più a controllarli. Credo che il fatto stesso che Sherlock sia lì ad aiutarlo gli provochi dolore. Non capisce perché Sherlock non l'abbia già mandato al diavolo. Diciamo che Sherlock è molto intelligente e lui sa che sono arrivati a farsi del male a vicenda per tantissimo tempo. Lo sa e quindi accetta le scuse di John, accetta di aiutarlo e stargli vicino perché allontanarlo o, peggio, vederlo morire sono prospettive ancora peggiori del dolore che gli ha causato finora. La cosa più importante è che John capisca e chieda perdono. Nella serie non lo ha fatto e il perdono è arrivato in modo scontato, quando Sherlock invece ha chiesto scusa a John per la sua finta morte per anni, ma vabbé... fingiamo che ci vada bene. Per fortuna ci sono le fanfiction, fanfiction come questa per la precisione. In cui viene approfondita anche questa faccenda. Lo sviluppo è romantico e molto ben fatto, perché non finisce nello smielato. John e Sherlock sembrano trovarsi e farlo in un modo diverso rispetto al passato e questo dà a entrambi nuova vita e un altro scopo per non morire. Questo vale per tutti e due, anche Sherlock ha i suoi bei problemi. Quindi si sono, di nuovo, salvati entrambi. E tu hai salvato me con questa stupenda fanfiction. |