Recensioni per
Piccoli semi
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 56
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/10/20, ore 02:48
Cap. 9:

Tranquilla, la creatrice del prompt apprezza eccome! Devo dire che l'hai sviluppato meravigliosamente, hai davvero colto l'essenza e soprattutto l'atmosfera che avevo immaginato quando ho pensato a questo prompt. In una parola la tua storia è intensa, di quelle che ti catturano da subito e dove ti ritrovi a pendere dalle labbra (o in questo caso dalla penna? Dalla tastiera?) dello scrittore. John è perfetto, ho sentito la sua pena, il suo dilaniarsi interiore. Ma ancor di più lo è Sherlock, la sua paura palpabile, che lo immobilizza e lo blocca. E infine il ritrovarsi insieme, perché non sono soli e non lo saranno mai. Che gioia mi danno le tue storie, non smettere mai di scrivere, please! A presto!

Recensore Master
25/01/20, ore 11:29
Cap. 9:

Il fatto che questa meraviglia sia stata lasciata “sola” per molto tempo mi fa pensare che, dire spesso ad uno che sa scrivere bene, non è sufficiente. Chissà cosa passa per la testa di voi Autori quando avete completato un pezzo, sia una long o qualcosa di più breve. Probabilmente vi siete liberati sì di un’idea che trovavate molto adatta ad essere sviluppata e raccontata ma, molto spesso e, credimi, di esperienza in questo senso ne ho, vi sorgono mille dubbi sulla reale qualità di ciò che avete scritto e proiettate queste ansie anche su lavori che hanno la colpa solo di essere stati prodotti, forse, in momenti in cui c’erano altri pensieri per voi. Ed ecco che li lasciate lì, al buio ed al silenzio, doni splendidi che aspettano solo di essere consegnati a chi, dopo averli letti, si sente un po’ più ricco nell’animo, davvero. Modalità “recensore pesantemente saccente”: off).
Tutta questa chiacchierata per arrivare a scriverti che il pezzo in questione è davvero valido perché, alla fine di una prima lettura, si è attivato un segnale inequivocabile in me e cioè ho provato commozione, ho capito veramente cosa Sh e John hanno dentro in quel momento che tu rappresenti con la tua consueta capacità di scrivere “del” cuore “con” il cuore.
La situazione, che io ricordi, è inusuale se non unica nella Sezione. Infatti ho il ricordo di molte ff in cui, appunto, si racconta di John e del suo tentativo di suicidio. Ma, di solito, trattandosi dello spazio temporale del post Reichenbach, più o meno immediato, l’immagine “John e pistola tra le mani” viene proposta per il fatto che lui non tollera il vuoto lasciato da chi si è ( per finta) gettato giù dal tetto del Barts, Quindi, tormentato anche dai sensi di colpa per non aver espresso prima ciò che, secondo lui, l’avrebbe trattenuto dal suicidarsi, la fa finita e, spesso, arriva il redivivo troppo tardi.
Qui, invece, la situazione che hai costruito è più complessa, più profondamente drammatica, più difficile da gestire. Sh c’è, c’è soprattutto Rosie, dunque le motivazioni che stanno inducendo John al suicidio sono molto più forti e tragiche rispetto alla non elaborazione di un lutto. Si tratta di sentirsi inadatti a vivere, indegni delle persone che amiamo, colpevoli per comportamenti che si stagliano agli occhi del nostro animo veramente inaccettabili. John prova tutto questo e tu, sempre in punta di “penna”, con immagini sfumate e dipinte solo con veloci tratti, lo descrivi. In effetti cogliamo il riflesso, alla luce che proviene dall’esterno, della canna della pistola, i particolari dell’abbigliamento di John che sono di un’inquietante eleganza. Sembra scomparso il medico soldato che ha portato il sole e la vita a Baker Street ed al suo posto, sdraiato sul divano, c’è un uomo distrutto, senz’anima, lui, che era un “conduttore di luce”, ora è divorato dal buio. E qui, con un colpo d’ala davvero coinvolgente, accendi in Sh quella che sarà la salvezza anche sua. Infatti il discorso ed i gesti che il consulting disperatamente mette in campo per cercare di fermare la tragedia che si sta consumando sotto i suoi occhi, non appartengono più, come gli verrebbe spontaneo, al campo della lucidità razionale, del controllo delle emozioni: Sh fa la cosa più difficile per lui e lascia liberi, finalmente, i suoi sentimenti. Indimenticabile quella sua affermazione per cui la vita di John gli appartiene, quel suo indifeso e struggente appoggiare la fronte alla fronte di chi gli sta disperatamente sfuggendo per sempre. Sh, stavolta, con l’uomo che ama disperatamente da sempre, ha trovato la chiave giusta e la porta del cuore di John si apre, torna la luce. Le ombre si sono dissolte, lasciandomi meravigliosamente con le dita in sospeso sulla tastiera ed una piccola, vergognosa lacrima che vorrebbe tanto uscire.
Che dirti, se non “Grazie!”.

Recensore Master
25/01/20, ore 09:54
Cap. 9:

Beh diciamo che è una storia piuttosto particolare... non riesco a trovare altre parole per descriverla se non questa. Senz'altro originale nell'ambientazione che hai scelto di trattare. Ho già letto molto riguardo il suicidio e John Watson, o meglio il tentato suicidio perché in genere viene sempre sventato, ma solitamente le fanfiction si concentrano sul post Reichenbach, ovvero quello che si presume essere il periodo peggiore della vita di John Watson. Questa è penso la prima volta che leggo una storia di questo genere, lo faccio notare perché sono solita sottolineare l'originalità (anche se è un parametro molto soggettivo) quando penso ce ne sia e in questo caso ce n'è a mio avviso. La cosa che poi ho trovato molto interessante è il motivo per cui vuole togliersi la vita. Siamo dopo la morte di Mary e questo potrebbe essere un motivo? Sì, credo di sì specie considerando tutti i lutti e i dolori che ha dovuto sopportare in vita sua. John già voleva togliersi la vita dopo l'Afghanistan e Sherlock lo ha salvato proprio da questo. Qua lo salva una seconda volta, anche se in una maniera differente, in un certo senso molto più diretta. Là lo salva riportandolo a una vita attiva, dandogli uno scopo per cui vivere, un qualcuno su cui affidarsi. Qua invece sono le parole, chiare e nette e finalmente aggiungerei! Nonché il chiaro gesto di levargli la pistola, a salvarlo. Come dicevo, interessante il motivo per cui John vuole togliersi la vita. Sì, ha una bambina da crescere ed è da solo (o meglio, lui si sente solo anche se non lo è affatto) e teme di fargli del male o di fare un brutto lavoro. Ha una moglie morta da poco, per la quale si sente in colpa perché non soltanto l'ha fatta uscire per prima quella sera, ma una moglie della quale si è disinteressato non aiutandola durante la gravidanza e tornando a vivere con lei solo perché ormai c'era la bambina. Ha anche pensato di tradirla e si è persino ritrovato a essere geloso di Sherlock, quando lui preferiva lavorare con lei invece che con lui. Quindi John ha diversi motivi per sentirsi in colpa, ma il più grave e quello che lo spinge a tutto questo, è senz'altro il comportamento che ha avuto con Sherlock. John si odiava già prima di pestare Sherlock a sangue, di accusarlo come ha fatto. Ma dopo che tutto questo è successo, dopo che lo ha preso a botte in quell'obitorio, dopo che lo ha accusato e che gli ha urlato contro, dopo che gli ha spezzato il cuore, il suo senso di colpa, il suo dolore aumentano a dismisura e lui non riesce più a controllarli. Credo che il fatto stesso che Sherlock sia lì ad aiutarlo gli provochi dolore. Non capisce perché Sherlock non l'abbia già mandato al diavolo. Diciamo che Sherlock è molto intelligente e lui sa che sono arrivati a farsi del male a vicenda per tantissimo tempo. Lo sa e quindi accetta le scuse di John, accetta di aiutarlo e stargli vicino perché allontanarlo o, peggio, vederlo morire sono prospettive ancora peggiori del dolore che gli ha causato finora. La cosa più importante è che John capisca e chieda perdono. Nella serie non lo ha fatto e il perdono è arrivato in modo scontato, quando Sherlock invece ha chiesto scusa a John per la sua finta morte per anni, ma vabbé... fingiamo che ci vada bene. Per fortuna ci sono le fanfiction, fanfiction come questa per la precisione. In cui viene approfondita anche questa faccenda. Lo sviluppo è romantico e molto ben fatto, perché non finisce nello smielato. John e Sherlock sembrano trovarsi e farlo in un modo diverso rispetto al passato e questo dà a entrambi nuova vita e un altro scopo per non morire. Questo vale per tutti e due, anche Sherlock ha i suoi bei problemi. Quindi si sono, di nuovo, salvati entrambi. E tu hai salvato me con questa stupenda fanfiction.

Grazie per averla pubblicata, alla prossima.
Koa