Recensioni per
Mi chiamo Katrina
di ONLYKORINE

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
24/02/20, ore 16:16

Ciao mia cara,

ovviamente sono rimasta indietro, tu sei un’autrice costante nelle tue produzioni, mentre io sono un disastro come lettrice (e autrice, ma questa è un’altra storia XD) ☹ Ci voleva il blocco per il virus a farmi guadagnare un po’ di tempo ^^’

Oggi sono approdata a questa OS, che, come sempre, anche se è nata da un contest che offre degli spunti, io trovo stimolante e coinvolgente.
Come tutte le tue creazioni, anche questa ha uno sfondo realistico, non solo per il contesto, ma anche per i temi che affronta, sempre attuali e vicini ai lettori che si avventurano nelle tue narrazioni. Ti avvicini ai lettori anche per i sentimenti che susciti, i quali impreziosiscono la trama; credo ci sia una grande differenza tra dichiarare che ci saranno determinati generi nella storia ed essere in grado veramente di affrontarli, tu sei senza ombra di dubbio tra coloro che sono molto abili a descrivere i sentimenti dei protagonisti come se ci trovassimo nel loro cuore, facendoci immedesimare in loro; sottolineo inoltre il fatto che questa storia specifica sia scritta in terza persona, quindi l’impresa, che ti riesce peraltro così bene, è ancora più lodevole.

Altro che tengo a sottolineare è il “gioco” che fai tra passato e presente, è una scelta narrativa che, anche come ti dicevo pocanzi, declina perfettamente il genere malinconico e ci fa entrare a pieno titolo nel cuore della protagonista. Noto però già dalle prime righe che la protagonista ha fatto uno sforzo per allontanarsi dal suo passato, nell’introduzione infatti ci hai accennato il motivo ed anche che questo allontanamento possa essere stato doloroso per lei.

Ti sei immedesimata splendidamente in Katrina bambina, nella sua appartenenza a due “mondi diversi”, nel suo graduale rendersi conto delle origini diverse dai suoi compagni (come giustamente sottolinei tu più avanti, nei paesi la diffusione di nazionalità diverse è minore rispetto alle città). Come è ovvio che sia, una bambina/ragazza nota ciò che accade intorno a sé, le reazioni degli altri e ne viene condizionata, non riesce a vedere la diversità come una ricchezza se gli altri per primi sembra che non la ritengano tale. E come sempre (purtroppo) sono le “vittime” a dover cambiare vita e ad allontanarsi per vivere meglio, lei ha addirittura modificato il suo nome, quasi come se fosse un “reato”, in cerca di un riscatto sociale altrove, magari in una città più produttiva e lontana da compaesani non molto collaborativi (oserei dire in quel piccolo paese prede dei pregiudizi).

Come ciliegina sulla torta, hai aggiunto la presenza di questo giovane che per anni nel silenzio ha atteso il suo ritorno; piano piano nel corso della narrazione viene gettato uno spiraglio di luce su un passato che lei ha sempre considerato faticoso; scoprirà probabilmente di essersi sempre soffermata sull’opinione delle persone sbagliate e di non aver notato chi invece l’apprezzava; credo anche che Mattia riuscirà a farle riscoprire il lato più piacevole della sua infanzia, che i ricordi sgradevoli avevano cancellato dalla sua mente.

Con una “semplice” OS hai ricostruito una trama degna di un romanzo, ogni personaggio che entra in scena ha una sua profondità caratteriale e un pregresso storico (come anche il paese stesso in cui si svolge la storia), non lasci nulla al caso, ci narri tutto ed è estremamente coinvolgente e realistico … oltre che commovente.

È stato bello non solo per Katrina ritrovare in quel paese aria di famiglia, allontanarsi è stato sicuramente d’aiuto a riscoprire un affetto e una calorosità che le erano sfuggiti.
Una delle mie scene preferite, seppure un dettaglio rispetto al resto della storia, è stata quella della ragazzina con la sua considerazione sul giglio e sulle sue sfumature bianche: ho l’impressione che la tua personale citazione “le sfumature del bianco non le vedeva mai nessuno” abbia un nesso con il tema generale della storia 😊
La storia di Clea e della sua mamma è semplicemente bellissima e ha un significato immenso!! Mostra a Katrina quanto le sue origini non fossero veramente un ostacolo, poiché ciò che conta è l’anima delle persone e questo è un bellissimo messaggio che si evince da questa frase: “quanto fosse importante essere diversi per poter essere veramente se stessi”, la diversità è solo nell’anima ed è ciò che differenzia le persone; è forse una situazione analoga a quella che ha vissuto Katrina, anche lei ha incontrato nella sua vita gente differente in quel paese, chi più disponibile all’apertura agli altri, chi invece più chiuso di mente e di cuore. Dall’altra parte ci fai anche notare quanto sia necessaria lasciare libera la nostra natura di essere, non è giusto doversi nascondere e vergognare per ciò che si è e dovrebbe esserci da parte degli altri rispetto, ma tutto dipende, come ti dicevo, dall’apertura delle persone a questo.
La conclusione è davvero perfetta, Katrina non solo ha capito di essere stata apprezzata da molta gente in quel paese, ha imparato anche ad apprezzare se stessa per ciò che è.

Un ultimo dettaglio (poi non ti tedio più :D), è bello vedere come cambi la nostra prospettiva su un luogo in base alle persone che lo abitano, a ciò che esse significano per noi e ai ricordi ad esse annessi che portiamo nel cuore: Katrina, grazie al suo ritorno, è riuscita a ricordare ciò che i ricordi negativi avevano rimosso.

Grazie per l’attualità di questa storia, hai trasmesso un messaggio bellissimo e di questi tempi certi insegnamenti non sono mai troppi! <3

A presto, cara!
Bacioni
-Vale

Recensore Master
27/01/20, ore 07:04

Buongiorno.
A volte si resta impressi nel cuore altrui, ma non nel cuore che vorremmo... magari in uno dei tanti, di quelli che non ti aspetteresti mai.
Alla fine credo che per ciascuno ci sia un posto al mondo.