Ciao! Dai, stavolta sono abbastanza puntuale... piu o meno. Ho tantissime cose da dire su questo capitolo e cercherò di procedere per punti, sperando di non dimenticare niente. Divido il testo in paragrafi così è più chiaro, anche se non lo faccio quasi mai.
Parto dalle note e ti tranquillizzo subito, tutto ciò non è minimamente pesante o noioso, credimi, scorre via e neanche te ne accorgi. Ci stava un capitolo completamente introspettivo a questo punto, molte cose andavano spiegate, come il passato Victor e i suoi conflitti con il padre, il rapporto con la madre, altre meritavano di essere anche solo accennate, come la personalità di Eurus, che ho trovato perfetta, inquietante al punto giusto. Sì, è la prima parola che mi viene in mente quando penso a lei, non posso farci niente. Poi stavo urlando internamente quando Victor ha confessato a John che credeva che lei volesse ucciderlo, da bambini. Hai inserito un elemento canonico esattamente al punto giusto e contestualizzandolo perfettamente.
Hai detto bene, è stata un'altalena emotiva, un alternarsi di angst, dolcezza, umorismo spruzzato qua e là, altro angst e tanti sentimenti.
Secondo punto: la caratterizzazione di John.
Sono sempre più ammirata dal lavoro che stai facendo su di lui. Io personalmente, nella mia testa, ti ritengo molto più vicina a Sherlock, eppure in questa storia fai davvero un lavoro fantastico. Fai convivere in lui i suoi molteplici aspetti, le sue caratteristiche spesso contrastanti, la rabbia e la pazienza, la dolcezza e la violenza. La voglia di fare la cosa giusta e il puro istinto. John talvolta si considera un uomo ridicolo, un idiota sempre una spanna sotto le persone celebralmente straordinarie che gli bazzicano attorno (ed è un po' il modo in cui a volte ce l'hanno presentato i Mofftiss, facendomi anche abbastanza innervosire, perché ricordiamoci che John Watson, nel canone di Doyle, non è un cretino qualunque, ma un medico militare colto e perspicace), non si rende conto di essere invece coraggioso e carismatico, tanto che riesce a farsi ascoltare dalla ciurma più di quanto non abbia fatto il Pirata Bianco. Menomale che c'è Victor a farglielo presente!
Victor è meraviglioso, ha uno spirito d'osservazione davvero soprendente, sottolinea sempre dettagli emblematici che gli altri sembrano non prendere in considerazione. Non vedo l'ora di leggere la scena in cui farà notare a Sherly quella cosa (la posizione che usa con John, la posizione scelta appositamentente per scopare John, John e la sua posizione. QUELLA COSA. *ti prego dimmi che l'hai letta con la stessa voce* XD)
E quindi, tornando a noi, attraverso lo sguardo attento di padre Trevor, ci mostri aspetti di John che altrimenti non avremmo occasione di vedere, perché il pov narrante è il suo, è lui a raccontare e raccontarsi e non è certo un giudice obiettivo, non quando si tratta di se stesso. Ma, del resto, quale persona al mondo lo è? Però, tramite l'occhiale acuto del prete e attraverso le sue battute sagaci, riusciamo a cogliere importanti doti di Barbagialla che lui non vede o sottovaluta.
Devo dire che Victor è un po' una spalla in tutta la storia, non di John o Sherlock, ma lo è per te, un canale attraverso cui fai passare cose che il pov principale non può, o non sa, comunicare.
Attraverso Victor ci mostri l'amore di Sherlock per John, l'attrazione che prova per lui, che il diretto interessato, per modestia o pudore, non analizza mai. E il fatto che alcuni aspetti di lui si abbiano influenzato John e Sherlock, modificandone alcuni atteggiamenti, è davvero interessante e offre molti spunti di riflessione.
Ecco, lo sapevo, sto già saltando di palo in frasca, al diavolo i punti che dovevo rispettare.
Okay, tornando alla "confessione di padre Trevor, finalmente fai luce su aspetti importantissimi del suo passato, arrivando alla morte del padre e al momento in cui lo diseredato, rendendolo un signor Nessuno, figlio di nessuno.
Ecco, questo per lui è insostenibile, il sapere di non avere più radici, un posto dove tornare, di essere stato tanto odiato da chi lo ha messo al mondo, da non meritare il perdono nemmeno in punto di morte.
John si ritrova a odiare quell'uomo anche senza averlo mai conosciuto e non ko sento di dargli torto. Inoltre gli fornisce l'input per riflettere brevemente su suo padre e sul rapporto difficile che ha sempre avuto con lui, trovandolo comunque imparagonabile a tanta spietata testardaggine.
E le parole che gli rivolge per confortarlo sono davvero dolcissime, sincere come solo quelle di una persona che ama possono essere.
E ha ragione, Victor è molto più di ciò che vuole far passare, è importante, necessario, per tante persone, e quando qualcuno è così indispensabile significa che vale moltissimo, che è amato e che di certo non è un Nessuno.
Se poi, mentre John gli dice tutto ciò, lo bacia pure sulle labbra, direi che non può non convincerlo fino in fondo!
A parte che è pure nudo, e sai quanto io ultimamente shippi questi due... anzi, tutti e tre insieme, dai, quindi non potevo non amare la scena a 360 gradi.
È bellissimo il rapporto che si è creato tra John e Victor, hanno raggiunto un grado di confidenza davvero inaspettato e sembra quasi che siano loro due con Sherlock in aggiunta, piuttosto che John e Sherlock con Victor come terzo elemento.
Non sempre, ovviamente, ma l'impressione che ho è questa.
In questa long soprattutto, il Pirata Bianco sembra quasi un'apparizione, un'entità evanescente che va e viene da un'altra dimensione, come un fantasma.
È sicuramente preso da Moran e da ciò che dovrà fare per sconfiggerlo, è comprensibile, fattosi ta che lascia la scena a loro due, quasi sempre.
Menomale che almeno qui appare per strusciarsi sul suo amante... spero proprio che il prossimo capitolo inizierà con la lemon che qui è stata rimandata di qualche minuto. ;)
È stato un bellissimo susseguirsi di emozioni e mi spiace aver mandato a puttane il mio intento di scrivere una recensione minuziosa e ordinata, mi sono fatta prendere. Sorry.
Spero comunque di aver detto tutto, centrando i punti fondamentali.
Questa storia mi sta piacendo sempre di più, ci sono così tanti aspetti che stai curando alla perfezione... io non credo che sarei capace di gestire così tanti dettagli. Tanto di cappello e complimenti di cuore per tutto.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo.
A presto
S. |